Pagina 4 | Marocco, l'Africa ai quarti del Mondiale per la quarta volta nella storia: chi prima?

AL RAYYAN (Qatar) - Il pareggio contro la Croazia vice-campionessa in carica e i successi contro il Belgio e il Canada avevano permesso al Marocco di superare il proprio girone di Coppa del Mondo da prima classificata: un'impresa che non si era tradotta in un grande vantaggio, visto che di fronte - negli ottavi della competizione - si presentava la Spagna, favoritissima alla vigilia. Hakimi e compagni, però, al netto di alcuni momenti di grande difficoltà, tengono botta per 120', poi stravincono ai rigori, l'ultimo dei quali segnato proprio dall'ex Inter. L'accesso nei quarti, vale a dire tra le migliori otto del pianeta, è un risultato storico, ottenuto prima soltanto da altre tre nazionali africane: vediamo quali.

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Camerun ai Mondiali di Italia 1990

François Omam-Biyik, attaccante del Laval che calcherà sette anni più tardi i campi della Serie A con la maglia della Sampdoria, nonostante la doppia inferiorità numerica, decide il match inaugurale dei Mondiali di Italia 1990, favorito dalla papera di Pumpido, contro l'Argentina di Maradona. Il 2-1 inflitto alla Romania e frutto della doppietta di Milla rende invece ininfluente il pesante poker incassato nell'ultima giornata della fase a gironi contro l'Unione Sovietica: il Camerun vince il gruppo B con 4 punti.

Un'altra doppietta di Milla, nei tempi supplementari dell'ottavo di finale contro la Colombia di Higuita, Valderrama e del compianto Rincon, futuro attaccante di Napoli e Real Madrid tragicamente scomparso lo scorso aprile a seguito di un terribile incidente stradale, spiana al Camerun la strada verso i quarti di finale: ai sudamericani non basterà l'1-2 di Redin. L'incredibile avventura della nazionale africana terminerà nel turno successivo, eliminata dall'Inghilterra: al 25' apre Platt, che passerà un anno dopo al Bari per vestire poi le maglie di Juventus e Sampdoria, sorpasso camerunense firmato Kundé dagli undici metri al 61' ed Ekeké quattro minuti più tardi, fino ai rigori segnati da Lineker all'83' e - durante i supplementari - al 105'.

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Senegal ai Mondiali di Corea del Sud e Giappone 2002

Come 12 anni prima, la massima competizione calcistica per nazionali si apre con una partita che stupirà tutti: il Senegal, infatti, batte di misura la Francia campione del mondo, d'Europa e della Confederations Cup in carica grazie al contropiede magistrale di El Hadji Diouf (che di lì a breve passerà dal Lens al Liverpool), finalizzato da Papa Bouba Diop, scomparso a causa di complicazioni dovute alla Sla nel novembre del 2020. Nel secondo match, l'ottimo 1-1 con la Danimarca, fa tutto Salif Diao, anche lui prossimo al trasferimento ai Reds: prima causa il rigore segnato dal futuro milanista Tomasson, poi firma il pari prima di lasciare i compagni in dieci. Pur dilapidando un vantaggio di tre reti (doppietta di Diop e gol di Fadiga, all'Inter la stagione successiva) contro l'Uruguay (centri di Morales, Forlan e Recoba), il Senegal chiude il gruppo A con 5 punti, strappando una storica qualificazione agli ottavi.

Agli ottavi c'è la Svezia dei futuri juventini Mellberg e Ibrahimovic (in campo nella ripresa) e dell'ex Isaksson (in panchina), che si porta subito avanti con Larsson. A prendersi la scena è quindi Henri Camara, attaccante del Sedan che prima firma il pari al 37', poi chiude i giochi al 104', in virtù della regola del golden gol. L'avventura del Senegal terminerà un turno dopo, sconfitta - in maniera analoga - al 4' del primo tempo supplementare: Ilhan Mansiz porta la Turchia tra le migliori quattro del pianeta.

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Ghana ai Mondiali di Sudafrica 2010

Gyan Asamoah - ex Udinese, dove è invece da poco approdato l'omonimo Kwadwo, poi colonna della Juventus di Conte - decide la prima sfida del gruppo D con la Serbia su calcio di rigore, poi si ripete - sempre dagli undici metri - nell'1-1 contro l'Australia. Nell'ultimo match della fase a gironi, il Ghana perde di misura con la Germania punita da una prodezza di Ozil, ma strappa il pass per gli ottavi - a scapito dei Kangaroos - grazie alla differenza reti. 

Agli ottavi ci sono gli Stati Uniti: Kevin-Prince Boateng - prossimo al trasferimento al Milan - dopo aver sfidato il fratello Jerome che, in possesso della doppia nazionalità, ha optato per la Germania, porta avanti il Ghana dopo appena 5'. Ancora Gyan, al 93', vanifica il momentaneo pareggio di Donovan, regalando ai suoi la storica qualificazione ai quarti. L'avventura terminerà per mano dell'Uruguay soltanto dopo i calci di rigore: sblocca Muntari, all'epoca in forza alla Primavera dell'Udinese, pareggia Forlan. Dal dischetto segnano Gyan ed Appiah - alla Juve tra il 2003 e il 2005 - mentre sono fatali gli errori dell'ex Bologna, Genoa, Chievo, Modena e Cremonese John Mensah e Dominic Adiyiah (al Milan dal gennaio precedente).

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Ghana ai Mondiali di Sudafrica 2010

Gyan Asamoah - ex Udinese, dove è invece da poco approdato l'omonimo Kwadwo, poi colonna della Juventus di Conte - decide la prima sfida del gruppo D con la Serbia su calcio di rigore, poi si ripete - sempre dagli undici metri - nell'1-1 contro l'Australia. Nell'ultimo match della fase a gironi, il Ghana perde di misura con la Germania punita da una prodezza di Ozil, ma strappa il pass per gli ottavi - a scapito dei Kangaroos - grazie alla differenza reti. 

Agli ottavi ci sono gli Stati Uniti: Kevin-Prince Boateng - prossimo al trasferimento al Milan - dopo aver sfidato il fratello Jerome che, in possesso della doppia nazionalità, ha optato per la Germania, porta avanti il Ghana dopo appena 5'. Ancora Gyan, al 93', vanifica il momentaneo pareggio di Donovan, regalando ai suoi la storica qualificazione ai quarti. L'avventura terminerà per mano dell'Uruguay soltanto dopo i calci di rigore: sblocca Muntari, all'epoca in forza alla Primavera dell'Udinese, pareggia Forlan. Dal dischetto segnano Gyan ed Appiah - alla Juve tra il 2003 e il 2005 - mentre sono fatali gli errori dell'ex Bologna, Genoa, Chievo, Modena e Cremonese John Mensah e Dominic Adiyiah (al Milan dal gennaio precedente).

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