Chiesa torna in Nazionale! Svolta Gattuso, il ruolo e un occhio al Mondiale

L’attesa è finita: il ct ha deciso di puntare su di lui. Ringhio lo chiamerà per le sfide con Moldavia e Norvegia, ultime partite prima degli spareggi

L’Italia è pronta a riabbracciare Federico Chiesa. A meno di imprevisti, nelle prossime convocazioni per i match con Moldavia (13 novembre a Chisinau) e Norvegia (tre giorni dopo a San Siro), ci sarà pure il suo nome. Rino Gattuso da sempre lo considera uno del gruppo: con l’attaccante ha instaurato un rapporto esclusivo e i due, ogni volta in cui c’è stata da compilare la lista, si sono sentiti e hanno concordato il piano d’azione. Chiesa aveva bisogno di tornare a sentirsi giocatore, di ritrovare la condizione migliore e quelle sensazioni che riesci ad avere soltanto giocando con continuità.

Chiesa e il ruolo di Gattuso

Gattuso, dal canto suo, sa quanto può dargli in azzurro. Difficile rivederlo a tutta fascia nel 3-5-2, ma lui nel sistema di gioco visto con Israele può fare la seconda punta (come alla Juve con Vlahovic: in Nazionale è perfettamente compatibile con Retegui e con Kean) e può permettere al ct di provare pure il 4-3-3. Però, vista la preferenza di Gattuso per la difesa a quattro, risulta naturale pensare che possa piazzarsi in un 4-4-2 là dove ha giocato Zaccagni a Bergamo con l’Estonia, avendo come contraltare sull’altra fascia Politano che ha caratteristiche più difensive.

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Italia, è il momento giusto

La sosta di novembre è il momento giusto per riportarlo in azzurro anche perché - al momento - è l’ultimo appuntamento previsto prima degli spareggi mondiali (naturalmente a meno di un suicidio calcistico della Norvegia con l’Estonia, fatto però alquanto improbabile). La Federcalcio sta lavorando con la Lega Serie A per riuscire a inserire nel calendario lo slot per uno stage tra il 9 e 10 febbraio ma lì, se tutti i tasselli organizzativi andranno al loro posto, al massimo ci sarà tempo per un paio di allenamenti, per vedere a video le immagini del primo avversario ai playoff e per fare gruppo.

Gattuso da psicologo

Per riportare Chiesa al centro del Club Italia (ultima presenza agli atti il 29 giugno 2024 contro la Svizzera agli Europei) gli si deve dare pure la possibilità di giocare e Gattuso non ha altre opportunità prima dei playoff. Il ct, che è anche un ottimo psicologo, sa altresì benissimo che richiamare Chiesa proprio per le due gare decisive per andare al Mondiale può rappresentare alcune importanti controindicazioni, su tutte quella di caricare troppo d’attesa il suo ritorno. Intanto la speranza di Gattuso è che nelle prossime partite con il Liverpool l’italiano riesca a trovare sempre più spazio (è stato inserito anche in lista Champions dopo l’infortunio di Leoni): intanto nella partitissima con il Manchester United - pur persa ad Anfield - l’italiano è già stato decisivo regalando a Gakpo l’assist del momentaneo 1-1, una prodezza festeggiata pure da Gattuso.

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L’Italia è pronta a riabbracciare Federico Chiesa. A meno di imprevisti, nelle prossime convocazioni per i match con Moldavia (13 novembre a Chisinau) e Norvegia (tre giorni dopo a San Siro), ci sarà pure il suo nome. Rino Gattuso da sempre lo considera uno del gruppo: con l’attaccante ha instaurato un rapporto esclusivo e i due, ogni volta in cui c’è stata da compilare la lista, si sono sentiti e hanno concordato il piano d’azione. Chiesa aveva bisogno di tornare a sentirsi giocatore, di ritrovare la condizione migliore e quelle sensazioni che riesci ad avere soltanto giocando con continuità.

Chiesa e il ruolo di Gattuso

Gattuso, dal canto suo, sa quanto può dargli in azzurro. Difficile rivederlo a tutta fascia nel 3-5-2, ma lui nel sistema di gioco visto con Israele può fare la seconda punta (come alla Juve con Vlahovic: in Nazionale è perfettamente compatibile con Retegui e con Kean) e può permettere al ct di provare pure il 4-3-3. Però, vista la preferenza di Gattuso per la difesa a quattro, risulta naturale pensare che possa piazzarsi in un 4-4-2 là dove ha giocato Zaccagni a Bergamo con l’Estonia, avendo come contraltare sull’altra fascia Politano che ha caratteristiche più difensive.

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