Conte smaschera Marotta: “Parole da nulla cosmico”. Poi perde la pazienza

Bordate in conferenza del tecnico del Napoli: “Lo conosco bene, se non vincono lo Scudetto non è contento. Hanno due squadre e mezzo quasi tre”. Finale incandescente

La Coppa Italia entrerà nel vivo con gli ottavi di finale e i primi big match del tabellone. Il Napoli è in forma e anche i numeri sono dalla sua parte. Ora gli azzurri dopo aver eliminato il Modena e il Palermo, questa volta se la vedranno contro la Lazio all'Olimpico. I biancocelesti possono contare sul fattore casa, grazie al miglior piazzamento in campionato nella scorsa stagione. Chi avrà la meglio, affronterà poi ai quarti di finale la vincente tra Inter e Udinese. Conte ha presentato la sfida in conferenza stampa.

Coppa Italia, Lazio-Napoli: Conte in conferenza

La conferenza si apre con un doveroso messaggio di vicinanza del Napoli a Edoardo Bove: "Prima di iniziare ci tenevo a nome mio e di tutti i ragazzi a mandare un grande abbraccio ad Edoardo Bove, siamo tutti con lui e speriamo di vederlo presto, quanto prima, a fare quello che sa fare benissimo".

Torna la Coppa Italia e la Lazio sarà la sfidante degli azzurri. Conte fa chiarezza sugli obiettivi: "Il nostro obiettivo è di crescere, costruire qualcosa, per crescere c'è bisogno di giocare quanto più possibile". E sul giocare una sola competizione al di là del campionato: "Per alcuni aspetti è penalizzante per tanti calciatori perché abbiamo solo il campionato e abbiamo la Coppa Italia, abbiamo giocato due partite, la prima in assoluto col Modena, poi col Palermo c'era la possibilità di dare spazio a dei calciatori che ne avevano avuto di meno fino a quel momento e domani avremo un'altra opportunità chiara per testare un po' la crescita da parte di tutti".

Continuare a competere in coppa è di sicuro uno degli obiettivi dei partenopei: "È importante prepararci bene, andare avanti in Coppa Italia significa avere altre possibilità, altro spazio per dimostrare che si stanno facendo miglioramenti, per capire bene anche per il club, per i calciatori, pure per me. Fino ad adesso siamo stati bravi e fortunati a non avere infortuni. Abbiamo avuto quello di Mazzocchi, s'è puntato molto su un numero ristretto di giocatori, è un momento importante per fare delle valutazioni e per i giocatori e la affrontiamo con impegno e voglia".

Conte potrà dirsi contento a fine anno se...? "Se continuerò a vedere dei miglioramenti. Se mi renderò conto che avrò posto delle basi per essere ambiziosi, sarò contento in quel caso perché noi dobbiamo andare oltre il risultato e la posizione della classifica. Bisogna considerare se si stanno ponendo delle basi altrimenti anche una vittoria può diventare una vittoria effimera, invece io sarò contento se capirò se avrò messo le basi per puntare poi a stare lì e lottare sistematicamente per qualcosa".

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Coppa Italia, le scelte di Conte per la Lazio

Ci sarà quindi spazio per vedere chi ha calcato di meno i campi da gioco. Su chi ricadrà la scelta? "Guardiamo sempre di partita in partita, quindi la più importante è quella di giovedì. Detto questo, farò delle scelte perché ci sono tanti calciatori in rosa. Abbiamo avuto un buon inizio, ma non deve essere merito solo ai 12-13 che hanno preso parte, ma il merito va suddiviso all'intera rosa, a chi è subentrato, a chi ha giocato poco o niente proprio ma negli allenamenti ha tenuto alta l'intensità e la competizione. Io se dico qualcosa è perchè lo penso, se dico che c'è una crescita collettiva è perchè lo penso. Possiamo valutare veramente il gruppo, ed è importante per me, per il club, in vista anche di qualche infortunio o influenze o altro se siamo ben attrezzati fino alla fine".

E poi aggiunge: "Darò spazio a chi ha dimostrato di meritare questo spazio, poi mi auguro, ma sono sicuro, ci sarà una grande risposta come accaduto anche col Palermo. Non dimentichiamo che tutte le gare vanno giocate, con i titolari abbiamo vinto ai rigori col Modena di Serie B. Non andiamo dietro a cose ipotetiche, è inevitabile che con tutte le nostre forze cercheremo di andare avanti per dare spazio a chi lo meriterebbe ma per tante cose non ne ha trovato. Abbiamo bisogno tutti di risposte dopo un terzo di campionato".

Si può parlare anche di una sorta di esame in vista del calciomecato di gennaio? "No, assolutamente, non è un esame per nessuno. Non bisogna essere spietati, io faccio giocare dei calciatori meritevoli di questa opportunità. Ribadisco, da Dimaro ad oggi ho visto una crescita notevole di tutti gli elementi e gliel'ho anche detto, poi bisogna far corrispondere i fatti con i ragazzi. Se mi dici che miglioro, che sto crescendo e poi non mi fai giocare mai? Noi dobbiamo essere credibili, io mi sono espresso sulla crescita, sul miglioramento del singolo per far crescere il livello di squadra, quindi non è un esame per nessuno, ma un'opportunità per dire 'io ci sono'. Lavoriamo, non giocando abbiamo la settimana tipo, ma al tempo stesso c'è una rosa solo per il campionato e la Coppa Italia e dobbiamo sapere per certo dove dobbiamo andare".

E aggiunge: "Noi ci alleniamo 10 contro 10, gli automatismi ci sono, sono 5 mesi che ci alleniamo con quasi due squadre, una titolare e l'altra che scalpita per essere titolare. A livello di automatismi non sono preoccupato, l'abbiamo dimostrato già col Palermo, ma ribadisco: bisogna capire qual è l'obiettivo principale, costruire qualcosa e capire bene al di là di una singola partita se stiamo sulla strada giusta, se non dobbiamo fare niente, se stiamo sereni o meno, senza perdere l'umiltà e capire sempre che siamo in costruzione. Umiltà, piedi a terra, sacrificio per fare le cose bene senza sparare fesserie".

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Conte e la risposta a Marotta: "Se l'Inter non dovesse vincere..."

Uno dei grandi sostenitori del Napoli favorito per lo scudetto è senza dubbio Beppe Marotta. Scaramanzia o meno per la sua Inter, Conte ha risposto in maniera piccata: "Il direttore può dire quello che vuole, ma penso che a fine anno se non dovesse essere l'Inter la vincente dello Scudetto non sarebbe poi molto contento e non considererebbe la stagione una buona stagione. Posso dirlo perché lo conosco molto bene, poi ognuno deve recitare la propria parte, magari anche dall'interno qualcuno può spingerlo a dire qualcosa come questo ma ripeto, stiamo parlando di una squadra che non ha due squadre, ma due squadre e tre quarti, quindi il nulla cosmico. Si stanno concentrando molto su di noi e non vedono forse chi veramente può essere chi gli crea fastidio. Ma sono stra-convinto che sono parole che si porta via il vento, se non dovessero vincerlo lui non sarebbe molto contento e tanti dovrebbero farsi delle domande".

È il cosiddetto gioco delle parti che alimenta le motivazioni e alza le ambizioni? "Ogni club inizia l'anno con degli obiettivi, poi possiamo dichiarare ciò che vogliamo ma alla fine internamente ognuno sa se gli obiettivi sono stati raggiunti o meno. Poi capisco che qualcuno prova a fare scarica-barile, ma ci sono i dati di fatto. Noi dobbiamo rispondere al nostro club, all'ambizione del club, agli obiettivi posti insieme, ognuno sa il reale obiettivo. A me va benissimo tutto, ma noi sappiamo... L'ha detto anche De Laurentiis più volte. È un giochino che fa sorridere, dà a voi da parlare ma poi uno deve portare a casa l'obiettivo e non le chiacchiere. Non penso che il direttore Marotta, dovessero non vincerlo, sarà sereno e tranquillo".

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Conte perde la pazienza: "Si parla di vittorie con troppa facilità"

Alla domanda di una possibile vittoria finale del Napoli in Coppa Italia, Conte perde le staffe e interrompe la domanda della giornalista: "Voi qui parlate di vincere troppo facilmente. Vinciamo la Champions League, vinciamo il campionato. Vinciamo, vinciamo, vinciamo... Le vittorie vanno costruite, altrimenti non vai da nessuna parte. La costruzione è alla base della vittoria, va creato un gruppo che ha l'ambizione e la voglia realistica di essere lì con le altre. Io il sogno non lo tolgo a nessuno, ma la realtà è una costruzione in atto di qualcosa che possa durare e dare gioia a tutti i tifosi, a tutto l'ambiente. Che possa compattare l'ambiente. Parliamo di vincere come bere un bicchiere d'acqua, con tutto il rispetto che posso avere ma voi dovete rispettare anche chi lavora ed un minimo di esperienza per costruire cose durature ce l'ha". E chiosa: "Dovete avere rispetto per chi lavora e con chi ha un minimo di esperienza nella costruzione di progetti duraturi. Era meglio se non la facevo questa conferenza...".

E poi conclude: "Sono il primo a vedere miglioramenti, col lavoro si alza il livello, ma serve pazienza. Noi più che lavorare non possiamo, le mie idee sono: lavoro lavoro lavoro per costruire, non per svegliarci dall'oggi al domani e puntare a vincere".

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La Coppa Italia entrerà nel vivo con gli ottavi di finale e i primi big match del tabellone. Il Napoli è in forma e anche i numeri sono dalla sua parte. Ora gli azzurri dopo aver eliminato il Modena e il Palermo, questa volta se la vedranno contro la Lazio all'Olimpico. I biancocelesti possono contare sul fattore casa, grazie al miglior piazzamento in campionato nella scorsa stagione. Chi avrà la meglio, affronterà poi ai quarti di finale la vincente tra Inter e Udinese. Conte ha presentato la sfida in conferenza stampa.

Coppa Italia, Lazio-Napoli: Conte in conferenza

La conferenza si apre con un doveroso messaggio di vicinanza del Napoli a Edoardo Bove: "Prima di iniziare ci tenevo a nome mio e di tutti i ragazzi a mandare un grande abbraccio ad Edoardo Bove, siamo tutti con lui e speriamo di vederlo presto, quanto prima, a fare quello che sa fare benissimo".

Torna la Coppa Italia e la Lazio sarà la sfidante degli azzurri. Conte fa chiarezza sugli obiettivi: "Il nostro obiettivo è di crescere, costruire qualcosa, per crescere c'è bisogno di giocare quanto più possibile". E sul giocare una sola competizione al di là del campionato: "Per alcuni aspetti è penalizzante per tanti calciatori perché abbiamo solo il campionato e abbiamo la Coppa Italia, abbiamo giocato due partite, la prima in assoluto col Modena, poi col Palermo c'era la possibilità di dare spazio a dei calciatori che ne avevano avuto di meno fino a quel momento e domani avremo un'altra opportunità chiara per testare un po' la crescita da parte di tutti".

Continuare a competere in coppa è di sicuro uno degli obiettivi dei partenopei: "È importante prepararci bene, andare avanti in Coppa Italia significa avere altre possibilità, altro spazio per dimostrare che si stanno facendo miglioramenti, per capire bene anche per il club, per i calciatori, pure per me. Fino ad adesso siamo stati bravi e fortunati a non avere infortuni. Abbiamo avuto quello di Mazzocchi, s'è puntato molto su un numero ristretto di giocatori, è un momento importante per fare delle valutazioni e per i giocatori e la affrontiamo con impegno e voglia".

Conte potrà dirsi contento a fine anno se...? "Se continuerò a vedere dei miglioramenti. Se mi renderò conto che avrò posto delle basi per essere ambiziosi, sarò contento in quel caso perché noi dobbiamo andare oltre il risultato e la posizione della classifica. Bisogna considerare se si stanno ponendo delle basi altrimenti anche una vittoria può diventare una vittoria effimera, invece io sarò contento se capirò se avrò messo le basi per puntare poi a stare lì e lottare sistematicamente per qualcosa".

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