Dal Parma al Chelsea
Dopo l'addio di Maradona, arriva il passaggio al Parma di Tanzi: “Non fu una decisione semplice, ero molto legato alla squadra e alla città di Napoli. Ma la società quell’anno aveva dei problemi economici e, oltre a me, furono ceduti Ferrara, Thern e Fonseca". Dopo 4 trofei con gli emiliani, Zola passa al Chelsea: "Io, Vialli e Di Matteo prendemmo una decisione coraggiosa, che si è poi rivelata un’esperienza straordinaria. Andammo controcorrente perché all’epoca la Serie A era il campionato migliore”. Poi su Vialli aggiunge: “A volte avevamo visioni diverse, ma ci siamo sempre confrontati con il massimo rispetto. Avevamo un grande rapporto, con i suoi valori è stato importante per tutta la squadra”.
Il rapporto con la Nazionale
Con il ritorno a Cagliari, Zola chiude la sua carriera in Sardegna: “È stata un’altra decisione anomala quella di lasciare una squadra che puntava a vincere la Champions League per andare a giocare in Serie B. Sognavo di portare in Sardegna l’esperienza che avevo maturato, è stata una scelta di cuore che non ho mai rimpianto”. Più travagliato il suo rapporto con la Nazionale (35 presenze e 10 reti), caratterizzato da gioie e delusioni: “Penso di non essere riuscito a dare tutto me stesso alla Nazionale. Avrei potuto dare molto di più, purtroppo l’emozione mi ha giocato un brutto scherzo. Ho sempre amato la maglia azzurra e se sono diventato un calciatore lo devo alla vittoria nel Mundial ’82, è lì che ho capito cosa avrei voluto fare da grande. In alcuni frangenti non sono riuscito ad essere abbastanza freddo, è stato un mio limite”.
Il nuovo ruolo in Lega Pro
Gianfranco Zola oggi ricopre un nuovo ruolo, ovvero è vicepresidente della Lega Pro guidata da Matteo Marani: “Ho avuto la fortuna di conoscere, sia da calciatore sia da allenatore, due mondi diversi come Italia e Inghilterra. Non sono un politico, ma un uomo di sport e spero di poter dare dei suggerimenti utili”.
Che cos'è la Hall of Fame
La "Hall of Fame del calcio italiano" è un premio istituito nel 2011 da Fondazione Museo del Calcio e FIGC per celebrare i giocatori che hanno fatto la storia del calcio italiano. Ha la sua sede nella sala conferenze del Museo del Calcio, dove sono conservati i cimeli donati dai campioni che ne fanno parte. La Giuria è composta dai direttori delle principali testate giornalistiche sportive, e sceglie un vincitore per ognuna di queste categorie: Giocatore italiano, Giocatore straniero, Veterano italiano, Allenatore italiano, Dirigente italiano, Arbitro italiano, Calcio femminile, Riconoscimenti alla memoria.