“Non c’è niente, è palla piena”: Mina-Alcaraz, l’audio tra arbitro e Var

Cagliari-Juve, l’episodio della gomitata del difensore al centrocampista bianconero che non è stato oggetto di On Field Review: “Tutto ok, bravo”

Nello studio di Open VAR a Dazn sono stati approfonditi i due episodi da moviola che hanno caratterizzato la partita di Serie A tra Cagliari e Juventus: il penalty concesso ai rossoblù per il fallo di mano di Bremer e la gomitata di Mina ad Alcaraz all'interno dell'area di rigore cagliaritana nella fase iniziale del match sul risultato di 0-0. Durante il programma sono stati trasmessi gli audio tra l'arbitro in campo Marco Piccinini e la sala VAR, con Daniele Chiffi coadiuvato dall’AVAR Paolo Valeri. Inoltre, in studio, il vice commissario della CAN Dino Tommasi ha commentato il lavoro della squadra arbitrale. 

Marelli sul contatto tra Mina e Alcaraz: "Rigore per la Juve"

Cagliari-Juventus, l'analisi di Calvarese

Il rigore del Cagliari per il fallo di mano di Bremer

Partiamo dal rigore assegnato al Cagliari per il fallo di mano di Bremer, che tocca il pallone con il braccio dopo il colpo di testa ravvicinato di un giocatore rossoblù sugli sviluppi di un corner. A fine azione, Piccinini chiede "Tutto ok in area?" e Chiffi risponde: “No aspetta, sto controllando”. Iniziano le consultazioni in sala VAR. "Se la prende è rigore. E' braccio eh! Rigore" dice l'AVAR Valeri, "Vedi se la prende prima con la testa" replica il VAR Chiffi. Che poi conferma "Con la testa non la tocca" e richiama il direttore di gara al monitor: “Piccio (Piccinini, ndr), ti consiglio una On Field Review per fallo di mano, per fallo di mano, possibile rigore dai Piccio, andiamo”. Piccinini va al monitor e vede l'azione, parlando con i suoi colleghi al VAR: “Ok, calcio di rigore, ma dammela qua a campo largo, per me non è provvedimento disciplinare. Ok perfetto, va bene, grazie Dani“. Infine, torna in campo e assegna il rigore al Cagliari senza ammonire Bremer. 

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Il commento di Tommasi sul rigore al Cagliari

"Dal campo a Piccinini era proprio sfuggito il contatto, Bremer assieme a Gatti vanno in opposizione a Dossena. Bremer, in ritardo, nell’opposizione fa muro con il braccio sinistro sicuramente fuori dal corpo, oltre la linea della spalla, è di profilo il calciatore e sicuramente questa è un’opposizione irregolare. Fa se stesso più grande, è in ritardo e copre proprio lo spazio per il passaggio del pallone. È opposizione a un tiro ed è punibile con il calcio di punizione diretto e in questo caso il calcio di rigore. Se l’avesse toccata con la testa prima del colpo di braccio? In questo caso, con un braccio così scomposto, se la sfiora di testa ha fatto muro comunque e sarebbe comunque calcio di rigore. Chiaro, se lui nel controllo del proprio corpo giocasse il pallone (con la testa) e poi gli schizza sul braccio sarebbe una situazione diversa, ma in questo caso fa proprio opposizione, fa muro con il braccio fuori dal corpo e quindi è punibile. La comunicazione e il metodo? Bravissimi VAR e AVAR in questo caso, ricercano tutte le camere possibili per dare le migliori soluzioni a Piccinini per la valutazione della situazione, quindi sia nel punto di contatto sia nella dinamica e poi propongono all’arbitro la camera migliore per valutare e prendere la decisione corretta“ ha commentato Tommasi a Open VAR. 

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Il contatto Mina-Alcaraz: l'audio del VAR

Ecco, invece, cosa si sono detti arbitro e sala VAR in occasione del contatto tra Mina e Alcaraz nell'area di rigore rossoblù, con il calciatore del Cagliari che colpisce con il braccio la parte alta della fronte del centrocampista della Juve. Il direttore di gara afferma subito: “Niente!”. “Niente, bravo!” conferma il guardalinee Baccini. Così, mentre si sente Piccinini dire ai giocatori bianconeri "Niente, niente, no no no, si tiene la faccia ma è niente. E' rimasto a terra in area", inizia l'analisi in sala VAR con Chiffi e Valeri che concordano per il Silent check e per non richiamare l'arbitro alla On Field Review: “No vabbè, palla piena, contestuale, una strisciata e poi…vai di nuovo un attimo, ma…no, no, no, prende la palla, sì sì, tutto ok Piccio“. 

Il commento di Tommasi sul contatto Mina-Alcaraz

In questo caso, il vicecommissario CAN, non sembra essere d'accordo con la decisione presa da Piccinini ma ha 'salvato' l'operato in sala VAR: “Sia Piccinini che l’assistente uno di cui sentite la voce sia in sala VAR adottano una lettura simile. Diciamo che è una situazione molto complessa, gli organismi internazionali parlano di “uso illegale delle braccia” in tutte quelle situazioni in cui si tenta anche di giocare il pallone – e in questo caso ci riesce, infatti Piccinini, Baccini e in sala VAR vedono la contestualità dell’intervento con il colpo di testa e quindi lo reputano regolare" ha spiegato Tommasi. Il vicecommissario CAN ha poi aggiunto: "La lettura che facciamo noi della commissione, che è parallela e conseguente a quanto ormai da anni emerge dal tema dell’uso illegale delle braccia a livello internazionale, è di una situazione sicuramente difficile ma punibile per il semplice motivo che in questo caso Mina deve avere, pur nella volontà di giocare il pallone, il controllo del proprio corpo e delle proprie braccia pari a un intervento basso. Può essere come uno step on foot, che pur nel tentativo di giocare il pallone, anche se ci riesci, ma se l’intervento avviene con noncuranza verso l’avversario…in questo caso vediamo che pur essendoci le attenuanti della non velocità perché la situazione è statica, sono due calciatori che saltano contestualmente, e della volontà di giocare il pallone, c’è l’aggravante però di un’eccessiva intensità dell’uso del braccio che finisce sulla testa dell’attaccante Alcaraz e diviene punibile come intervento imprudente e quindi calcio di rigore e ammonizione. Ripeto, una situazione di estrema difficoltà. La ratio della norma internazionale è la tutela dell’incolumità fisica dei calciatori e seppur Mina ha tutto il diritto di giocare il pallone deve porre attenzione anche alle conseguenze che può portare l’utilizzo delle proprie braccia o, in altri casi, dei piedi o delle gambe. Situazione complicata, punibile, ma situazione di campo più che di VAR. È una situazione che l’arbitro vede e valuta in quel modo, che l’assistente vede e valuta in quel modo…ripeto, in base ai temi che gravitano da vari anni a livello internazionale in merito all’uso illegale delle braccia, questa è una situazione punibile con intervento tecnico e ammonizione per fallo imprudente“.

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Nello studio di Open VAR a Dazn sono stati approfonditi i due episodi da moviola che hanno caratterizzato la partita di Serie A tra Cagliari e Juventus: il penalty concesso ai rossoblù per il fallo di mano di Bremer e la gomitata di Mina ad Alcaraz all'interno dell'area di rigore cagliaritana nella fase iniziale del match sul risultato di 0-0. Durante il programma sono stati trasmessi gli audio tra l'arbitro in campo Marco Piccinini e la sala VAR, con Daniele Chiffi coadiuvato dall’AVAR Paolo Valeri. Inoltre, in studio, il vice commissario della CAN Dino Tommasi ha commentato il lavoro della squadra arbitrale. 

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Il rigore del Cagliari per il fallo di mano di Bremer

Partiamo dal rigore assegnato al Cagliari per il fallo di mano di Bremer, che tocca il pallone con il braccio dopo il colpo di testa ravvicinato di un giocatore rossoblù sugli sviluppi di un corner. A fine azione, Piccinini chiede "Tutto ok in area?" e Chiffi risponde: “No aspetta, sto controllando”. Iniziano le consultazioni in sala VAR. "Se la prende è rigore. E' braccio eh! Rigore" dice l'AVAR Valeri, "Vedi se la prende prima con la testa" replica il VAR Chiffi. Che poi conferma "Con la testa non la tocca" e richiama il direttore di gara al monitor: “Piccio (Piccinini, ndr), ti consiglio una On Field Review per fallo di mano, per fallo di mano, possibile rigore dai Piccio, andiamo”. Piccinini va al monitor e vede l'azione, parlando con i suoi colleghi al VAR: “Ok, calcio di rigore, ma dammela qua a campo largo, per me non è provvedimento disciplinare. Ok perfetto, va bene, grazie Dani“. Infine, torna in campo e assegna il rigore al Cagliari senza ammonire Bremer. 

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