Andreazzoli dopo l'impresa di Napoli: "Non abbiamo tirato il cu*o al mulo"

L'allenatore elogia la prova dei suoi ragazzi dopo la vittoria del Maradona. Le sue parole ai microfoni di Dazn
Andreazzoli dopo l'impresa di Napoli: "Non abbiamo tirato il cu*o al mulo"© ANSA

E' bastato un gol capolavoro di Kovalenko all'Empoli per portare a casa tre punti importantissimi al Maradona. Sotto la pioggia torrenziale che si è abbattuta su Napoli (in tutti i sensi, visto il silenzio stampa annunciato dal club) il lampo del centrocampista ucraino ha squarciato il cielo regalando l'ennesima vittoria contro i partenopei all'allenatore Andreazzoli. I toscani hanno preparato e interpretato bene la gara, difendendosi in maniera ottimale e chiudendo gli spazi agli offensivi della squadra di Garcia. Oltre alla prova difensiva l'Empoli ha dovuto ringraziare anche un Berisha in stato di grazia, capace di chiudere lo specchio a un paio di occasioni importanti arrivata nell'ordine da Politano, Anguissa e Kvaratskhelia. Al termine della partita ha parlato mister Andreazzoli. 

Napoli-Empoli, parole Andreazzoli

Aurelio Andreazzoli ha commentato il successo dei suoi ragazzi: "Non mi interessa molto la storia passata, così come quella di oggi. Mi fa piacere, ma dobbiamo essere sintonizzati su quello che c'è da migliorare. Non siamo salvi dopo questo risultato, ma è senza dubbio un bel viatico per noi. Meriti? Io ci ho messo quello che un allenatore ci deve mettere, il resto lo fanno i ragazzi. A far la differenza è affrontare queste partite, davanti a questo pubblico dando il meglio altrimenti diventa difficile fare risultato". E sulla gara col Frosinone: "Abbiamo tirato il culo al mulo e l'abbiamo pagato, ppoi buttato via il capplello potevamo anche pareggiarla. La strada però non è quella, ma quella vista oggi".

Sull'azione del gol: "Bellissima la manovra con inserimenti da dietro e con la palla giocata sul pulito. Sono molto soddisfatto. Abbiamo bisogno di tempo per assimilare anche altre modi e un'altra fisionimia di gioco". In chiusura sulle posizioni di Cancellieri e Cambiaghi: "Non voglio sacrificare il pensiero tattico dei giocatori, ma li metto dove preferiscono giocare".

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