Vlahovic contro Lukaku: Juve-Roma, la resa dei conti

Dusan è il futuro, ma Romelu ha lo stesso rendimento e costa la metà. Per il serbo è la chance per iniziare a inclinare la bilancia a proprio favore

TORINO - Una “resa dei conti” perfetta, il duello a distanza tra Dusan Vlahovic e Romelu Lukaku in Juventus-Roma di sabato sera. Perfetta perché i due centravanti, protagonisti pochi mesi fa di una trattativa che avrebbe potuto portare il belga alla Juve e il serbo al Chelsea, arrivano alla sfida nella sfida dell’Allianz Stadium praticamente alla pari, per quanto riguarda il rendimento in campionato. Una parità che cercheranno di spezzare per decidere il confronto a favore della propria squadra, che resta poi la cosa che conta. Una parità che rappresenta già una parziale rivincita per il belga, che al tempo della trattativa citata era dipinto da parte dell’opinione pubblica come un giocatore finito, a caccia soltanto di un ultimo contratto.

Vlahovic vs Lukaku: numeri a confronto

Invece Lukaku a fine agosto ha rifiutato le proposte arabe e si è ridotto l’ingaggio da 11 a 7 milioni netti per andare alla Roma, a quel punto l’unica squadra europea di livello in cui potesse approdare. Dimostrando di essere tutt’altro che finito, come d’altra parte è normale che sia a 30 anni: 8 gol in 14 presenze in campionato e 5 in 6 partite di Europa League. Gol europei che non possono ovviamente essere presi in considerazione nel confronto con Vlahovic, visto che la Juve in Europa non gioca.

In Serie A DV9 ha segnato meno del belga, 6 gol in 15 presenze, ma ha anche giocato di meno, a dispetto della presenza in più: un po’ per la lombalgia di ottobre, un po’ per le maggiori rotazioni in attacco effettuate da Allegri, l’ultima giusto sabato a Frosinone quando è partito in panchina risultando poi decisivo. Così, considerando i minuti giocati, 902 Vlahovic e 1179 Lukaku, la media gol è praticamente identica: una rete ogni 150 minuti per il bianconero, una ogni 147 per il romanista. Romanista che è però stato più efficace nella finalizzazione: i suoi 8 gol sono praticamente uno in più dei 7,01 expected gol totalizzati. Ricordiamo che gli expected gol, o xgol, sono i “gol previsti” in base a numero e tipo di tiri (distanza, posizione, situazione ecc.): a ogni tiro, su base statistica, è assegnato un coefficiente che indica la probabilità di segnare e la somma determina gli xgol. Vlahovic invece nel confronto fra xgol, 7,48, e gol realizzati, 6, paga i due rigori sbagliati con Empoli e Monza.

Leggermente più efficace Lukaku anche per quanto riguarda il rapporto tra tocchi in area di rigore gol: nei 16 metri avversari il belga ha toccato il pallone ogni 17’20” (68 in totale), il serbo ogni 14’48” (61 in totale). Per avere un termine di paragone esterno, Lautaro Martinez ha effettuato 90 tocchi in area avversaria in 1344 minuti, uno ogni 14’54”. Dove Lukaku si è fatto decisamente preferire è nella partecipazione al gioco, d’altra parte indicata spesso da Allegri come uno degli aspetti in cui Vlahovic deve migliorare: il belga ha aperto 4 uno-due efficaci (ossia ha passato la palla a un compagno ed è andato a ricevere il passaggio di ritorno) e ne ha chiusi 5 (è stato lui a ricevere da un compagno e ad effettuare il passaggio di ritorno). Solo due, uno aperto e uno chiuso, gli uno-due efficaci di DV9.

Vlahovic, Chiesa e Locatelli, le ultime: la probabile formazione per Juve-Roma

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La resa dei "conti"

Per introdurre il confronto abbiamo parlato di “resa dei conti” e il termine non è casuale, perché proprio i conti - economici - sono alla base della trattativa estiva tra Juve e Chelsea. Perché se Lukaku ha dimostrato di essere ancora un centravanti di alto livello è chiaro che i 23 anni e i margini di crescita di Dusan lo rendono decisamente da preferire in ottica futura. Però è anche decisamente più caro: quasi 20 milioni di ingaggio lordo per quest’anno (più 18 di ammortamento) contro i 9 che, grazie al decreto crescita, la Roma elargisce a Lukaku, pagato 5,8 di prestito oneroso. È per questo che la Juve sarebbe stata disposta allo scambio e ad acquistare il belga, se per Dusan il Chelsea avesse messo sul piatto 40 milioni di conguaglio: l’operazione avrebbe avuto un impatto positivo a bilancio di oltre 30 milioni. Il Chelsea però quei soldi sul piatto non li ha messi e così sabato un Vlahovic ancora bianconero sfiderà un Lukaku in giallorosso: per cominciare a far tornare a suo favore almeno i conti del campo.

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TORINO - Una “resa dei conti” perfetta, il duello a distanza tra Dusan Vlahovic e Romelu Lukaku in Juventus-Roma di sabato sera. Perfetta perché i due centravanti, protagonisti pochi mesi fa di una trattativa che avrebbe potuto portare il belga alla Juve e il serbo al Chelsea, arrivano alla sfida nella sfida dell’Allianz Stadium praticamente alla pari, per quanto riguarda il rendimento in campionato. Una parità che cercheranno di spezzare per decidere il confronto a favore della propria squadra, che resta poi la cosa che conta. Una parità che rappresenta già una parziale rivincita per il belga, che al tempo della trattativa citata era dipinto da parte dell’opinione pubblica come un giocatore finito, a caccia soltanto di un ultimo contratto.

Vlahovic vs Lukaku: numeri a confronto

Invece Lukaku a fine agosto ha rifiutato le proposte arabe e si è ridotto l’ingaggio da 11 a 7 milioni netti per andare alla Roma, a quel punto l’unica squadra europea di livello in cui potesse approdare. Dimostrando di essere tutt’altro che finito, come d’altra parte è normale che sia a 30 anni: 8 gol in 14 presenze in campionato e 5 in 6 partite di Europa League. Gol europei che non possono ovviamente essere presi in considerazione nel confronto con Vlahovic, visto che la Juve in Europa non gioca.

In Serie A DV9 ha segnato meno del belga, 6 gol in 15 presenze, ma ha anche giocato di meno, a dispetto della presenza in più: un po’ per la lombalgia di ottobre, un po’ per le maggiori rotazioni in attacco effettuate da Allegri, l’ultima giusto sabato a Frosinone quando è partito in panchina risultando poi decisivo. Così, considerando i minuti giocati, 902 Vlahovic e 1179 Lukaku, la media gol è praticamente identica: una rete ogni 150 minuti per il bianconero, una ogni 147 per il romanista. Romanista che è però stato più efficace nella finalizzazione: i suoi 8 gol sono praticamente uno in più dei 7,01 expected gol totalizzati. Ricordiamo che gli expected gol, o xgol, sono i “gol previsti” in base a numero e tipo di tiri (distanza, posizione, situazione ecc.): a ogni tiro, su base statistica, è assegnato un coefficiente che indica la probabilità di segnare e la somma determina gli xgol. Vlahovic invece nel confronto fra xgol, 7,48, e gol realizzati, 6, paga i due rigori sbagliati con Empoli e Monza.

Leggermente più efficace Lukaku anche per quanto riguarda il rapporto tra tocchi in area di rigore gol: nei 16 metri avversari il belga ha toccato il pallone ogni 17’20” (68 in totale), il serbo ogni 14’48” (61 in totale). Per avere un termine di paragone esterno, Lautaro Martinez ha effettuato 90 tocchi in area avversaria in 1344 minuti, uno ogni 14’54”. Dove Lukaku si è fatto decisamente preferire è nella partecipazione al gioco, d’altra parte indicata spesso da Allegri come uno degli aspetti in cui Vlahovic deve migliorare: il belga ha aperto 4 uno-due efficaci (ossia ha passato la palla a un compagno ed è andato a ricevere il passaggio di ritorno) e ne ha chiusi 5 (è stato lui a ricevere da un compagno e ad effettuare il passaggio di ritorno). Solo due, uno aperto e uno chiuso, gli uno-due efficaci di DV9.

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