La Lazio cala il poker a Cremona, la Fiorentina piega il Verona

Dopo la figuraccia rimediata in Europa League contro il Midtjylland la squadra di Sarri rialza la testa: 4-0 alla Cremonese con doppietta di Immobile e gol di Milinkovic e Pedro. I viola tornano alla vittoria (2-0): al 'Franchi' segnano Ikoné e Gonzalez
La Lazio cala il poker a Cremona, la Fiorentina piega il Verona

TORINO - Dopo il clamoroso black-out e la figuraccia rimediata in Europa League sul campo del Midtjylland la Lazio di Maurizio Sarri rialza la testa in campionato, vincendo e convincendo sul campo di una Cremonese ancora a secco di vittorie (e di nuovo sconfitta dopo due pari consecutivi). È bastato un tempo ai biancocelesti per chiudere la pratica allo 'Zini', con la doppietta immediata di Immobile e il gol di Milinkovic-Savic (dopo l'ennesimo assist) a calare il tris prima del riposo. Nella ripresa arriva poi il poker con il nuovo entrato Pedro: quarta vittoria in campionato per la squadra di Sarri, che resta così nella scia delle prime in classifica. Successo pesante intanto anche per la Fiorentina di Vincenzo Italiano, che dopo un'astinenza di 5 partite (8 contando anche la Conference League) piega il Verona al 'Franchi' (2-0 con reti di Ikoné in avvio e di Gonzalez nel finale) e ritrova così quella vittoria che in campionato mancava dal match di esordio contro la Cremonese.

Cremonese-Lazio 0-4: statistiche e tabellino

Sarri riparte con un poker

Allo Zini fuori Romagnoli e Luis Alberto nella Lazio, con Casale e Vecino titolari nel 4-3-3 di Sarri come Zaccagni, prefetito a Pedro nel tridente mentre Hysaj prende il posto dell'infortunato Lazzari come terzino destro. Sull'altro fronte 3-4-1-2 per Alvini, che schiera Zanimacchia dietro al tandem offensivo Okereke-Dessers con Sernicola e Valeri sulle fasce. La Cremonese prova a partire forte ma Valeri non trova la porta con il sinistro, mentre il bersaglio non lo manca Immobile dopo uno splendido scambio con Milinkovic (7'), che lo manda il gol con il suo quinto assist stagionale (42 totali in A, 24 dei quali al suo capitano). Subito in vantaggio, i biancocelesti non rinunciano al possesso palla per eludere il pressing alto dei grigiorossi, che al 21' incassano ancora: Lochoshvili respinge in area con il braccio un cross di Immobile, Orsato viene richiamato al video dal Var e alla fine assegna il rigore che il centravanti trasforma spiazzando Radu. Strada in salita per Alvini che in più perde per infortunio Chiriches, costretto a lasciare il posto (e la fascia da capitano) a un Bianchetti subito decisivo respingendo il destro piazzato di Felipe Anderson (33'). La Cremonese resta così a galla e spaventa Provedel con Dessers, che incrocia a lato con il sinistro (38'), ma a un passo dal riposo prende il terzo gol: Radu respinge il tiro di Zaccagni ma non il tap-in di Milinkovic che cala il tris (47'). Al rientro dagli spogliatoi ci sono Vasquez e Ascacibar nella Cremonese (fuori Lochoshvili e l'ex laziale Escalante) ma è Sernicola a impegnare subito Provedel, che ricorda perché Mancini lo ha appena chiamato in Nazionale. Immediata la risposta della Lazio con Immobile che si divora però il poker sull'assist di Felipe Anderson (50'). Sarri intanto getta nella mischia Pedro e Romagnoli (dentro per l'acciaccato Casale e per Zaccagni) ma è ancora Immobile a chiamare in causa Radu (59'). Trovano poi spazio Pickel da una parte (fuori Meité) e Luis Alberto (per Vecino) ed è proprio il 'Mago' (dopo un tiro alto di Immobile e un'altra grande parata di Provedel su rovesciata di Valeri) a lanciare con il tacco Immobile che serve poi a Pedro la palla per il 4-0. Milanese al posto di Zanimacchia è l'ultimo cambio di Alvini ma nel finale è ancora la Lazio a sfiorare la cinquina, con il palo colpito da Romagnoli (88'): la squadra di Sarri cala il poker e ritrova il sorriso prima della sosta.

Fiorentina-Verona 2-0: statistiche e tabellino

Italiano torna a gioire

Nel match del 'Franchi' out lo squalificato Igor e gli infortunati Milenkovic e Dodò per Italiano, che si 'reinventa' la difesa con Venuti e Biraghi ai lati della coppia Ranieri-Martinez Quarta, mentre Mandragora al posto di Bonaventura è l'unica novità rispetto alla gara persa a Bologna e davanti viene schierato a sorpresa Kouamé (panchina per Jovic e Cabral). Qualche cambio anche per Cioffi rispetto alla scofitta con la Lazio: Ceccherini lascia il posto a Gunter nella difesa completata da Hien e Coppola, tutte nuove invece le fasce con Depaoli a destra e Lazovic a sinistra mentre è Hrustic il trequartista dietro a Henry e Lasagna. A scattare meglio dai blocchi sono i viola, con lo scatenato Sottil a innescare due volte Kouamé che però manca prima il pallone (4') e poi lo specchio (12'). Non sbaglia la mira invece Ikoné che al 13' riceve palla sulla destra, punta Coppola e rientra sul sinistro per battere Montipò sul primo palo. Il Verona reagisce ma presta il fianco ai toscani che ripartono con Ikoné: assist per Venuti che tutto solo calcia addosso al portiere (21'), mentre subito dopo Depaoli rischia l'autorete su azione da corner. La Fiorentina domina e Montipò salva su Ikoné e poi respinge a Biraghi il rigore concesso per trattenuta di Coppola su Kouamé (26'). I gialloblù finalmente si scuotono, ma Lasagna viene murato da Martinez Quarta e viene poi annullato per fuorigioco il gol di Henry dopo uno schema da calcio piazzato. Non è però finito il lavoro di Montipò, che risponde d'istinto su Venuti e sul successivo corner nega il raddoppio a Martinez Quarta (31'). Si va al riposo sull'1-0 e attacca ancora la Fiorentina nella ripresa: al 52' ci prova il nuovo entrato Bonaventura dalla distanza, ma Montipò para per l'ennesima volta. Rallentano i ritmi della partita, con la viola che prova a risparmiare le energie e a gestire il risultato mentre l'Hellas fatica a reagire. La sfida si infiamma di nuovo all'81' con il Verona in ripartenza: Kallon buca la difesa viola e arriva davanti a Terracciano che in uscita sventa il pericolo. Ancora i gialloblù in avanti, stavolta con Djuric che da buona posizione sbaglia il colpo di testa (palla a lato). L'Hellas continua a spingere ma al 90' la Fiorentina chiude la partita: Mandragora appoggia per Nico Gonzalez che firma il definitivo 2-0.

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