Vlahovic rifiuta tutto e blocca la Juve: resta solo Allegri, no anche a Mourinho!

Il Diavolo tenta Dusan. Non è il remake di qualche simpatica commedia cinematografica con il goleador serbo protagonista al posto di Anne Hathaway, che vestiva i panni del personaggio principale in cerca di collocazione. Un po’ la stessa che deve trovare Vlahovic nelle prossime settimane. Il suo destino, infatti, appare sempre più lontano dalla Vecchia Signora. Al di là del cambio di management delle ultime settimane, le strategie juventine non sembrano affatto cambiate. Si va verso la separazione in questa finestra estiva di mercato tra il numero 9 bianconero e la formazione allenata da Igor Tudor, che sembra aver deposto pure lui le armi nel perorare la causa dell’ex Fiorentina. Il tecnico di Spalato aveva puntato forte su Dusan al momento dell’approdo al timone della Juve, però strada facendo ha mutato le gerarchie del suo attacco promuovendo Randal Kolo Muani a titolare.

Vlahovic, no a Mourinho e all'Arabia Saudita

Se il buongiorno si vede dal mattino, il Mondiale per Club ha visto il francese subito in gran spolvero; mentre Vlahovic continua a restare in disparte. Josè Mourinho sia a gennaio sia a giugno si è fatto avanti per portarlo al Fenerbahce, ma l’opzione turca non stuzzica troppo il classe 2000. A Istanbul potrebbero garantirgli lo stesso stipendio che attualmente percepisce in bianconero (12 milioni), però la Super Lig turca non sembra il palcoscenico ideale per il proseguimento della carriera. Tradotto: bye bye Mou. Stessa risposta esplicitata nei confronti delle società saudite che sono tornate alla carica. In Arabia il nome di Vlahovic fa parecchio gola, tuttavia anche in questo caso il goleador scuola Partizan Belgrado non sembra per nulla propenso a fare i bagagli per volare nella Saudi Pro League. E pensare che gli arabi potrebbero dare a Dusan un ingaggio da oltre 20 milioni annui per almeno tre stagioni.

Vlahovic e l'ipotesi Premier League

I soldi sono importanti, ma devono andare di pari passo con il proseguimento della carriera ai massimi livelli. Ecco perché la Premier League resta il torneo che più facilmente può soddisfare Vlahovic, anche se Oltremanica il serbo non rappresenta una prima scelta. Della serie: non adesso ma più avanti - quando qualcosa delle big non avrà centrato una prima scelta offensiva - potrebbe arrivare la chiamata giusta. Un po’ sulla falsa riga di quanto accaduto al suo amico ed ex partner offensivo Federico Chiesa l’anno scorso. Il Liverpool per l’esterno d’attacco, infatti, si materializzò solamente a fine agosto dopo aver visto sfumare altre piste di mercato battute.

L'opzione Milan di Allegri

Al momento l’unica soluzione che intriga il numero 9 juventino è rappresentata dal Milan, che gli consentirebbe di continuare a giocare ai massimi livelli in Serie A e alle dipendenze di un tecnico che conosce bene come Max Allegri col quale ha già lavorato per due anni e mezzo proprio in bianconero. Attenzione però: il club rossonero potrebbe mettere sul piatto una ventina di milioni per il cartellino e in qualche modo permettere alla Juve di uscirne bene a livello di bilancio, ma pure col Milan resta in ballo la questione ingaggio. Se Vlahovic intende percepire uno stipendio in doppia cifra, allora il club di Cardinale dirotterà altrove i propri interessi. Discorso diverso se Dusan entrasse nell’ordine di idee di spalmare i propri emolumenti su un contratto di quattro-cinque anni, passando dagli attuali 12 a 7-8 milioni annui. Gli stessi che in autunno gli aveva offerto l’allora dt juventino Cristiano Giuntoli, che aveva ricevuto un sonoro no da parte dell’attaccante e dal suo agente Darko Ristic. Tanto che da quel momento i dialoghi per il rinnovo sono finiti su un binario morto, facendo scattare il lungo addio tra il numero 9 e la Vecchia Signora...

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