Torino beffato a Napoli, il Milan stende la Lazio e resta in vetta

Avanti con un gol di Izzo, la squadra di Giampaolo viene ripresa nel finale da Insigne. Successo pesante per i rossoneri, ancora a +1 sull'Inter. Bene la Roma, frena l'Atalanta, volano Sassuolo e Benevento
Torino beffato a Napoli, il Milan stende la Lazio e resta in vetta© LAPRESSE

Finale amaro per il Torino, da estasi per il Milan. Se la squadra di Giampaolo vede sfumare al 92' il ritorno alla vittoria, beffata a Napoli da una magia di Insigne, quella di Pioli supera la Lazio in pieno recupero con Theo Hernandez che mantiene i rossoneri in vetta a +1 sull'Inter.

Toro beffato da Insigne

Napoli-Torino 1-1: il tabellino

Giampaolo ritorna alla difesa a tre con Buongiorno a guidarla. Tra i pali c'è di nuovo Sirigu, dopo i problemi di spogliatoio, mentre in avanti tocca a Verdi con Belotti. Nel Napoli, senza Koulibaly, c'è Manolas a far coppia in difesa con Maksimovic, mentre in mediana rientra dal 1' Demme e davanti si rivede Insigne dopo la squalifica, con Petagna a sostituire ancora l'infortunato Mertens. Il primo tempo è equilibrato, con il Toro che chiude ogni spazio al Napoli e ci prova prima con Verdi (parata di Meret al 14') e poi con Belotti, che non inquadra lo specchio al 24'. Alla mezz'ora Gattuso perde per infortunio Demme e getta nella mischia Elmas, ma sono ancora i granata a farsi pericolosi su calcio d'angolo: Buongiorno colpisce di testa in anticipo sul primo palo, la palla attraversa l'area e Izzo per poco non arriva a spingere in rete.

Due tiri senza troppe pretese di Zielinski sono la misera risposta del Napoli prima del riposo e il copione non cambia nemmeno nella ripresa, con il Toro che al 56' la sblocca: sugli sviluppi di un corner Izzo si fa trovare al posto giusto in area e di sinistro infila Meret. Gattuso prova allora a dare la scossa e cambia prima Politano con Lozano, poi getta nella mischia anche Llorente, Fabian Ruiz e Mario Rui al posto di Petagna, Bakayoko (ammonito) e Hysaj. È però Zielinski a divorarsi l'1-1 al 78', quando tutto solo di testa consegna praticamente la palla a Sirigu. Il Toro risponde con Belotti che impegna Meret (85') ma subito dopo trema quando Lozano va al tiro dal limite: conclusione troppo centrale. La squadra di Giampaolo assapora già l'impresa ma al 92' viene beffata da una magia di Insigne, che ben servito da Zielinski mette la palla all'incrocio con il destro a giro e fa 1-1.

Milan all'ultimo tuffo

Milan-Lazio 3-2: il tabellino

Tante assenze per Inzaghi che però ritrova Correa, titolare nel tandem d'attacco con Immobile; a centrocampo senza Leiva e Parolo conferma in regia per Escalante con Milinkovic-Savic e Luis Alberto ai fianchi, mentre in difesa è Luiz Felipe a guidare il reparto a tre completato da Patric e Radu. Pioli recupera Rebic e Tonali e conferma Leao al centro dell'attacco col croato, Saelemaekers e Calhanoglu sulla trequarti. In mediana col recuperato ex Brescia spazio per Krunic al posto dello squalificato Kessie mentre la difesa è praticamente obbligata con Kalulu al fianco di Romagnoli. A partire meglio è il Milan, che sorprende la Lazio già al 10': angolo di Calhanoglu, Marusic si perde Rebic che si coordina bene e supera Reina. Al 12' proprio Marusic prova a farsi perdonare, ma incrocia troppo con il sinistro e sfiora solamente il palo. Graziato dall'esterno di Inzaghi, il Milan ne approfitta e assesta subito il secondo colpo: entrata fallosa di Patric su Rebic in area e l'arbitro (confortato dal Var) concede il rigore, trasformato da Calhanoglu.

La reazione della Lazio stavolta è rabbiosa: al 25' Correa va via a Tonali e impegna Donnarumma, poi sugli sviluppi del corner viene messo giàù da Kalulu: l'arbitro lascia correre ma viene richiamato al Var, dove vede il pestone e assegna il rigore, ammonendo Inzaghi per le proteste precedenti. E se Donnarumma è bravo respinge il rigore di Immobile, non può nulla sul tap-in di Luis Alberto che di testa riapre i giochi. La Lazio ora ci crede e chiude nella propria metà campo il Milan, che regge l'urto fino al riposo ma non riesce a evitare l'aggancio al 58', quando Immobile ben servito da Milinkovic pareggia con un perfetto sinistro al volo. I biancocelesti danno l'impressione a questo punto di poterla vincere, ma Donnarumma fa buona guardia su Luis Alberto (69') e nel finale esce fuori la voglia del Milan, trascinato da Theo Hernandez. Reina è provvidenziale su Rebic nei minuti finali, ma nulla può sul colpo di testa del terzino che su angolo di Calhanoglu riporta il Milan in vetta.

Pari Atalanta, vince la Roma

Bologna-Atalanta 2-2: il tabellino

Solo pari per l'Atalanta a Bologna. Gasperini lascia ancora fuori Gomez e davanti dà spazio a Muriel e Ilicic supportati dal confermato Pessina, con Gosens e Hateboer sulle fasce e Freuler e De Roon a metà campo. Mihajlovic risponde con Palacio a guidare l'attacco, Soriano trequartista con Vignato e Barrow sugli esterni, Schouten e Baldursson in mediana e Medel in difesa. A partire più forte è l'Atalanta, che a metà primo tempo assesta un uno-due micidiale con Muriel: il colombiano prima trasforma il rigore concesso per l'atterramento di Ilicic da parte di Schouten, poi radoppia approfittando di una corta respinta di Dijks e infilando Da Costa dopo aver superato due avversari. Il Bologna però incassa il colpo e grazie anche alle mosse di Mihajlovic torna a galla e trova il pari al 73', quando su assist di Orsolini (inserito al posto di Barrow) è bravo Tomiyasu a superare Gollini con un pregevole tocco sotto. La rete galvanizza gli emiliani che all'82' pareggiano: corner di Vignato, Palacio prolunga per Paz che di testa insacca e fa 2-2. E nel recupero ci sarebbe persino la palla del sorpasso, con Soriano che non trova però la porta e grazia la Dea.

Roma-Cagliari 3-2: il tabellino

VIttoria con qualche patema d'animo per la Roma, che batte 3-2 il Cagliari all'Olimpico. Paulo Fonseca cambia soprattutto in difesa: Cristante centrale con Kumbulla e Mancini, chance sulla sinistra per Bruno Peres e Villar in mediana. Nessuna novità davanti, con Dzeko supportato da Pedro e Mkhitaryan. Sull'altro fronte l'ex Di Francesco si mette a specchio, optando per la difesa a tre e affidandosi in attacco al tandem Joao Pedro-Simeone. Gara subito in discesa per la Roma, che la sblocca all'11': ripartenza di Karsdorp e girata sporca di Veretout, che trova comunque il suo settimo gol in campionato. Arriva poi l'infortunio di Rog (dentro Oliva) a complicare le cose per il Cagliari, salvato due volte da Cragno sui colpi di testa di Cristante e Kumbulla. La squadra di Fonseca sembra in controllo ma l'inizio della ripresa è troppo soft e alla terza uscita sbagliata viene punita da Joao Pedro, che trova il pari con un destro dal limite. La Roma allora si riaccende e torna avanti al 71' con Dzeko, che insacca su cross basso di Karsdorp dopo una bella sventagliata di Villar, per prendere poi il larco con Mancini che sfrutta una torre di Smalling su azione da corner (77'). Il Cagliari non molla ma arriva troppo tardi il secondo gol di Joao Pedro, che si conquista il rigore (fallo di Villar) e sigla la sua inutile doppietta dal dischetto (91').

Volano Sassuolo e Benevento

Quarto a -1 dalla Roma è ora il Sassuolo, che vince 3-2 sul campo della Sampdoria conquistando tre punti pesantissimi. Subito avanti con Traore, gli emiliani vengono ripresi dall'intramontabile Quagliarella (55') ma riaccelerano immediatamente con i gol di Caputo (56') e Berardi (57'). Per evitare il ko non basta alla squadra di Ranieri la rete di Keita (84') che si fa poi espellere nel recupero. Vola anche il Benevento di Pippo Inzaghi, che bissa il 2-0 contro il Genoa andando a vincere con lo stesso risultato sul campo dell'Udinese: ad aprire le danze al 9' è Caprari, che nella ripresa regala poi a Letizia l'assist per il raddoppio (77'). Vittoria esterna infine per il Genoa, con Ballardini (chiamato al posto dell'esonerato Maran) che festeggia con una rimonta il suo quarto debutto in rossoblù: sono Destro (16') e Criscito (73') a ribaltare la rete segnata in avvio (10') da Nzola.

Serie A, 14ª giornata: tutti i tabellini

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