Caos Foggia, la polemica Gallo-Canonico e i cinesini in Azerbaigian

Dopo la conferenza del patron rossonero, non si è fatta attendere la risposta dell'ormai ex allenatore
Caos Foggia, la polemica Gallo-Canonico e i cinesini in Azerbaigian

Sono ore di fuoco in casa Foggia. Nonostante un'ottima stagione e una finale di Coppa Italia sfiorata, con la qualificazione mancata solo ai rigori, Fabio Gallo nella giornata di ieri ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni. Un fulmine a ciel sereno, almeno in apparenza, ma i malumori erano evidentemente covati da tempo, con Gallo che dunque non ha ritenuto possibile proseguire la sua esperienza a Foggia.

Gallo risponde a Canonico

Appresa la decisione del tecnico, c'è stata subito la conferenza del patron rossonero Nicola Canonico, che non le ha di certo mandate a dire. Questa mattina, quindi, Fabio Gallo ha indetto un incontro con la stampa per spiegare la propria decisione, rispondendo punto per punto al presidente del Foggia: "Non mi sono dimesso per il contratto. Alla proposta di rinnovo avevo risposto 'Vedremo'. Ho invitato il mio staff a continuare a lavorare anche senza di me. Canonico ha detto che mi ha preso in Azerbaigian mentre raccoglievo i cinesini da terra? Ero lì a fare il collaboratore di De Biasi, e i cinesini li ho messi con grande dignità. Io non scappo, vado via! Ieri non sono riuscito a salutare la squadra, l'ho fatto stamattina. Lascio perché non ci sono i presupposti per andare avanti. Dopo la sconfitta in semifinale di coppa contro la Juventus Next Gen il direttore Sapio mi ha convocato in sede per parlare con lui e il dg Milillo, discutendo di alcune cose tecniche che poi avrebbe voluto dirmi al telefono anche il presidente. Io non sapevo cosa dire e sono andato via. La settimana prima della gara col Pescara mi viene detto che un grosso dirigente del nord era stato contattato dal Foggia per avere il nome di un allenatore in caso di sconfitta in quella partita. Da lì in poi sarei stato a rischio esonero in ogni partita. Ero arrivato con l'obiettivo salvezza, siamo al quarto posto: quando parlo di progetto lo faccio perché bisogna programmare e non vivacchiare. Posso fare degli errori nella formazione, ma li faccio sempre con la voglia di proporre qualcosa di positivo".

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