Pagina 0 | Bonaventura, l’ammissione Juve dell’agente: “Avrebbe fatto il titolare”

MILANO - Enzo Raiola, procuratore di Giacomo Bonaventura, si mostra rammaricato e incredulo per l’esclusione dai convocati per l’Europeo del suo assistito: "È una doccia gelata per l’annata di Jack e i risultati ottenuti dalla Fiorentina. Ha fatto bene a livello personale, alle spalle ha una grande carriera, si è ripetuto con otto reti in stagione e tra poco disputerà un’altra finale europea. Io resto tifoso dell’Italia e spero che gli azzurri possano vincere il torneo, ma è inspiegabile che Jack non faccia parte della spedizione azzurra".

È in disaccordo con la scelta di Spalletti?

"Non riesco a decifrarla. Secondo me l’esperienza di Bonaventura sarebbe stata importante, come le sue qualità. Reputo il ct una persona di livello, sono però convinto che la decisione di non convocarlo non sia tutta e solo frutto della sua unica volontà. Magari sbaglio, ma resta un mio pensiero".

Cosa intende?

"Non voglio entrare nel merito, resta una mia idea. Però conoscendo l’umanità di Spalletti e il grande allenatore che è, mi sembra proprio strana questa non convocazione di Bonaventura. Poi non voglio menzionare altre situazioni e chi sia stato chiamato al suo posto".

Spalletti l’aveva definito il "Bellingham" dell'Italia...

"Il ct ha sempre parlato bene di lui, tanto che Jack si aspettava di andarci all’Europeo. Gli è stato tolto un sogno, il ragazzo ci è rimasto male".

Cosa le ha detto Bonaventura?

"Era esterrefatto. Poi lui è un ragazzo talmente intelligente e capace che ha già disputato una grande partita con la Fiorentina contro il Cagliari. Ha dimostrato di essere un campione, azzerando in quei 90’ la grande delusione subita. Parliamo di un professionista al 100%, uno che eccelle sia in campo, che fuori".

Allegri lo voleva alla Juventus a gennaio...

"Sì, esisteva questa possibilità. Poi abbiamo stretto un patto con la Fiorentina per rimanere almeno sino a fine stagione. Ci rivedremo dopo la finale di Conference League e decideremo tranquillamente il futuro. Gli auguro di conquistare un meritato trionfo europeo".

Bonaventura è comunque legato all’ambiente viola...

"Negli ultimi mesi è mancato Joe Barone, un avvenimento che ha scosso tutti. Quando Jack era stato in nazionale negli Usa, era rimasto qualche giorno in più lì per commemorare una persona alla quale teneva molto. Sa, era stato lui a volerlo fortemente a Firenze".

Il non passaggio alla Juventus era dovuto anche alla voglia di giocare con continuità?

"No, sarebbe stato titolare anche alla Juve, non ho dubbi su questo".

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Balotelli sperava invece di essere convocato in nazionale?

"Mario è un altro, come Bonaventura, che ama particolarmente la maglia azzurra. Ma lui si aspettava l'esclusione. Certo, un’attaccante come lui sarebbe potuto essere importante. Ma pesano pure troppe critiche ingiuste subite. Si è creato un personaggio che non è quello che molti raccontano: ha il suo carattere e delle qualità che farebbero comodo a qualsiasi nazionale. In Turchia infatti continua a fare gol".

Potrebbe chiudere la carriera in Serie A?

"Lui ne sarebbe felicissimo".

Donnarumma sarà titolare nell’Italia. Ma pure Gigio ha subito qualche critica di troppo...

"Lui è quasi un’attrazione per i social da questo punto di vista. Fa fare visualizzazioni e click se si scrivono stupidaggini sul suo conto. Contano i risultati, teniamocelo stretto per l’Italia, è tra i migliori al mondo. Ha vinto il campionato, è in finale di Coppa di Lega, è stato eletto miglior portiere della Ligue1. Un suo ritorno in A? Nulla è impossibile, ma Gigio è felicissimo al Psg e il Psg è felicissimo di lui. Non sono previsti cambiamenti".

Chi invece potrebbe cambiare squadra è Pinamonti...

"La retrocessione del Sassuolo è una perdita importante per la Serie A. Lui ci ha messo l’anima e il cuore per cercare di salvare i neroverdi. Sicuramente Pinamonti non è un calciatore che può restare nella categoria cadetta. Milan o Inter? Andrea ha molti fans, anche all'estero. Dobbiamo fare la scelta giusta, dopo una retrocessione che nessuno si sarebbe aspettato".

Cosa mi dice di Bennacer?

"Lui è un perno inamovibile per il Milan. E il ragazzo è contento in rossonero. Sirene arabe? No, è giovane, per l’Arabia ci sarà tempo".

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