Siviglia-Juve, Allegri, la probabile formazione: tutti sulle spine, il motivo

Max vuole tenere alta l’attenzione dell’intero gruppo e comunicherà i titolari solo all’ultimo. Alla Continassa sale la temperatura per la semifinale di Europa League

Tutti sulle spine. I tifosi, che sognano a Siviglia una notte da leoni dopo quella da… gatti vissuta all’andata. E anche i giocatori, la cui asticella dell’attenzione è tenuta al picco massimo da Allegri. La partita, da un punto di vista emotivo, non ha nemmeno bisogno di essere preparata: troppo importante la posta in palio per lasciarsi scappare uno sbadiglio, troppo faticosa questa assurda stagione per farsi sfuggire sul più bello un trofeo senza lottare. Ma il tecnico bianconero non vuole reazioni umorali di fronte alla notizia di una titolarità a sorpresa o un’iniziale panchina inattesa. Per questo nell’allenamento di ieri non ha lasciato trapelare nulla sulla formazione, tra un’esercitazione tecnica e l’altra. Per questo anche stamattina, alla Continassa, non svelerà le carte ai propri giocatori. Meglio tenere tutti sulle spine, appunto.

Siviglia-Juve, tassello dopo tassello

Le idee definitive, ovviamente, stanno prendendo corpo nella testa dell’allenatore livornese. Sulla base delle sensazioni emerse nei pochi giorni a separare il successo sulla Cremonese di domenica dalla sfida senza ritorno del Sanchez-Pizjuan di domani sera. Sulla base di quanto visto nelle ultime uscite di campionato, a partire proprio dalla vittoria sui grigiorossi firmata da Fagioli e Bremer. Sulla base di quanto proposto dal Siviglia nei primi 90’ dell’incrocio che consegnerà un pass per la finale del 31 maggio a Budapest. E sulla base di quella che sarà la gara di domani in Andalusia, copione non troppo difficile da prevedere per un tecnico scafato come quello bianconero. Che osserva, mette insieme i tasselli e compone il puzzle. Ma, almeno per ora, non lascia trapelare nulla allo spogliatoio.

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Siviglia-Juve, probabile formazione e solita allegrata

E chissà che il motivo non si annidi (anche) nella volontà di meditare fino all’ultimo in una delle sue classiche “allegrate”, quelle mosse a sorpresa che l’allenatore ama proporre soprattutto quando la posta in palio cresce di valore. L’aveva fatto in un’altra semifinale di ritorno, quella di Coppa Italia contro l’Inter poche settimane fa, quando l’undici titolare aveva accolto il tandem mobile composto da Chiesa e Di Maria quale pacchetto offensivo. Ed è successo anche tre giorni fa, con la scelta – di certo non vincente, con il senno di poi – di lanciare Pogba dal primo minuto. Difficile, insomma, escludere a priori la possibilità di una decisione sorprendente in vista della partita di domani sera in Spagna. Dirimente per assegnare un giudizio di merito alla stagione corrente, ma anche per iniziare a intravedere il futuro (soprattutto in Europa) della società bianconera.

Siviglia-Juventus, chi si rivede

Al saldo di allegrate e mandrakate, in ogni caso, lo scenario più probabile è quello di una conferma dell’ormai tradizionale 3-5-1-1, a maggior ragione alla luce di un risultato d’andata che non impone alle contendenti di prendere rischi eccessivi prima del tempo. Verso il ritorno tra i titolari, dopo un turno parziale o totale di riposo, i vari Szczesny tra i pali, Locatelli in mediana e Di Maria sulla trequarti, alle spalle della prima punta che non è ancora così scontato sia per forza Vlahovic. Sugli esterni Cuadrado e Kostic favoriti sulla concorrenza, in difesa Bremer e Danilo ancora chiamati a scendere in campo. Per conoscere le scelte definitive, però, occorrerà attendere ancora qualche ora: tutti sulle spine.

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Tutti sulle spine. I tifosi, che sognano a Siviglia una notte da leoni dopo quella da… gatti vissuta all’andata. E anche i giocatori, la cui asticella dell’attenzione è tenuta al picco massimo da Allegri. La partita, da un punto di vista emotivo, non ha nemmeno bisogno di essere preparata: troppo importante la posta in palio per lasciarsi scappare uno sbadiglio, troppo faticosa questa assurda stagione per farsi sfuggire sul più bello un trofeo senza lottare. Ma il tecnico bianconero non vuole reazioni umorali di fronte alla notizia di una titolarità a sorpresa o un’iniziale panchina inattesa. Per questo nell’allenamento di ieri non ha lasciato trapelare nulla sulla formazione, tra un’esercitazione tecnica e l’altra. Per questo anche stamattina, alla Continassa, non svelerà le carte ai propri giocatori. Meglio tenere tutti sulle spine, appunto.

Siviglia-Juve, tassello dopo tassello

Le idee definitive, ovviamente, stanno prendendo corpo nella testa dell’allenatore livornese. Sulla base delle sensazioni emerse nei pochi giorni a separare il successo sulla Cremonese di domenica dalla sfida senza ritorno del Sanchez-Pizjuan di domani sera. Sulla base di quanto visto nelle ultime uscite di campionato, a partire proprio dalla vittoria sui grigiorossi firmata da Fagioli e Bremer. Sulla base di quanto proposto dal Siviglia nei primi 90’ dell’incrocio che consegnerà un pass per la finale del 31 maggio a Budapest. E sulla base di quella che sarà la gara di domani in Andalusia, copione non troppo difficile da prevedere per un tecnico scafato come quello bianconero. Che osserva, mette insieme i tasselli e compone il puzzle. Ma, almeno per ora, non lascia trapelare nulla allo spogliatoio.

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