Inter, le pagelle dei nerazzurri
Onana 6
Vederlo accarezzare il pallone con i piedi fa ripensare a quanto combinato qui da Radu un campionato fa. Quando deve parare con le mani non è un mostro di stile, però alla fine le prende tutte.
Darmian 6
Si presenta con un bel salvataggio su Soriano e chiude alto dopo l’uscita di Dumfries.
De Vrij 5.5
Quarantacinque minuti sbiaditi, chiusi col cambio causa... ammonizione. Acerbi (1’ st) 5.5 Commette un errore simile a quello di D’Ambrosio ma, per sua fortuna, Barrow non fa gol, però mette pure un pallone interessante per Dzeko.
Bastoni 5.5
Di buono c’è il cross al bacio per Lautaro nella migliore occasione che crea l’Inter, il che si bilancia con le tante sofferenze difensive.
Dumfries 5
Nel primo tempo è carta velina a fronte delle incursioni rossoblù, nella ripresa ha terreno per spingere ma non riesce mai a trovare la giocata. D’Ambrosio (23’ st) 4.5 Il rinvio sbilenco che innesca la ripartenza del Bologna sul gol è un errore gravissimo vista la banalità della giocata.
Mkhitaryan 5
Gioca sempre, stavolta gioca male: andava fatto rifiatare. Barella (18’ st) 5 Inzaghi lo manda in campo quasi fosse il salvatore della patria, ma va presto a fondo.
Brozovic 5
Il campo ridotto ad acquitrino e l’aggressività degli avversari non aiutano. Però sembra il cugino scarso rispetto al giocatore che in Qatar aveva fatto strabuzzare gli occhi al mondo. Carboni (38’ st) ng.
Calhanoglu 5.5
Nella pochezza del centrocampo, è l’unico che prova a combinare qualcosa.
Gosens 6.5
Si presenta con un bel salvataggio e, quando contrattacca, trova sempre situazioni interessanti. C’è vita oltre a Dimarco.
Lukaku 5
Avrebbe i cingoli per fare i solchi nel terreno, invece non è mai pericoloso. Dzeko (18’ st) 5 Gosens gli regala un cioccolatino da scartare, lui lo ricicla per... Skorupski.
Lautaro Martinez 5
Il gol che sbaglia di testa, in tempi migliori lo avrebbe segnato a occhi chiusi. Arrugginito.
All. Inzaghi 5
La fama di squadra “copetera” è un boomerang contro le piccole in campionato. In più, come con la Samp, manca un piano B per cambiare il corso degli eventi.