Qual è la novità più importante mostrata dalla Juve in stagione?
«Erano dieci anni che i giovani non avevano così tanto spazio. Giocoforza, d’accordo, ma oggi la Juve si ritrova dei prodotti finiti come Fagioli, che è ormai una realtà per il calcio italiano. E il discorso vale pure per Miretti e anche per Kean: qualcuno dimentica che è ancora un ragazzo di 23 anni e ha molto futuro davanti».
Venendo all’Inter?
«La stagione non ha presentato novità particolari, Inzaghi ha proseguito nel solco della continuità. Quello che è mancato è il rendimento della squadra in trasferta».
Come lo spiega?
«Fuori casa c’è stato un difetto di personalità, credo sia soprattutto un problema mentale perché la fase di non possesso riguarda tutta la squadra, non soltanto la difesa».
Strama, come finisce Inter-Juve?
«Credo sarà una partita molto tattica, con l’iniziativa in mano all’Inter e ritengo che il pareggio sia il risultato più probabile. E non lo dico per rimanere neutrale, ma perché sono due squadre che fanno della solidità la loro forza: l’Inter in casa, la Juventus ovunque. Questo anche se ritengo che l’Inter abbia più necessità di vincere rispetto alla Juve per dare un forte segnale davanti ai propri tifosi. E questo io so bene cosa voglia dire...».