Da Ilic a Sanabria, c’è un Torino da difendere sul mercato di gennaio

La squadra è completa, l’obiettivo nella prossima finestra di trattative e resistere alle proposte per i migliori elementi
Da Ilic a Sanabria, c’è un Torino da difendere sul mercato di gennaio© LAPRESSE

TORINO - La permanenza di Buongiorno e l’acquisto di Zapata - cui si è aggiunto l’arrivo di Soppy a completare il quadro alla voce esterni - ha sul finire del mercato estivo dato rotondità alla rosa di Juric. Il quale dopo aver riproposto inizialmente il Torino con un centravanti e due attaccanti esterni, lo ha poi disegnato con le due punte. Avendo in Pellegri l’alternativa di ruolo al colombiano e a Sanabria, e con eventualmente Karamoh, Seck e pure Radonjic quali altre carte da spendere per dare fiato ai due sudamericani. 
 
In mezzo al campo il tecnico croato si sta godendo lo stato di grazia di Linetty, spesso meritevole di una maglia da titolare nonostante all’inizio i principali candidati a giocare dall’inizio fossero Ricci e Ilic. Il primo sta lavorando per ritrovare la migliore condizione, il secondo si sta da qualche tempo riproponendo con il giusto atteggiamento, dopo un frangente negativo e figlio di un pericoloso appagamento. Da spendere l’allenatore ha poi la carta Gineitis, con Tameze abbassato in difesa dopo l’infortunio di Schuurs, ma ora utilizzabile anche a centrocampo, considerato il ritorno all’attività di Djidji che si lega al possibile impiego di Zima. Senza dimenticare Sazonov che ce la sta mettendo tutta per migliorarsi e meritare nuove opportunità. Detto di Soppy, quarto elemento per le corsie che contano anche su Bellanova, Lazaro e Vojvoda, a gennaio si potrà magari pensare a un immediato prestito di Gemello che ha bisogno di accumulare esperienza. Per il resto sono sacrificabili Seck e Radonjic (almeno uno tra i due, se non entrambi) e magari Pellegri. Così fosse, in entrata il Toro dovrebbe andare almeno su un secondo portiere e su un centravanti.

I giocatori del Torino che piacciono

Certo, questo sempre che la società scelga di rinunciare alle proposte che dovessero arrivare per i propri gioielli. Quattro, in particolare, i giocatori sui quali è destinato a gravitare un interesse potenzialmente elevabile a trattativa vera e propria. Uno è Buongiorno, ma dopo la decisione estiva del difensore di rifiutare il passaggio all’Atalanta è ben difficile pensare a una sua partenza a gennaio. Due sono a centrocampo: Ricci e Ilic. Per il primo si è mossa in estate la Lazio arrivando a mettere sul piatto 17 milioni più 3 di bonus. Ritenuti pochi (ne sarebbero serviti 25, per arrivare alle firme). Ora è invece il Milan, che sta cercando di approfondire il discorso su Ricci. E legato alla fumata nera in relazione al rinnovo del rossonero Krunic: il bosniaco - sul quale spesso si è registrato l’interesse del Torino, negli anni scorsi - ha il contratto in scadenza nel ‘25 e ha chiesto un aumento considerevole dello stipendio. Dal milione mezzo attuale vorrebbe passare a 2,5. Troppi, pensano i rossoneri che si stanno muovendo per non portare a scadenza Krunic e tra le soluzioni guardano a Ricci. Il talento di Ilic, che per di più come il compagno di reparto ha appena 22 anni (il bosniaco ne ha 30 compiuti), piace a molte, ma a meno di un’offerta irrinunciabile a gennaio non si muoverà. E se la cifra irrinunciabile guardando a Ricci si aggira sui 30 milioni, per Ilic non dovrebbe essere inferiore ai 25. Appetito è anche Sanabria, ma anche su questo fronte il Toro è deciso a resistere. «Se possiamo migliorare? Dobbiamo essere contenti della squadra che abbiamo - diceva Cairo dopo la vittoria sull’Empoli -. E dobbiamo tenercela stretta». Con un’alternativa di spessore a Sanabria e Zapata da prendere se partirà Pellegri, e la conferma dei migliori giocatori della rosa, l’Europa non sarà dovuta, ma raggiungibile sì. 

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