© ANSAFinisce 1-1 il match tra Cremonese e Atalanta: al gol di Vardy ha risposto Brescianini. Buon punto per i grigiorossi, ora in decima posizione e a quota 11 punti, nel prossimo impegno ci sarà la sfida col Genoa. Sesto pareggio in campionato per i bergamaschi, il quarto consecutivo: risolto il problema del gol, Juric nel turno infrasettimanale contro il Milan dovrà ritrovare anche la vittoria. Il club bergamasco ha cercato più volte la via del gol - 20 i tiri messi a segno dall'Atalanta, di cui 6 diretti verso la porta difesa da Silvestri - ma a sbloccare la partita ci ha pensato la Cremonese con il primo gol in Serie A di Jamie Vardy al 78'. Vantaggio che durerà molto poco, perché soltanto cinque minuti più tardi arriverà la rete del pareggio siglata da Brescianini, il cui gol in Serie A mancava ormai dallo scorso maggio nel match vinto dall'Atalanta per 4-0 contro il Monza. Al termine del match sono arrivate le dichiarazioni di Ivan Juric, il quale ha commentanto la prestazione dei suoi e l'ennesimo pareggio del club.
Juric: "Primo tempo non mi è piaciuto, prodotto tante occasioni"
«Quando si parla di "momento difficile" sembra quasi una crisi, ma non è così. Con tutta sincerità, il primo tempo non mi è piaciuto: siamo stati lenti, poco reattivi. Forse la fatica della Champions si è fatta sentire, ma anche chi non aveva giocato non è entrato con l’atteggiamento giusto. Nel secondo tempo, invece, la squadra ha reagito alla grande, ha creato tantissimo come al solito, ma ci è mancata la cattiveria giusta per vincere. Abbiamo prodotto tante occasioni, con 20-25 tiri verso la porta, ma quando non segni, il calcio poi ti punisce. È frustrante, ma resta una prestazione di valore». Ha esordito così Juric su quella che è stata la prestazione complessiva dell'Atalanta contro la Cremonese.
"Carnesecchi ha sbagliato, deve concentrarsi sul suo lavoro"
Juric è intervenuto anche su Carnesecchi, affermando quanto di seguito: «Con Tony e Luca Percassi ci parliamo ogni giorno, analizziamo tutto. Marco è un bravissimo ragazzo, sta facendo benissimo, ma in questo caso ha sbagliato: deve concentrarsi sul suo lavoro, parare, crescere. Parlare meno e lavorare di più. Non è questione di impegno, perché questi ragazzi stanno lavorando durissimo, giocano ogni tre giorni e danno tutto. Semplicemente, in questo momento non riusciamo a trasformare quanto creiamo. È un discorso tecnico, non mentale. È chiaro che quando crei tanto e non vinci da un po’, dà fastidio, ma bisogna restare lucidi».