Torino, rivoluzione Sanabria: autunno con rinnovo fino al 2027

In otto mesi da giocatore sul mercato a punto fermo anche per il futuro: quando è attesa la firma
Torino, rivoluzione Sanabria: autunno con rinnovo fino al 2027© Marco Canoniero

Voglia di Toro. Per Tonny Sanabria la maglia granata è casa. Qui si trova benissimo, e quando nel girone d’andata dello scorso campionato faticava a sbloccarsi, Juric non ha comunque smesso di supportarlo. Sanabria, in questo senso, è riconoscente nei confronti non soltanto del tecnico. Così, già in estate, ha ribadito al club la volontà di prolungare un contratto che scadrà a giugno 2025. Il Toro, dal canto suo, rimane fermamente convinto di avere a disposizione un attaccante funzionale al progetto. E questo a prescindere dal destino di Juric, il quale in questo momento ha congelato ogni discorso relativo al futuro.

Per ciò il rinnovo di Sanabria sarà nuovamente approfondito, con un primo incontro già verso fine settembre. Le parti lavoreranno per raggiungere un’intesa fino al 2027, con opzione per un’ulteriore annata. Il giocatore ambisce ad ottenere un ingaggio che possa essere prossimo a quello dei top player della rosa granata. Da escludere possa raggiungere uno stipendio identico a quello di Zapata (2,5 milioni netti, per varie ragioni un’eccezione): l’attaccante classe ’96 vorrebbe avvicinarsi ai 2 milioni, ovviamente con annessi vari bonus. Le basi per continuare la trattativa sono queste, la volontà di arrivare a una fumata bianca coinvolge entrambe le parti.

L'interesse di Lazio, Milan e Premier

Il Toro, infatti, ha rifiutato l’assalto importante della Lazio e anche qualche ammiccamento dalla Premier League: l’interesse a proseguire il matrimonio con Sanabria non è in discussione. Anzi, Vagnati - che pure sta discutendo con l’entourage di Ricci e Rodriguez sempre per il prolungamento - lavorerà per renderlo ancora più duraturo. Una situazione diametralmente opposta rispetto a quella dello scorso gennaio: se fino a pochi giorni fa l’interesse nei confronti del paraguaiano - tra le altre manifestato anche dal Milan prima che i rossoneri andassero su Jovic - era figlio dell’ottima seconda parte di stagione disputata dall’attaccante, nella precedente finestra di mercato la cessione era per lo più caldeggiata da un Torino poco convinto dell’apporto realizzativo del giocatore. Poi il quadro si è ribaltato, e proprio a partire dalla trasferta di Salerno (l’8 gennaio scorso, lunedì ci sarà una nuova sfida all’Arechi): Sanabria, all’interno di un primo tempo dominato dai granata che avrebbero potuto decisamente arrotondare il vantaggio, devia in tuffo di testa un cross di Lazaro (il quale poi si sarebbe infortunato al legamento collaterale del ginocchio). Per il sudamericano è il terzo gol in campionato, primo dei 10 che avrebbe segnato in 22 partite. Una media prossima a una rete ogni due gare, e che rilancia prepotentemente le quotazioni del centravanti.

Juric pensa a Zapata più Sanabria

Ora confermato dal Toro nonostante l’arrivo di Zapata, vista l’intenzione manifestata da Juric di varare, in alcune occasioni, il modulo con il doppio attaccante. Una soluzione che può essere portata avanti soltanto avendo una alternativa di ruolo in panchina, rappresentata da Pellegri. Intanto Sanabria, nell’allenamento odierno previsto al Filadelfia dopo i due giorni di riposo concessi dal croato, dovrebbe tornare in gruppo. Così da provare ad accelerare un recupero che potrà non solo portarlo a essere reinserito nell’elenco dei convocati, ma anche regalargli la speranza di un posto in campo da inizio gara, a Salerno. Davanti a sé ha sei giorni di lavoro, più la rifinitura del lunedì mattina che anticiperà la partita delle 18.30.

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