Lazio e Roma, le miracolate dal Mondiale sfidano Milano

Dopo la sosta per il Qatar, le formazioni di Sarri e Mourinho hanno scalato la classifica: adesso sono una 2ª, l’altra 4ª, in piena corsa con Milan e Inter per la Champions. La solidità difensiva è il loro segreto

Le ultime dieci tappe conducono allo stesso traguardo. Roma sfida Milano. All'orizzonte l'ultimo chilometro prima dell'ambitissima soglia Champions League, che secondo molti si attesta a quota 70, punto in più, punto in meno. La Capitale si candida allo sprint finale, vuole scalzare lo strapotere meneghino, sogna la doppietta ai gironi di Champions che manca dal 2007 (nel 2015, i biancocelesti furono eliminati ai preliminari). La Lazio, se escludiamo un Napoli già sicuro della qualificazione, guida il gruppone di testa, seguita proprio dalle milanesi e dalla Roma. Maurizio Sarri sembra essere diventato definitivamente l'uomo da battere: secondo in classifica, a più quattro dal Milan terzo, è libero da impegni infrasettimanali. Dall'altra parte, al netto del suo scetticismo per una rosa non all'altezza delle due competizioni ravvicinate, Mou non accetta disparità di trattamento tra campionato ed Europa League. L'ostinata sete di vittorie spinge lo Special One a non mollare di un centimetro, la sua Roma non dovrà smettere di pedalare quando arriveranno i tornanti, in un gran premio della montagna che lo vedrà impegnato nel doppio confronto col Feyenoord in mezzo ai big match di Serie A. Tre scontri diretti in calendario sia per Mau che per Mou: devono ancora sfidare Inter e Milan (la Lazio due volte a San Siro, la Roma li ospiterà all'Olimpico), il terzo incrocio sarà sabato con la Juve per Sarri e con l'Atalanta (il 24 aprile) per Josè. Entrambi costretti dalle rispettive proprietà, per motivi diversi, a centrare il traguardo Champions. È pronta l'artiglieria pesante.

Lazio e Roma, difese ermetiche

Il segreto del successo sta tutto nella loro solidità. La Lazio ha da poco scavalcato il Napoli per numero di gol subiti: Sarri - con 19 reti al passivo - adesso può vantare la miglior difesa del campionato. I quattro schiaffi del Milan hanno fatto scivolare Spalletti al secondo posto con 20 gol incassati, due in meno della Juventus e sei rispetto alla Roma. Ma il dato più importante che esalta due reparti granitici è quello dei clean sheet: Provedel ha blindato la porta in 17 gare del campionato (al pari di Szczesny), Rui Patricio per 11 volte; entrambi i portieri capitolini, nel 2023, hanno chiuso senza subire gol in ben 7 occasioni. E se la Lazio ci è riuscita soprattutto lontana dal proprio stadio (non ha mai preso gol nelle ultime 4 gare esterne), la Roma all'Olimpico ha mantenuto l'imbattibilità per ben sei volte su sette in campionato da gennaio in poi. Il confronto tra casa e trasferta diventa poi interessante: Mourinho davanti ai suoi tifosi ha conquistato 18 punti sui 21 a disposizione. Sarri, invece, in giro per l'Italia ha perso solo a Lecce, portando a casa almeno un punto nelle altre sei sfide. Tutti numeri che fanno riferimento al 2023, quindi post Mondiale, il vero punto di svolta per le romane, ora a caccia di un finale di stagione da sogno.

Certezze e riscatti

Per il forcing conclusivo servono velocisti e gregari, tutti protagonisti di una cronoscalata che non permette inciampi o rallentamenti. Salgono sui pedali Paulo Dybala e Mattia Zaccagni, i veri trascinatori di un sogno Capitale. L'argentino è entrato in 12 dei 20 gol realizzati dalla Roma nel nuovo anno: oltre alle cinque reti e ai cinque assist, la Joya è risultata decisiva con il rigore conquistato contro il Bologna a gennaio (1-0) e con il fallo subito che porterà poi al 2-2 di Abraham a San Siro contro il Milan. Zaccagni invece vive il momento migliore della sua carriera, una metamorfosi in ala d'attacco completata con risultati eccezionali: quattro reti e due assist nel 2023, ben 10 dei 19 gol trovati dalla Lazio sono nati dalle sue giocate, compresa l'ultima punizione conquistata a Monza e poi realizzata da Milinkovic-Savic. A proposito: il serbo e, assieme a lui, Georginio Wijnaldum si sono ufficialmente iscritti nel club degli uomini chiave da qui a fi ne stagione. Due gol a testa, un bilancio che sorride all'ex Liverpool visto il rientro in gruppo da febbraio in poi, meno al 'Sergente' laziale, assai in calo dopo il ritorno dal Qatar. Un momento di down da cui sono riemersi invece Leonardo Spinazzola e Luis Alberto, in crescita evidente dopo il letargo invernale, con diversi gol e assist messi a referto.

Tammy e Ciro

Il fatto che due come loro arrivino soltanto ai titoli di coda esalta ancora di più i numeri e la posizione raggiunta dai due allenatori a questo punto della stagione. Perché se Abraham e Immobile hanno colpito solo tre volte da gennaio in poi, ritrovare i propri bomber da qui in avanti è cruciale. L’inglese, con sette gare in più in Serie A rispetto al collega laziale, ha raggiunto un totale di sei centri in campionato, mentre l’ex Torino (spesso ai box per guai fisici) è fermo a nove dalla doppietta di Salerno del 19 febbraio. Passa tutto da qui: i gol come benzina che muove i sogni di una Capitale protagonista finalmente nella sua interezza.

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