Beppe Marotta è intervenuto ai microfoni di Sport Mediaset nel classico prepartita che anticipa il derby di Coppa Italia contro il Milan valevole per l'andata delle semifinali. L'ad dell'Inter ha dichiarato: "Non parlo di Triplete, il primo obiettivo è essere presenti su tutti i fronti e ci siamo. Stasera inizia un testa che eventualmente troverà nel ritorno la finale. Siamo contenti di poter recitare un ruolo da protagonisti". Marotta ha poi risposto al sindaco di Milano in questo modo: "Lo scetticismo non era riferito al progetto di San Siro, ma a un deficit che riguarda i nostri club di Serie A rispetto al resto dell'Europa. Il ministro dello sport, non a caso, sta nominando un commissario ad hoc per gli stadi. Non vogliamo vincere solo il campionato, ma a partire da stasera anche in Coppa Italia".
Le parole di Marotta
Marotta ha continuato l'intervista parlando dei tre obiettivi dell'Inter: "Vorrei imboccare tutte e tre le strade, lo dice la storia del nostro club. Non escluderei questa competizione a discapito di un'altra. Se siamo qua è frutto della cultura del lavoro e del senso di appartenenza, che nel calcio sono valori importanti. Tutti gli addetti ai lavori stanno valutando la rosa da impostare, tra Fair Play Finanziario e calendario ricco di impegni. Oggi è un calcio di maggiore intensità, con contrasti ad alta velocità e con un numero alto di infortuni muscolari. Il fisico non può reggere tutte queste partite, bisogna usare buonsenso tra club e Federazioni per un calendario più armonizzato. Il calcio oggi è molto più veloce e dinamico. Se aggiungiamo gli infortuni traumatici a quelli muscolari, si può immaginare che le rose delle grandi squadre dovrebbero essere più ampie rispetto a quelle attuali. Gli impegni sono troppi, se poi mettiamo anche le nazionali, gli infortuni rischiano davvero di essere troppi". Infine che effetto farebbe Paratici al Milan: "Nessunissimo effetto, è una cosa che non mi riguarda. Ci penserà il Milan e sceglieranno al meglio”, ha concluso Marotta.