Quando tutto sembra finito, il graffio del Diavolo che fa malissimo all'Inter e consegna il derby nelle mani quasi incredule di Fonseca. Il botta e risposta del primo tempo, la fiammata di Pulisic - sbucato dal nulla a bruciare tutta la difesa nerazzurra - e quella di Dimarco, innescata da un intelligente Lautaro, l'1-1 che non si sblocca nella ripresa nonostante i tanti ingressi in campo, le parate di Maignan e di Sommer, un pari che si avvia all'ufficialità fino a una manciata di secondi prima del novantesimo, con Gabbia che va in cielo a coronare una stracittadina giocata in maniera eccelsa per la zuccata che vale la vittoria del Milan, vale la fine della striscia negativa che durava da sei partite consecutive contro i rivali cittadini, vale un sospiro di sollievo incredibile per il tecnico portoghese sulla graticola e in classifica vale soprattutto l'aggancio a 8 punti proprio ai campioni d'Italia di Inzaghi, alla prima sconfitta stagionale. Milano è rossonera.
Una notte da record d'incassi per l'Inter ma da ricordare per il Milan, che cancella il ko contro il Liverpool in Champions e risorge. Partono bene i rossoneri, che dopo dieci minuti sbloccano il risultato grazie allo strappo di Pulisic, rapido a sfruttare la palla persa da Mkhitaryan e trasformarla nello slalom che si conclude con la rete dell'americano. Il vantaggio rossonero colpisce a freddo l'Inter, che però prova subito a rispondere con l'assist di Dumfries per la girata di Lautaro, di poco alta. Lo stesso argentino sarà protagonista nel pareggio interista, al 28', con la sterzata su Gabbia e l'assist per il mancino vincente di Dimarco, sul quale Maignan non può nulla. Pareggio e Inter che si farà rivedere al 42', ancora con l'iniziativa di Lautaro che stavolta serve Thuram, rapido a girare con il destro che trova però la parata in tuffo di Maignan.
Intervallo che non porta variazioni nei due schieramenti, con il Milan che riparte bene e lancia subito un segnale a Sommer, reattivo sul colpo di testa pericoloso di Leao. Intensità e ritmo in campo, arriva un rigore per il Milan per un presunto tocco di mano di Lautaro, decisione sbagliata e subito corretta dal Var, mentre l'Inter risponde con la girata dello stesso 10 argentino parata ancora da Maignan. Si va però da una parte all'altra, stavolta con il Milan nuovamente pericoloso dalle parti di Sommer sull'imbucata di Reijnders per la conclusione incrociata di Abraham che termina di poco alla sinistra del portiere svizzero. È però all'89' che arriva la svolta della partita, sulla punizione di Reijnders che calibra bene il cross spedito in rete da Gabbia. Gol rossonero che dà il via al forcing finale dell'Inter concluso però senza particolari acuti nerazzurri e con i sei minuti di recupero concessi da Mariani che (dopo il clamoroso 1-3 fallito da Okafor) mandano ai titoli di coda la sfida di San Siro. Gode il Diavolo e anche il Toro, in beata solitudine in testa alla classifica.