Mondiale per Club, i grandi assenti
Nulla da fare per Cristiano Ronaldo, che ha dovuto abbandonare il sogno di giocare il nuovo Mondiale per Club e ritrovare due delle sue ex squadre (Juve e Real Madrid): non è riuscito con il suo Al Nassr a superari gli emiratini dell'Al Ain (allenati da Hernan Crespo), che hanno raggiunto la semifinale della Champions League asiatica ai calci di rigore. Fuori ai quarti anche l'Al Ittihad di Kanté e Benzema: l'Al Nassr di Milinkovic-Savic, Neymar e Koulibaly (già qualificato alla competizione) ha raggiunto la semifinale in virtù di un doppio successo per 2-0. Stessa sorte per Messi, eliminato dalla Champions Concacaf dai messicani del Monterrey, vittoriosi per 3-1 sull’Inter Miami. Ma il format del nuovo Mondiale per Club potrebbe ancora tendere la mano al fuoriclasse argentino: c’è a disposizione la “wild card” che la Fifa assegnerà a una squadra del paese ospitante, ecco perché Leo potrebbe tornare clamorosamente in gioco. Non resta che attendere.
Tra le squadre europee non vedremo sicuramente né Liverpool (vincitore della Champions League nel 2019), né Manchester United, dal momento che il regolamento impedisce di portare più di due squadre per nazione (eccezion fatta in caso di vittoria della Champions da più di due club dello stesso Paese nel quadriennio preso in considerazione dalla Fifa). Assente anche il Siviglia, vincitore di 5 Europa League negli ultimi 10 anni: si è stabilito infatti di considerare solo i punti ranking conseguiti nella principale competizione europea, decisione che ha svantaggiato anche la Roma (attualmente nona nel ranking Uefa assoluto).