Pagina 1 | "Il segreto dell'Atalanta sono le plusvalenze": Gasperini lo dice chiaro

Il conto alla rovescia per la finale di Coppa Italia è iniziato, con l'Atalanta che ha la possibilità di vincere il primo trofeo stagionale. La squadra di Gasperini se la vedrà contro la Juventus, in una sorta di remake dell'ultimo atto della competizione del 2021. L'allenatore della Dea ha presentato la sfida in conferenza stampa. Dichiarazioni come al solito senza peli sulla lingua: "Sono molto dispiaciuto per l'assenza di Scamacca, è stato privato di una finale. Forse dovremmo adeguarci a quello che succede in Europa". E poi ancora: "Il segreto del club? Le plusvalenze".

Atalanta-Juventus, la conferenza di Gasperini

"Ho sempre pensato che la Coppa Italia fosse l'unico trofeo possibile per l'Atalanta. Champions e scudetto sono troppo distanti per le nostre possibilità. Si tratta della terza finale ma siamo testardi: era difficile raggiungere anche l'Europa League, ma abbiamo fatto un percorso incredibile. Manca l'ultimo miglio, ora abbiamo tutta l'intenzione e la voglia di conquistare la finale" - ha spiegato Gasperini in conferenza stampa. Poi ha proseguito: "Il Liverpool è stata la svolta in stagione? Lo è stata in Europa League. Abbiamo sempre avuto percorsi differenziati senza scegliere una competizione piuttosto che un'altra. Anfield ci ha dato la consapevolezza di arrivare in finale". Sulla battuta di Guardiola, che ha detto che la Dea può battere chiunque: "Pep è un amico, lo ringrazio. Sicuramente le partite ci hanno dato autostima. La Juve ha il valore delle primissime nonostante gli ultimi risultati. Le ultime gare giocate ci hanno dato forza, i tanti impegni tolgono qualcosa ma ti restituiscono altro. Il merito è dei giocatori che hanno mantenuto una forza morale incredibile ininterrottamente da febbraio. Si sono rigenerati di gara in gara. Non pensavo potessimo raggiungere questi traguardi". 

Sul percorso della squadra negli anni: "Abbiamo sempre avuto un forte spirito e identità. Questo è un gruppo che ha bruciato le tappe: si è cambiato molto in attacco, ma ci sono state le motivazioni giuste e ci siamo posizionati su una fascia che ci permette di giocare così. Il desiderio di migliorarci è la motivazione forte che ci permette di stare in una posizione alta della classifica". Poi ha continuato: "Se questa è l'Atalanta più forte? Si vedrà più avanti, sicuramente è giovane e forte. Favoriti? Favoriti o meno conta poco: se guardiamo i risultati delle ultime settimane noi abbiamo grande entusiasmo, loro meno nel girone di ritorno. Posso dire che incontreremo una squadra molto forte: la Juventus è una squadra forte e non ci sono dubbi".

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L'assenza di Scamacca e le plusvalenze dell'Atalanta

Sull'analisi del match e l'assenza di Scamacca: "Ogni partita è diversa, non sarà simile alla Roma. Nelle finali ci sono meno margini di rimonta, bisogna stare attenti agli episodi. Serve concentrazione e a fare la differenza è la fiducia, il gesto tecnico corretto. Sono aspetti determinanti. L'assenza di Scamacca ci costringerà a trovare altre soluzioni: sono molto dispiaciuto per questo, è stato privato di una finale dove bisogna portare i giocatori migliori. Forse dovremmo adeguarci a quello che succede in Europa, dove le ammonizioni si azzerano nelle semifinali. Nel conto di una stagione ci sta arrivare carichi di diffide, ma una piccola ammonizione diventa un peccato". Sui tifosi: "Bergamo sta vivendo un momento di fibrillazione e l'Atalanta catalizza i pensieri della città. Sarà così nei prossimi giorni. Dublino assumerà un carattere internazionale. Questo è un momento fantastico, non so se vale un trofeo".

Poi ha aggiunto: "Non so se vincere mi rende un bravo allenatore o meno. Quando vado a Crotone, a Genova e a Bergamo sono accolto bene. Nella vita ognuno deve superare i propri limiti, saperli superare significa essere vincenti. Ci sarà sempre qualcuno più bravo, ma ognuno vince le proprie battaglie. C'è chi non può competere per vincere, ma questo non significa non sia bravo". Sul modello Gasperini per il futuro del club: "Non è facile. Noi abbiamo avuto fiducia e speranza. Ma le idee e la capacità della società di fare plusvalenze sono stati il segreto dell'Atalanta. Credo sia l'unico modo per poter essere competitivi reinventandosi e trovando risorse. Per questo è stato importante andare in Champions, vendere e realizzare cifre da reinvestire. Ma bisogna sbagliare molto poco sul mercato. Abbiamo una squadra giovane: sono cresciuti Scalvini, Ruggeri e Carnesecchi dal vivaio. Ederson e Koopmeiners sono stati valorizzati. Si può replicare, sì, ma è difficile perché le risorse vanno create". 

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Atalanta-Juve, la conferenza di Scamacca

Anche Scamacca ha rilasciato qualche dichiarazione in conferenza stampa: "Quando abbiamo capito di essere così forti? Dentro noi stessi lo sapevamo. Partita dopo partita, crescendo di condizione e continuità, siamo riusciti a esprimere il meglio del nostro potenziale. Quanto soffrire per l'assenza per squalifica? Tantissimo, sarebbe stata la prima finale della mia carriera. Sono qui per stare vicino ai miei compagni. Ne sono molto contento. Il gruppo è la prima cosa e li inciterò dalla tribuna". Poi ha proseguito: "Guardo la coppa perché è bella, speriamo di vederla ancora più da vicino. Sto proprio bene a Bergamo: non mi sono mai trovato così bene a 360 gradi in una squadra dove ho giocato".

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Il conto alla rovescia per la finale di Coppa Italia è iniziato, con l'Atalanta che ha la possibilità di vincere il primo trofeo stagionale. La squadra di Gasperini se la vedrà contro la Juventus, in una sorta di remake dell'ultimo atto della competizione del 2021. L'allenatore della Dea ha presentato la sfida in conferenza stampa. Dichiarazioni come al solito senza peli sulla lingua: "Sono molto dispiaciuto per l'assenza di Scamacca, è stato privato di una finale. Forse dovremmo adeguarci a quello che succede in Europa". E poi ancora: "Il segreto del club? Le plusvalenze".

Atalanta-Juventus, la conferenza di Gasperini

"Ho sempre pensato che la Coppa Italia fosse l'unico trofeo possibile per l'Atalanta. Champions e scudetto sono troppo distanti per le nostre possibilità. Si tratta della terza finale ma siamo testardi: era difficile raggiungere anche l'Europa League, ma abbiamo fatto un percorso incredibile. Manca l'ultimo miglio, ora abbiamo tutta l'intenzione e la voglia di conquistare la finale" - ha spiegato Gasperini in conferenza stampa. Poi ha proseguito: "Il Liverpool è stata la svolta in stagione? Lo è stata in Europa League. Abbiamo sempre avuto percorsi differenziati senza scegliere una competizione piuttosto che un'altra. Anfield ci ha dato la consapevolezza di arrivare in finale". Sulla battuta di Guardiola, che ha detto che la Dea può battere chiunque: "Pep è un amico, lo ringrazio. Sicuramente le partite ci hanno dato autostima. La Juve ha il valore delle primissime nonostante gli ultimi risultati. Le ultime gare giocate ci hanno dato forza, i tanti impegni tolgono qualcosa ma ti restituiscono altro. Il merito è dei giocatori che hanno mantenuto una forza morale incredibile ininterrottamente da febbraio. Si sono rigenerati di gara in gara. Non pensavo potessimo raggiungere questi traguardi". 

Sul percorso della squadra negli anni: "Abbiamo sempre avuto un forte spirito e identità. Questo è un gruppo che ha bruciato le tappe: si è cambiato molto in attacco, ma ci sono state le motivazioni giuste e ci siamo posizionati su una fascia che ci permette di giocare così. Il desiderio di migliorarci è la motivazione forte che ci permette di stare in una posizione alta della classifica". Poi ha continuato: "Se questa è l'Atalanta più forte? Si vedrà più avanti, sicuramente è giovane e forte. Favoriti? Favoriti o meno conta poco: se guardiamo i risultati delle ultime settimane noi abbiamo grande entusiasmo, loro meno nel girone di ritorno. Posso dire che incontreremo una squadra molto forte: la Juventus è una squadra forte e non ci sono dubbi".

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