Senegal ai Mondiali di Corea del Sud e Giappone 2002
Come 12 anni prima, la massima competizione calcistica per nazionali si apre con una partita che stupirà tutti: il Senegal, infatti, batte di misura la Francia campione del mondo, d'Europa e della Confederations Cup in carica grazie al contropiede magistrale di El Hadji Diouf (che di lì a breve passerà dal Lens al Liverpool), finalizzato da Papa Bouba Diop, scomparso a causa di complicazioni dovute alla Sla nel novembre del 2020. Nel secondo match, l'ottimo 1-1 con la Danimarca, fa tutto Salif Diao, anche lui prossimo al trasferimento ai Reds: prima causa il rigore segnato dal futuro milanista Tomasson, poi firma il pari prima di lasciare i compagni in dieci. Pur dilapidando un vantaggio di tre reti (doppietta di Diop e gol di Fadiga, all'Inter la stagione successiva) contro l'Uruguay (centri di Morales, Forlan e Recoba), il Senegal chiude il gruppo A con 5 punti, strappando una storica qualificazione agli ottavi.
Agli ottavi c'è la Svezia dei futuri juventini Mellberg e Ibrahimovic (in campo nella ripresa) e dell'ex Isaksson (in panchina), che si porta subito avanti con Larsson. A prendersi la scena è quindi Henri Camara, attaccante del Sedan che prima firma il pari al 37', poi chiude i giochi al 104', in virtù della regola del golden gol. L'avventura del Senegal terminerà un turno dopo, sconfitta - in maniera analoga - al 4' del primo tempo supplementare: Ilhan Mansiz porta la Turchia tra le migliori quattro del pianeta.