Spalletti a muso duro con Acerbi: “Poi gli dico io cos’è il rispetto. Mancini? Sarà stato hackerato”

Il Ct torna sulla polemica con il difensore dell'Inter. Sulla sfida alla Norvegia: "Tenteremo di riproporre le cose che conosciamo"

COVERCIANO - Prosegue la polemica a distanza tra il Ct della Nazionale Luciano Spalletti e Francesco Acerbi. Il difensore dell'Inter aveva risposto via social alle parole dell'allenatore in conferenza stampa in merito alla sua assenza. Il duro post social del giocatore ha ricevuto anche un like speciale ovvero quello dell'ex ct azzurro Roberto Mancini, fatto che non è passato inosservato a Spalletti. Intervistato da Sky Sport l'ex allenatore del Napoli è tornato sulla vicenda: "Acerbi un giorno mi spiegherà come gli ho mancato di rispetto: mi spiegherà e poi gli dirò quello che penso io di quello che ha fatto a me e alla Nazionale soprattutto"

Sul like di Mancini...

"Non scherziamo: secondo me gli hanno rubato il telefono e c'è qualcuno che li mette per farlo passare male, può succedere. Ormai il telefono viene hackerato a tutti: io penso che sia successo così, non vorrei pensare diversamente". 

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​L'assenza di Kean

"Noi nel ruolo ne avevamo portati tre e uno doveva stare fuori… Ora posso evitare di metterne uno in tribuna, siamo 21 più i portieri, 16 scenderanno in campo poi ci sarà una partita a distanza di pochi giorni. Tutti saranno molto coinvolti, chi non giocherà domani giocherà l'altra. A volte poi i calciatori più forti vengono impiegati a fine partita perché nei minuti finali si decidono sempre più spesso le gare. Spesso si va a far battere gli ultimi rigori ai più forti, perché lì c'è più tensione. Noi siamo nelle possibilità di fare una grande partita"

Sul gioco

"Di solito per tenere palla e comandare il gioco serve la qualità dei centrocampisti, sono loro che toccano più palloni e sanno mettersi negli spazi per fare la fase di possesso. Noi per tutta la Nations League abbiamo visto cose molto buone in questo senso, quindi tenteremo di riproporre le cose che conosciamo".

 

 

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Chi in difesa?

"Ho già scelto, ci può giocare Bastoni, ci può giocare Coppola e ci può giocare Rugani. L'ho trovato con un'attenzione eccezionale, si è precipitato qui. L'ho seguito durante la stagione, ci siamo sentiti spesso con Farioli e me ne ha parlato benissimo, spiegandomi anche come il suo sogno fosse il poter tornare in Nazionale".

La partita più importante?

"É la partita più importante perché è quella che può portarci al Mondiale. Si giocherà con tutte le qualità possibili".

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Tonali: "Siamo l'Italia, dobbiamo mettere tutti in difficoltà"

Anche Sandro Tonali ha parlato a Sky Sport alla vigilia della sfida contro la Norvegia: "È passato tanto tempo dalla mia prima volta in Azzurro, quasi 7 anni e nel calcio è davvero molto. Sicuramente sono cresciuto dentro e fuori dal campo, ma sono cambiato anche in Nazionale. La prima volta era difficile, c'erano tantissimi campioni ed ero un po' a disagio con me stesso in quella squadra, me lo ricordo bene ed è anche difficile dimenticarlo. Cercherò di portare quelle emozioni anche domani perché è ciò che dobbiamo portare sempre in campo - sulla partita - Dobbiamo essere bravi a capire che quando giochi contro chi ha certe qualità devi togliere loro la palla e cercare di tenerla il più possibile, è la prima regola. Poi 90 minuti sono tanti, è normale che entrambe le squadre abbiano la palla per tanto tempo, ma noi dobbiamo cercare di togliergliela. Fuori casa è difficile, ma siamo l'Italia, dobbiamo essere pronti a tutto e mettere in difficoltà tutte le squadre che affrontiamo".

Voglia d'Italia

"Ogni volta che manco dall'Italia per tanto tempo un po' mi manca tornare a casa, lo faccio sempre in Nazionale e lo faccio nel migliore dei modi. Vengo qui e trovo un gruppo che ha voglia di stare qui e ha bisogno di stare insieme. Abbiamo bisogno di affrontare le partite da squadra vera, cercando di non avere e non crearsi difficoltà. Dobbiamo fare il semplice. Abbiamo dimostrato che lavorando possiamo arrivarci, impegnandoci sempre al 100%. Insieme possiamo raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati".

Vincere in Inghilterra e futuro

"È stato bello perché è stato difficile, anche se non inaspettato. Non eravamo i favoriti, è stato bello anche per questo perché quando vince una squadra un po' inaspettata gli occhi della gente vanno sempre lì, poi non vincevamo da 70 anni - sul futuro - Sono felice come sto adesso, ho trovato le persone che mi vogliono bene e io voglio bene a loro, non voglio rompere nessuna linea che ho creato. Di pensieri ne ho fatti, come le persone normali, ma sono felice dove sono".

 

 

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COVERCIANO - Prosegue la polemica a distanza tra il Ct della Nazionale Luciano Spalletti e Francesco Acerbi. Il difensore dell'Inter aveva risposto via social alle parole dell'allenatore in conferenza stampa in merito alla sua assenza. Il duro post social del giocatore ha ricevuto anche un like speciale ovvero quello dell'ex ct azzurro Roberto Mancini, fatto che non è passato inosservato a Spalletti. Intervistato da Sky Sport l'ex allenatore del Napoli è tornato sulla vicenda: "Acerbi un giorno mi spiegherà come gli ho mancato di rispetto: mi spiegherà e poi gli dirò quello che penso io di quello che ha fatto a me e alla Nazionale soprattutto"

Sul like di Mancini...

"Non scherziamo: secondo me gli hanno rubato il telefono e c'è qualcuno che li mette per farlo passare male, può succedere. Ormai il telefono viene hackerato a tutti: io penso che sia successo così, non vorrei pensare diversamente". 

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