Golden Boy 2021, Lewandowski: "Qui eletto da leggende"

Il polacco nominato miglior over 21 d’Europa da un board composto da campioni come Shevchenko, Eto’o, Rui Costa, Van der Sar, Nedved, Toni: "Il Golden Player vale, non è una consolazione"
Golden Boy 2021, Lewandowski: "Qui eletto da leggende"© Getty Images

Buongiorno e complimenti, Lewandowski. Come si sente ad aver vinto il Golden Player per il secondo anno consecutivo?

«È un grande onore e una sensazione stupenda. Questo premio significa molto per me, ringrazio la giuria».

Il Golden Player 2021 ha un valore ancora più grande di quello del 2020 perché stavolta a eleggerla è stata una giuria composta da dirigenti e glorie del calcio: oltre alla Souloukou, direttore generale dell’Olympiacos, Shevchenko, Butragueño, Rui Costa, Nedved, Chapuisat, Toni, Eto’o, Matthäus, Stoichkov, Van der Sar, Verón, Costacurta.

«I voti di questi campioni straordinari, che conoscono bene la realtà del calcio e del campo, sono molto preziosi. Sono contento che abbiano scelto me come Golden Player: il loro giudizio è affidabile e obiettivo».

Considera il Golden Player 2021 una consolazione, visto che non le hanno assegnato il Pallone d’Oro neanche quest’anno?

«Non è certamente una consolazione, è un riconoscimento importante. È incredibile essere stato votato da queste leggende che hanno segnato il calcio negli anni in cui sono stati protagonisti».

Rummenigge ha detto in un’intervista a Tuttosport: «Lewandowski ha meritato il Golden Player perché è stato il migliore nel 2021, battendo un record che pensavo fosse imbattibile: quello dei 40 gol di Gerd Müller». Se ripensa a quel giorno?

«La scorsa stagione ho iniziato a sognare di poter superare il record di Müller quando, nonostante il mio infortunio e qualche partita saltata, ho scoperto che il primato sarebbe stato alla mia portata. A volte, quando vuoi davvero qualcosa, non arriva... Penso alla partita contro l’Augsburg: i miei compagni volevano aiutarmi, ma io non riuscivo proprio a segnare. Il 41° gol, quello del nuovo record, è arrivato al novantesimo. Mi sono sentito come in un film d’azione, dove c’è suspense fino alla fine. È un momento eccezionale, che conserverò per sempre nel mio cuore».

Dopo aver conquistato due edizioni su due del Golden Player (2020, 2021), se lo dovesse vincere anche nel 2022 dovremo chiamare il premio “Golden Lewandowski”...

«Certo che punto a trionfare anche nel 2022! Sarebbe fantastico avere un “Golden Lewa Award” (risata)».

A quale gol del 2021 è più affezionato?

«Quello contro l’Augsburg è stato il più importante. Ma il più bello è la rovesciata in Champions League contro la Dynamo Kiev: non avevo mai segnato in quel modo. È stato davvero difficile perché faceva piuttosto freddo e c’era la neve».

Quanti gol vorrebbe segnare in questa stagione?

«Non ho mai un numero preciso di gol nella mia mente. Cerco di dare il meglio di me stesso in ogni partita e cerco di segnarne il più possibile. Ho sempre sognato un gol come quello di Kiev e, ora che l’ho fatto, punto a una rete decisiva in una finale».

Preferirebbe un’altra Champions League o la decima Bundesliga?

«Voglio entrambi!».

In Champions League quali club teme maggiormente?

«Manchester City, Liverpool, Chelsea, Paris Saint-Germain e Real Madrid. Siamo consapevoli che dovremo batterli per vincere la Champions League. Sarà molto dura, ma nel 2022 ci proveremo».

Come nascono i suoi gol: più studio, lavoro o istinto?

«È una combinazione di molte abilità: istinto, come senti la palla, ripetizione, duro lavoro, osservazione. Ma più di tutto è amore per quello che si fa».

Il difensore che soffre maggiormente?

«Ne dico due: Giorgio Chiellini e Sergio Ramos. Sono entrambi duri e fisici. Conoscono tutti i trucchi del mestiere, ma sono sempre corretti e quasi sempre hanno il sorriso sulle labbra. È difficile, ma anche divertente giocare contro di loro».

A quale compagno del Bayern deve essere più grato per gli assist?

«Con Thomas Müller gioco da molto tempo: ci capiamo anche a occhi chiusi. Lui sa come gioco, i miei movimenti e dove voglio la palla. E lo stesso io di lui».

Quale obiettivo ha in mente per il 2022?

«Lo stesso degli ultimi anni: vincere più titoli possibili, segnare più gol possibili e rendere felici i tifosi».

Cosa sta dando in più al Bayern il nuovo allenatore Nagelsmann?

«È molto concentrato su tutte le varianti tattiche e flessibile durante la partita. È in grado di adattarsi molto rapidamente alle situazioni della gara».

A quali sfizi rinuncia per avere un fisico così?

«A tavola seguo le regole introdotte da mia moglie Ana, che è una nutrizionista. È lei che si occupa della mia forma e di cosa e quando devo mangiare. Evito i pasti malsani e il lattosio: devo dire che i benefici per il mio corpo sono notevoli».

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