La vittoria dell'Europeo
Quando l'Italia vinse l'Europeo nel 2021 a Wembley, Caprile era già in raduno con il Leeds: "C'erano tante bandiere al centro sportivo come avessero già vinto, mi prendevano in giro. Il giorno dopo la finale, invece, arrivai a petto in fuori al campo. Quell'Europeo lo vinse la squadra, ma tutti noi ci sentiamo nel nostro piccolo campioni d'Europa. Arrivando in Nazionale, poi, ho avuto la sensazione di vivere in una grande famiglia, e anche di essere osservati dal Ct. Quando si è capito che Provedel non avrebbe potuto rispondere alla convocazione, Carnesecchi è andato a Coverciano. Per noi è una cosa importante".
Due amori: famiglia e pianoforte
Due elementi imprescindibili per Caprile sono la sua famiglia e il pianoforte: "Ho tatuato le date di nascita dei miei genitori e di mio fratello sul braccio; quella di mio nonno sulla mano. Mi piacciono i tatuaggi: ne ho anche alcuni riferiti all'esperienza in Inghilterra, in cui mi sono trovato anche ad affrontare il periodo del covid da solo. Suono un'ora al giorno e, una volta alla settimana, vado a fare lezione. Parlando con mia mamma, mi ha raccontato che lo suonava anche mia nonna, che non ho mai conosciuto: questo lo vedo un punto di connessione con lei, che sarebbe orgogliosa di ascoltarmi. Oltre al pianoforte, seguo tantissimo la Nba e, quando dobbiamo affrontare lunghi viaggi, porto con me un libro, guardo film o ascolto podcast. Allargare gli orizzonti è fondamentale".