La Juventus Next Gen è una macchina di talenti ed è stata fondata principalmente per questo. Lo ha confermato Allegri ed anche Brambilla nelle ultime conferenze: "Siamo orgogliosi di aver fornito giocatori alla prima squadra". Oltre questo però emerge anche la competitività e la voglia di fare bene in un campionato come la Serie C. I bianconeri per ora non sono in zona playoff, ma la settimana prossima giocheranno una partita importantissima: la finale di ritorno di Coppa Italia contro il Vicenza. Proprio in avvicinamento a questa gara, su Dazn Talks sono intervenuti Ferrari, attaccante dei biancorossi, e Cerri, giovane punta della Juve.
Juve Next Gen, a tutto Cerri: l'aritmia cardiaca e l'elogio di Toni
L'attaccante ha parlato di un momento delicato della sua vita, quando ha subito un'aritmia cardiaca: «Quando mi affaticavo sentivo il cuore che iniziava a battere forte e perdevo lucidità in campo. Quando mi hanno detto che mi sarei dovuto operare è stato abbastanza difficile, perché sapevo che avrei perso del tempo. Infatti ho iniziato subito il conto alla rovescia dei giorni che mancavano per rientrare. Per chi gioca a calcio privarsi della cosa più bella che c’è è molto difficile. Non ho mai temuto di non riuscire a rientrare. Sapere di dover subire un’operazione al cuore non è mai facile. Ora sto bene, è passato tutto quanto. I dottori son stati molti bravi e ora sto bene". Cerri ha svelato anche come si comporta fuori dal campo: "Mi reputo abbastanza tranquillo, poi in campo dipende molto da quello che succede. Se la partita richiede un comportamento grintoso divento quello, ma dipende da quello che succede". Poi sulla stagione: "Questo campionato è stato abbastanza altalenante sia per me che per tutta la squadra in generale: abbiamo avuto alti e bassi, anche io personalmente, però siamo riusciti a risollevarci sempre in qualsiasi difficoltà. Adesso siamo concentrati sul finale di stagione, con le ultime partite di campionato per centrare i playoff e la finale di Coppa Italia. Come tutta la squadra abbiamo voglia di vincere, quindi non possiamo che essere grintosi". Luca Toni qualche giorno fa lo ha elogiato dicendo che si rivede molto in lui ed ovviamente Cerri ha apprezzato: "Sentire queste parole da un giocatore del calibro di Luca Toni fanno effetto perché è stato un calciatore incredibile, che ha giocato in palcoscenici importanti. Quindi sentire queste parole è una bella cosa per me".
Cerri: "Per me gli attaccanti in Italia ci sono"
"Secondo me di attaccanti pronti in Serie A ce ne sono, come Pinamonti oppure fuori dall’Italia come Scamacca che gioca in Premier League. Sono forti, secondo me potrebbero vestire la maglia della Nazionale" - così ha parlato Cerri in merito al problema numero nove nella Nazionale. Poi sulla possibilità di andare in prima squadra e l'importanza della Next Gen: "Il passaggio dalla Primavera alla prima squadra è un salto grande, il livello sale davvero tanto, quindi la Next Gen ci permette di migliorare, crescere, confrontarci con calciatori professionisti in Serie C dove il livello e l’intensità sono più alti e ci prepara per il salto in prima squadra. Per noi vedere Iling, Soulé, Barrenechea in prima squadra è incredibile. Ognuno di noi ha l’obiettivo di arrivare in prima squadra e vedere che alcuni compagni ce l’hanno fatta è uno stimolo enorme". Sugli allenamenti con Ronaldo: "Di quel giorno non ho ricordi molto nitidi. Per me è stata un’emozione incredibile, perché ero stato aggregato per la prima volta in prima squadra e ritrovarsi in campo a fare due passaggi con calciatori di quel livello è stato bello ed emozionante. Quando sono uscito dal campo dopo quell’allenamento, ho pensato ‘mi sono allenato con Ronaldo!’. Prima di realizzare ci vuole un po’. In quel momento sei tranquillo perché meriti di essere lì, dopo hai una scarica di adrenalina incredibile". Poi anche una curiosità sul suo passato: "Giocavo laterale sinistro nel rombo nel calcio a cinque. Dal calcio a cinque a quello a undici si può portare la tecnica nello stretto perché si gioca in spazi piccolissimi". Infine un'analisi sui suoi allenatori: "Allegri è un grandissimo mister, la sua qualità migliore secondo me è che non lascia nulla al caso, è veramente preciso nel preparare le partite. Sono tutti mirati gli allenamenti a quello che serve alla squadra. Brambilla? Di lui mi piace il fatto che riesca a trasmettere sempre tranquillità alla squadra e ci dà modo di esprimere le nostre qualità nel migliore dei modi".