Se Giuntoli ha ancora speranza di poter salvare qualcosa di questa stagione, Thiago Motta non può dopo stasera essere ancora l'allenatore della Juventus FC. Dichiarazioni visionarie nel prepartita, "ho visto bene i ragazzi, sentono l'importanza della partita", giocatori fuori ruolo, sostituzioni senza senso, un naufragio senza speranza: nel disastro di questa Juve, improponibile in campo come nei ruoli dirigenziali, spicca l'incapacità palese del tecnico di comprendere sia psicologicamente che tatticamente il calcio ad alti livelli.
Palladino umilia il collega, con una squadra stanca dopo la battaglia in Europa di giovedì, passeggiando calcisticamente su una squadra che di Juve porta i colori e poco altro e che, si spera, possa vivere un risveglio con una nuova guida tecnica, all'altezza di ruolo, maglia e responsabilità. Al Franchi finisce tra gli olè di scherno, un'altra goleada subita dopo quella con l'Atalanta e all'orizzonte neanche un barlume di luce, una speranza qualunque che possa guidare questo gruppo almeno a un quarto posto non certo irraggiungibile. A patto di cambiare manico, e di corsa: in questo disastro un Cosmi inquadrato in tribuna diventa lo sfottò tragicomico dei tifosi.