Claudio Ranieri lascia il Cagliari e saluta il calcio dei club. A 72 anni, l'allenatore rossoblù - alla guida della Juve dal 2007 al 2009 - ha annunciato la propria decisione di lasciare il club sardo. Un annuncio che segue i festeggiamenti per la salvezza raggiunta grazie alla vittoria nello scontro diretto con il Sassuolo (2-0). Il tecnico romano guiderà la squadra giovedì sera contro la Fiorentina, in quella che dovrebbe essere l'ultima gara della sua lunga e brillante carriera. Che potrebbe continuare qualora a palesarsi fosse una nazionale.
L'annuncio del Cagliari
L'ex tecnico del Leicester, con cui nel 2016 ha conquistato un'inaspetatta Premier League, ha riferito alla società di voler concludere la sua avventura in Sardegna. Successivamente il club ha diffuso l'annuncio ufficiale del'addio. Questo il comunicato del Cagliari:
"Mister Ranieri si congeda dal Cagliari: nelle sue due esperienze con il Club è riuscito sempre a portare la squadra al raggiungimento dell’obiettivo finale. Già autore in passato di due promozioni (dalla C alla A) e di una salvezza nella massima serie, nell’ultimo anno e mezzo ha compiuto l’ennesimo capolavoro con la vittoria dei playoff e la conquista in questa stagione della permanenza nel massimo campionato. Risorgeremo, lo ha detto Claudio Ranieri”. Era l’estate 1988 quando un appena trentasettenne allenatore romano arrivava in Sardegna per raccogliere un’eredità pesante: guidare il Cagliari, la squadra di un’Isola, società nobile ma decaduta, scivolata in Serie C e ritrovatasi alle soglie del fallimento".
"Era stata un’intuizione dell’allora presidente Tonino Orrù e del direttore sportivo del tempo, Carmine Longo, che videro in lui l’uomo giusto per pianificare la risalita. Così giovane, ma allo stesso tempo maturo, parlava con la sicurezza di un veterano: da capitano delle sue squadre era stato già allenatore in campo, sotto la guida di tecnici come Gianni Di Marzio e Carlo Mazzone. La sua determinazione, il carisma, i suoi modi garbati, la disponibilità. Sempre la battuta pronta, una buona parola per tutti: le sue qualità professionali e umane fecero subito breccia nell’ambiente. I Sardi si innamorano subito di lui, lui si innamorò dell’Isola".
“Risorgeremo”, disse il Mister alla squadra, un tam-tam che ben presto si diffuse tra i tifosi. Fu l’inizio di un ciclo di successi: subito due promozioni consecutive, dalla C alla B e poi dalla B alla A. Qualcosa riuscito poche volte nella storia del calcio italiano. La stagione 1990-91, con il Cagliari di nuovo nella massima serie, partì male: la squadra stentava e chiuse l’andata al penultimo posto. Da lì, un’altra impresa: il gruppo nel girone di ritorno macinò gioco e punti, salvandosi addirittura con una giornata di anticipo".