Pafundi e lo "strano percorso": l'Udinese, chiamata Mancini e l'Italia U19

La prodezza contro la Svezia e una domanda: come mai non riesce a trovare spazio in Serie A? Il club e Cioffi hanno il loro pensiero
Pafundi e lo "strano percorso": l'Udinese, chiamata Mancini e l'Italia U19© EPA

Stop di destro orientato, finta di corpo a eludere la marcatura, palla sul mancino e un tiro a giro preciso preciso sotto l'incrocio da distanza siderale. Il video è già diventato virale, dalla Svezia ha fatto il giro del Mondo e la prodezza è quella di Simone Pafundi. Il classe 2006 dell'Udinese ha trascinato l'Italia U19 alla fase Elite per continuare a difendere il titolo conquistato in estate contro il Portogallo. Sua è stata la doppietta, l'altro su rigore, che ha permesso agli azzurrini di Corradi di trovare un pari prezioso per confermare il secondo posto nel girone, dietro la Svizzera, e guadagnarsi l'accesso al prossimo turno. Ora, però, la domanda sorge spontanea e moltissimi si saranno interrogati: come mai non trova spazio in prima squadra? Difficile conoscerne le motivazioni, ma l'Udinese "ha in mente il percorso"

Pafundi, da Mancini all'Italia U19

"Lo strano percorso". Ci perdonerà Max Pezzali ma abbiamo preso in prestito il titolo di una sua canzone per parlare di Simone Pafundi. Da un paio di anni ormai si sta parlando del talento del classe 2006 ma che ancora non è sbocciato a tal punto da vederlo calcare i campi della Serie A ogni weekend. O meglio, sin qui sono state 10 le presenze - l'esordio nella stagione 2021/22 - ma con 106' totali in Serie A, 159' inserendoci anche la Coppa Italia. Poche, anzi pochissime considerando che anche con la Primavera ormai non ha più trovato spazio, non per demeriti ma a causa del suo salto con i grandi. Qualità che hanno stregato anche l'ex Ct Mancini: prima lo aveva convocato per lo stage e poi lo ha fatto esordire in Nazionale maggiore contro l'Albania.

Una scelta particolare che ha anche diviso le idee sulle motivazioni di questa convocazione. In estate ha giocato con l'Italia U20 il Mondiale, in cui è stato anche protagonista con un gol bellissimo, e ora guida l'U19. Dall'Udinese hanno più volte ribadito che il suo percorso è ben chiaro nella testa della società, anche perché non bisogna dimenticare i suoi 17 anni. Cioffi l'ha utilizzato in Coppa Italia ma poi ha ribadito "non so quanto spazio avrà". Andrebbe trovato il giusto compromesso: troppo forte per giocare in Primavera ma ancora troppo acerbo per trovare spazio in Serie A? Altra domanda più che lecita. Il talento è sotto gli occhi di tutti, ma ora c'è da capire davvero quale sia il percorso giusto per lui, anche per non rischiare di bruciare uno dei giovani più promettenti del calcio italiano.

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