Marelli: “Mina pericoloso, è rigore per la Juve. Bremer? Era di spalle”

L'ex arbitro ha analizzato gli episodi successi durante la gara tra il Cagliari e i bianconeri: "C'è qualcosa da dire"
Rigori, polemiche e tantissimi dubbi: come sempre il Var non ha chiarito al meglio le varie situazioni successe all'interno di Cagliari-Juventus, soprattutto ha fatto discutere su alcune decisioni o non decisioni, come la gomitata rifilata da Mina ad Alcaraz. L'episodio è successo al sesto minuto della gara con il punteggio ancora inchiodato sullo 0 a 0, ma né arbitro né da Lissone sono intervenuti per rivedere l'azione e valutarne le possibili sanzioni tra rigore e cartellino per il colombiano. Su questa circostanza ha detto la sua a Dazn l'ex arbitro Luca Marelli che ha analizzato anche gli altri penalty concessi al Cagliari. 

Marelli, Mina-Alcaraz e i rigori del Cagliari

Luca Marelli ha parlato così dei due rigori fischiati dall'arbitro Piccinini: "Il secondo rigore (quello di Szczesny su Luvumbo n.d.r.) è abbastanza evidente. Mentre sul primo c'è qualcosa da dire. Bremer si sbilancia scontrandosi con Gatti e, girato di schiena, colpisce il pallone con il braccio largo. Possiamo analizzare l'episodio con dei pro e dei contro. Nel primo caso c'è aumento del volume corporeo e il tocco è causato dallo scontro di due giocatori della Juve. Sui contro, invece, c'è il fatto che il difensore brasiliano è di spalle rispetto al colpo di testa e questa situazione non sarebbe punibile, ma con il braccio sopra l'altezza della spalla è quasi sempre rigore automatico".
Per quanto riguarda lo scontro Mina-Alcaraz: "In campo in pochissimi se ne sono accorti, infatti anche la Juve non si è lamentata. Ma effettivamente il gomito destro di Mina si allarga con molta pericolosità sulla testa di Alcaraz provocandogli una ferita. In questo caso si dovrebbe considerare la punibilità del gesto. A mio parere, in questa circostanza, c'è imprudenza da parte del difensore del Cagliari. E' vero che sta saltando verso il pallone, ma quel braccio si allarga troppo verso la testa del giocatore della Juventus e pertanto ci stava il calcio di rigore, con ammonizione".

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