Joao Mario: "Cristiano Ronaldo è eterno"

L’ex interista racconta l’amicizia con CR7, la vita a Mosca e il ritorno in nazionale
Joao Mario: "Cristiano Ronaldo è eterno"© AFPS

João Mario ha iniziato con il botto in Russia. Prima la presentazione da star a fine agosto, poi si è preso la squadra con un gol e quattro assist in otto partite, sette da titolare. Il portoghese è il nuovo leader del centrocampo della Lokomotiv Mosca, che stasera sfida la Juventus dell'amico Cristiano Ronaldo allo Dtadium. Decisamente un'altra vita rispetto a quella dell'Inter: ora João Mário è felice, ha trovato la continuità che voleva e la Nazionale. In un’intervista esclusiva a Tuttosport, il centrocampista portoghese parla del ritorno in Nazionale, dell’incontro con CR7 e dei pericoli che la squadra russa potrebbe creare alla Juventus sia stasera sia nel ritorno a Mosca.

Buonasera João, come si trova in Russia?
«Molto bene. Mi piace, il club è molto organizzato, lotta per vincere lo scudetto e finora ho giocato tutte le partite come titolare ad eccezione della prima. Sto avendo continuità, sono molto soddisfatto».

Alla Lokomotiv ha avuto un forte impatto: si aspettava un inizio così forte?
«Mi hanno accolto tutti molto bene. La squadra è ottima, ha giocatori di buona qualità tecnica. Oltre alle vittorie in campionato, siamo riusciti a vincere in Germania contro il Leverkusen. Siamo in un buon momento e questo ci rende fiduciosi».

Quando è tornato in Nazionale e ha ritrovato CR7 avete parlato di questa sfida?
«In realtà quando i miei compagni del Lokomotiv hanno saputo che sarei tornato in Nazionale mi hanno chiesto di dire a Cristiano di andarci piano con noi... (sorride) Tutti noi sappiamo l'ambizione di CR7, la sua voglia di fare sempre di più e meglio. Sono sicuro che anche contro di noi sarà motivato al 200%. Sarà difficile fermarlo».

Secondo lei, la Juve di Sarri è molto diversa da quella dell'anno scorso? Come avete intenzione di affrontarla?
«Ho seguito alcune partite e si vede che vuole tenere palla e giocarla. Dovremo affrontarli con un baricentro più basso perché se andiamo a viso aperto la partita potrebbe prendere una brutta piega per noi. Dovremo puntare un po’ sul contropiede e sperare di segnare».

Ci racconti un po’ di più della Lokomotiv: oltre a lei quali sono i giocatori da tenere d'occhio?
«Aleksey (Miranchuk, ndr) è forte, ha un sinistro fortissimo, visione di gioco e qualità tecnica sopra la media. Mi piace molto giocare con lui, ci capiamo bene. Krychowiak ha giocato nel Psg, Sevilla è molto forte. Poi c’è Howedes, che ha una grande esperienza, e il nostro portiere Guilherme che è il titolare della nazionale russa, è fortissimo. Credo che abbiamo una ottima squadra».

Chi della Juve può crearvi più pericoli oltre a Ronaldo?
«La Juve ha veramente tanti giocatori che possono fare la differenza. Ha qualità in difesa, oltre a CR7, mi piace tantissimo Douglas Costa che però non mi pare abbia recuperato. Dybala, Cuadrado e Higuain sono giocatori che possono cambiare la gara in un secondo. Hanno qualità di livello mondiale».

Ha seguito Inter-Juve? Che opinione si è fatta della sua ex squadra?
«L'Inter ha giocato bene e ha reagito da grande squadra dopo avere subito il primo gol. È stato un match veramente equilibrato, alla fine i piccoli dettagli possono fare la differenza. A livello individuale penso che abbiano fatto la differenza quelli della Juve, Higuain nella fattispecie, ma sul piano tattico sono state due squadre molto organizzate».

È di nuovo in Nazionale dopo qualche mese di assenza: come è stato il ritorno?
«Il mio obiettivo in questa stagione era proprio quello: giocare per essere una opzione per il ct Santos in funzione dell'Europeo e delle gare di qualificazione. Giocare qui e in Champions certamente aiuta: sono molto felice ed orgoglioso di essere tornato con il Portogallo. L'ambiente in nazionale è fantastico e la verità è che mi sento molto bene nel gruppo. A tal punto che, quando non ci sei, ti senti male per non essere lì. Voglio solo ringraziare per la fiducia».

Il Portogallo ha vinto un po' a sorpresa il titolo nel 2016, ma ora è una certezza, è pieno di talenti, potete ripetervi?
"Sarebbe un po’ ingiusto paragonare i due gruppi perché la Nazionale ora ha tanti ragazzi giovani. Abbiamo solo sette-otto giocatori che c’erano anche nell'Europeo in Francia. Questo è un gruppo diverso: il Portogallo ha tanta qualità, ma ci sono tante altre Nazionali molto forti. Ora non siamo candidati al titolo, ma non passa per la testa di nessuno che Portogallo non si qualifichi all'Europeo. Poi, quando saremo lì e se supereremo i gironi, tutto sarà possibile».

Lei è tornato in Nazionale proprio quando CR7 ha segnato il suo gol numero 700. Che cosa gli ha detto per questo record?
«Gli ho fatto i complimenti: c'è poco da dire quando giochi a fianco di uno che ha segnato 700 gol in carriera e che possiamo considerare il migliore della storia del calcio. Ronaldo è incredibile, sembra sempre più giovane, è la sua testa che fa la differenza. Voglio fargli i complimenti anche per la mentalità che possiede».

Quanti anni potrà ancora giocare Ronaldo?
«Onestamente credo che, nel caso di Ronaldo, si debba dimenticare la sua età: a livello fisico, visto anche come cura e allena il suo corpo, si è conservato benissimo. Sembra che abbia 25 anni, sta meglio di tanti giocatori più giovani di lui. Penso che possa giocare altri cinque anni ad alto livello e scommetterei che ci sarà pure al mondiale in Qatar nel 2022».

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