Inter boom con aiutino ma sale la fiducia Juve: analisi di un testa a testa

Venerdì il Napoli arriva Torino, dopo il ko con polemiche nel posticipo di domenica sera.  Allegri deve tenere in tensione i suoi verso un big match che pesa doppio

E adesso tocca alla Juventus rispondere all’Inter che ha effettuato, in un modo o nell’altro, il contro sorpasso sui bianconeri andando a vincere in casa del Napoli a capo di una partita condizionata da decisioni arbitrali singolari, per dirla così. Quello stesso Napoli che venerdì sarà ospite di una Juve che Max Allegri deve tenere in tensione verso un big match che pesa doppio. Strettamente legata alla questione scudetto c’è la corsa all’Europa che conta, quella Champions League che rappresenta l’obiettivo minimo fissato dalla Juventus e costantemente ribadito da Allegri e dai dirigenti.

Juve, quarto posto e lotta al vertice

Nove punti dal quinto posto costituiscono indubbiamente una rete di salvataggio in prospettiva qualificazione Champions: non abbastanza robusta, però, da rappresentare una comfort zone sopra la quale lanciarsi in ardite peripezie da qui in avanti: sui trapezi del campionato si volteggia accanto agli altri pretendenti ai primi quattro posti e le cadute possono rivelarsi rovinose assai sia nella lunga prospettiva dell’intero campionato, sia nell’immediatezza di un calendario che presenta ai bianconeri delicati scontri diretti in chiave quarto posto oltre che lotta al vertice perché, lo ribadiamo, il confine tra le due vicende è più labile di quanto possa sembrare a una prima ochiata.

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Juve, Inter e il calendario

E la conferma la si avrà, sul fronte bianconero, appunto a cominciare da venerdì, vale a dire tra cinque giorni a partire da oggi: un soffio, quando allo Stadium sarà di scena il Napoli voglioso di rifarsi dopo la sconfitta “sporca” di ieri sera contro i nerazzurri. Un turno di campionato, il prossimo, che peraltro sembra più favorevole all’Inter chiamata a sbrigare la sfida interna contro l’Udinese. Una prospettiva ribaltata nella settimana successiva quando Juve e Inter saranno di scena entrambe in trasferta ma con un tasso di difficoltà maggiore per i nerazzurri, a Roma contro la Lazio, rispetto ai bianconeri impegnati a Genova contro i rossoblù sebbene, e non da ora, il “Ferraris” di Marassi sia un campo assai malmostoso per la Juve.

Che, però, potrà sfruttare il vantaggio psicologico di giocare un giorno prima per mettere pressione all’Inter a patto, ovviamente, che le riesca di vincere. La dinamica dell’anticipo si ripeterà anche nel turno successivo, sebbene per poche ore visto che la Juve scenderà in campo alla 12.30 a Frosinone e l’Inter ospiterà il Lecce alle 18. L’altro appuntamento da cerchiare in rosso nella doppia chiave corsa scudetto e Champions è in agenda a fine anno, con la sfida del 30 gennaio quando a Torino sarà ospite la Roma di Mourinho: un avversario mai banale per ciò che risveglia nei tifosi della Juventus in relazione ai suoi trascorsi interisti negli anni del post Calciopoli. Ma questi son discorsi che non riguardano (forse) l’attualità contingente e dunque ci si deve concentrare sulla sfida incrociata che vede i nerazzurri in trasferta con il Genoa. Ultima giornata d’andata, infine, con testa coda reciproco ad assegnare il titolo di campione d’inverno. Un caldo inverno.

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E adesso tocca alla Juventus rispondere all’Inter che ha effettuato, in un modo o nell’altro, il contro sorpasso sui bianconeri andando a vincere in casa del Napoli a capo di una partita condizionata da decisioni arbitrali singolari, per dirla così. Quello stesso Napoli che venerdì sarà ospite di una Juve che Max Allegri deve tenere in tensione verso un big match che pesa doppio. Strettamente legata alla questione scudetto c’è la corsa all’Europa che conta, quella Champions League che rappresenta l’obiettivo minimo fissato dalla Juventus e costantemente ribadito da Allegri e dai dirigenti.

Juve, quarto posto e lotta al vertice

Nove punti dal quinto posto costituiscono indubbiamente una rete di salvataggio in prospettiva qualificazione Champions: non abbastanza robusta, però, da rappresentare una comfort zone sopra la quale lanciarsi in ardite peripezie da qui in avanti: sui trapezi del campionato si volteggia accanto agli altri pretendenti ai primi quattro posti e le cadute possono rivelarsi rovinose assai sia nella lunga prospettiva dell’intero campionato, sia nell’immediatezza di un calendario che presenta ai bianconeri delicati scontri diretti in chiave quarto posto oltre che lotta al vertice perché, lo ribadiamo, il confine tra le due vicende è più labile di quanto possa sembrare a una prima ochiata.

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