Mondiali, non solo Argentina-Arabia Saudita: tutte le sconfitte clamorose

Meteore, disfatte e psicodrammi: tutte i rovesci inaspettati nella storia della Coppa del Mondo
Mondiali, non solo Argentina-Arabia Saudita: tutte le sconfitte clamorose


 

1950: Usa-Inghilterra, il miracolo di Belo Horizonte

Mondiali di Brasile del 1950, seconda giornata della fase a gironi, dopo che l'Inghilterra aveva battuto il Cile 2-0 e gli Usa erano stati sconfitti dalla Spagna. I favori del pronostico erano tutti per gli inglesi, inventori del calcio e tra i favoriti per la vittoria finale, anche perché gli statunitensi presentavano una squadra di semiprofessionisti (tra cui dei lavapiatti, postini e il professore di liceo Walter Bahr). A Belo Horizonte - città che ritroveremo tra poco - finì 1-0 per gli americani grazie al gol del centravanti di origine haitiana Joe Gaetjens. L'episodio ispirò un libro: "The Game of Their Lives" dal quale fu tratto anche un film.

1966: Corea del Nord-Italia: la storica disfatta di Middlesbrough

Si disse all'epoca che Pak Doo Ik, autore del gol che condannò la nazionale italiana al Mondiale del 1966, fosse un dentista. Non era vero: era stato tipografo e poi caporale dell'esercito nordcoreano. La sostanza non cambia: l'Italia del ct Edmondo Fabbri fu eliminata da un avversario sulla carta considerato agevole. All'assistente di Fabbri, e poi futuro ct azzurro, Ferruccio Valcareggi, fu attribuita un'ingenerosa relazione prepartita sui coreani: li avrebbe definiti dei "Ridolini". Ragione per cui a distanza di anni si ricorda quella sconfitta come "la disfatta dei Ridolini".

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1990: Omam-Biyik gela l'Argentina campione del mondo a San Siro

La partita inaugurale di Italia '90 vede di scena i campioni del mondo dell'Argentina contro il Camerun. Al minuto 67 l'attaccante camerunese François Omam-Biyik si guadagna un posto nella storia del calcio, salendo in cielo per colpire di testa e trafiggere il portiere argentino Nery Pumpido. Il precedente può rinfrancare l'Argentina di oggi: la sconfitta per 1-0 al debutto non gli impedì di raggiungere la finale.

1998: Oliseh sorprende la Spagna

Un'altra nazionale africana protagonista. A Francia '98 la Nigeria, eliminata solo ai supplementari agli ottavi dall'Italia quattro anni prima, sorprende la Spagna di Raul, Morientes e Hierro - vincitori della Champions League poche settimane prima - nella prima sfida della fase a gironi. Una sconfitta per 3-2 che costa cara agli spagnoli, che non raggiungeranno gli ottavi di finale. Della futura meteora juventina Sunday Oliseh la rete decisiva.

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2002: la sorpresa Senegal e la Francia ko al debutto

La gara inaugurale di Corea-Giappone 2002 mette di fronte la Francia campione del Mondo e il Senegal allenato dal francese Bruno Metsu. La rete di Bouba Diop è solo l'inizio di una sorprendente cavalcata che porterà gli africani ai quarti di finale, una corsa interrotta solo dalla sconfitta al golden gol contro la Turchia. Un percorso che comunque è rimasto impresso nella mente degli appassionati, che a distanza di anni continuano a ricordare le gesta di Diouf, Fadiga e compagni.

2002: ancora l'Italia, un'altra Corea

Altro shock collettivo: stavolta è la Corea del Sud a rispedire a casa la nazionale azzurra. A Daejeon i coreani guidati da Hiddink vincono in rimonta dopo l'iniziale vantaggio di Vieri, al termine di una partita passata alla storia anche e soprattutto per il controverso arbitraggio dell'arbitro ecuadoregno Byron Moreno. Le reti di Seol Ki-Hyeon e Jung Hwan Ahn, tesserato del Perugia e successivamente scaricato dall'allora presidente Gaucci, valgono l'accesso ai quarti per la Corea. Fece seguito un'altra storica vittoria, contro la Spagna, ma anche un altro contestato arbitraggio.

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2014: il crollo della Spagna campione del mondo

In discussione non è tanto lo spessore dell'avversario, quanto le proporzioni della disfatta. Spagna-Olanda, debutto dei campioni del mondo e due volte campioni d'Europa, ai Mondiali di Brasile, termina 5-1 per la nazionale allenata da Van Gaal. Gli olandesi rimontano, dopo che Xabi Alonso aveva portato gli spagnoli in vantaggio e si classificheranno terzi, mostrando di avere solidità e qualità. Quella sfida giocata a Salvador de Bahia è ricordata soprattutto per il gol di testa in tuffo di Robin Van Persie, un gesto tecnico e atletico incredibile.

2014: il Mineirazo

Una sconfitta dolorosa e inaspettata. Anche in questo caso per le proporzioni. A 64 anni di distanza dal Maracanazo, finale persa in casa dal Brasile con l'Uruguay, un nuovo trauma nazionale collettivo: il Mineirazo, dal nome dello stadio Mineirao di Belo Horizonte (riecco la città del Minas Gerais, come vi avevamo promesso). Una semifinale persa in casa dai brasiliani per 7-1 contro la Germania, che si laureerà campione del Mondo 5 giorni dopo, il 13 luglio 2014.

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2018: ancora Corea, stavolta tocca ai tedeschi

La Germania, vittoriosa in Brasile quattro anni prima, crolla ai Mondiali di Russia non riuscendo a superare la fase ai gironi. Dopo la sconfitta iniziale contro il Messico e il successo con la Svezia che riaccende le speranze, ecco il ko con la Corea del Sud. La squadra di Loew crolla a Kazan: le reti nel recupero di Kim Young-gwon  Son Heung-min rispediscono a casa i campioni del mondo.

2022: l'Arabia Saudita sorprende l'Argentina

L'Argentina reduce da 36 risultati utili consecutivi e trionfatrice in Coppa America nell'estate 2021 debutta a Qatar 2022 contro l'Arabia Saudita di Hervé Renard. Messi e compagni sono tra i favoriti per la vittoria finale del torneo e a fine primo tempo sono avanti per 1-0. Un risultato che fino a quel momento sembra stare stretto all'Albiceleste, ma che si ribalterà nella ripresa grazie ai gol di Al-Shehri e Al.-Dawsari.

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1950: Usa-Inghilterra, il miracolo di Belo Horizonte

Mondiali di Brasile del 1950, seconda giornata della fase a gironi, dopo che l'Inghilterra aveva battuto il Cile 2-0 e gli Usa erano stati sconfitti dalla Spagna. I favori del pronostico erano tutti per gli inglesi, inventori del calcio e tra i favoriti per la vittoria finale, anche perché gli statunitensi presentavano una squadra di semiprofessionisti (tra cui dei lavapiatti, postini e il professore di liceo Walter Bahr). A Belo Horizonte - città che ritroveremo tra poco - finì 1-0 per gli americani grazie al gol del centravanti di origine haitiana Joe Gaetjens. L'episodio ispirò un libro: "The Game of Their Lives" dal quale fu tratto anche un film.

1966: Corea del Nord-Italia: la storica disfatta di Middlesbrough

Si disse all'epoca che Pak Doo Ik, autore del gol che condannò la nazionale italiana al Mondiale del 1966, fosse un dentista. Non era vero: era stato tipografo e poi caporale dell'esercito nordcoreano. La sostanza non cambia: l'Italia del ct Edmondo Fabbri fu eliminata da un avversario sulla carta considerato agevole. All'assistente di Fabbri, e poi futuro ct azzurro, Ferruccio Valcareggi, fu attribuita un'ingenerosa relazione prepartita sui coreani: li avrebbe definiti dei "Ridolini". Ragione per cui a distanza di anni si ricorda quella sconfitta come "la disfatta dei Ridolini".

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