Alvaro Morata potrebbe lasciare Atletico Madrid, Spagna e nazionale spagnola. Ad annunciarlo è stato lo stesso attaccante, attualmente impegnato ad Euro 2024 con La Roja, in un'intervista rilasciata a El Mundo. La punta classe 1992, finito in orbita Milan, afferma: "Addio alla Spagna dopo l'Europeo? Forse, è una possibilità di cui non voglio parlare troppo, ma è probabile". Ma il discorso si allarga e Morata spiega perché potrebbe salutare il suo Paese.
Morata e il rapporto con la Spagna
L'attaccante dei Colchoneros racconta il difficile rapporto con la propria terra: "Non sono infelice, per niente. Ma è vero che in Spagna è molto difficile per me essere felice. Alla fine qualcosa salta sempre fuori da qualche parte. L'altro giorno per aver fatto un gesto ai giornalisti, solo un fischio, un gesto che pensavo sarebbe rimasto tra noi, poi alla fine qualche giornalista l'ha ripreso e... Non so, era solo un gesto, ma alcuni ne hanno approfittato per criticare, come sempre. Come per la questione del cartellino giallo: non si sapeva se fossi stato ammonito, e dunque squalificato, o meno. Ma c'era già chi diceva 'spero che glielo dianop o 'giochiamo meglio senza di lui'... Anche quando le cose vanno bene...". Ma il centravanti non si ferma qui...
Morata, addio all'Atletico Madrid?
L'ex Juve, diventato obiettivo concreto di mercato per il Milan, rincara la dose: "Spesso sono felice, ma altre volte è difficile per me. È il mio carattere, sono fatto così... Quando torno a casa sono sempre super felice, ma davanti alla gente mi sento come se fossi nudo, e forse questo non mi ha permesso di dare tutto quello che avevo. Se siamo più felici fuori dalla Spagna? Sì, senza dubbio. L'ho detto molte volte. Soprattutto perché la gente mi rispetta. In Spagna non c'è rispetto per niente e nessuno". Infine sul fatto che aveva annunciato come sarebbe rimasto all'Atletico per vincere altri trofei: "Sì, beh, ma... Ho detto che muoio dalla voglia di vincere titoli con l'Atletico, poi bisogna valutare cosa vale e cosa no".