Arthur, altra vita alla Fiorentina: Italiano rivela la sua profezia

Il tecnico della Viola ha parlato così del centrocampista brasiliano dopo il 2-0 al Rapid Vienna che permette ai toscani di volare alla fase a gironi di Conference League

FIRENZE - La Fiorentina ribalta il Rapid Vienna e vola alla fase a gironi della Conference League. I Viola, che avevano perso 1-0 in Austria, vincono 2-0 davanti al proprio pubblico: una doppietta del solito Nico Gonzalez manda i toscani avanti. La squadra di Vincenzo Italiano, dunque, può inseguire la vittoria europea, sfumata la scorsa stagione solo all'atto finale all'Eden Park di Praga contro il West Ham.

Al termine del match il tecnico dei gigliati ha commentato così la prestazione dei suoi: "Era la partita che dovevamo fare, dovevamo forzare qualche giocata e mandare tanti uomini sopra la linea della palla. Speravamo di sbloccarla nel primo tempo e invece abbiamo dovuto spingere nel secondo. Passare il turno non era facile e siamo felici perché domani saremo presenti al sorteggio. Vediamo che squadre incontreremo. Questa Fiorentina ha giocatori a cui il percorso dell’anno scorso ha lasciato tantissimo. Ci tengono, hanno capito che si può crescere diventando più forti. L’Europa ti da tanto, la volevamo fortemnete, ora inizierà il tour de force tra coppa e campionato e dobbiamo fare bene in entrambe le competizioni".

Su Amrabat e il diverbio con i tifosi sugli spalti

Il tecnico della Fiorentina ha invece glissato sul possibile addio di Amrabat ("Non sono io che devo rispondere"), mentre sullo screzio con i tifosi sugli spalti commenta: "Non so cosa rispondere, ho assistito a un secondo tempo a Vienna dove non abbiamo mai permesso di superare la metà campo e in quel momento ho visto grande sostegno ai loro giocatori. Noi oggi abbiamo iniziato con qualche tifoso che invece è totalmente l'opposto, non capisco il motivo. A me dà fastidio, già dobbiamo combattere contro i nostri avversari. Se questo è l'atteggiamento per cercare di essere tutti uniti, non sono io a far cambiare il mondo. Io sono pagato per andare in campo e per essere sempre soddsfatto"

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fiorentina, Italiano incensa Nico Gonzalez e Arthur

Italiano si sofferma poi sui singoli e in particolare su Nico Gonzalez: "Ha dimostrato questa voglia di essere leader scegliendo la 10. Un numero pesante, che va onorato. È un giocatore di altissimo livello, un attaccante completo e con ampissimi margini di miglioramento. È già un top ma si può sempre migliorare". Su Arthur invece: "Per me ha diversi gol nelle gambe, può diventare un centrocampista completo. Sa impostare, attaccare gli spazi, ha letture. Per me, quando arriverà a una condizione ottimale trovando più ritmo può diventare un giocatore completo. vediamo se riusciamo a spronarlo". Chi non è apparso ancora in ottima condizione è Nzola: "Lui non ha mai fatto un’amichevole, è andato in ritiro e ha iniziato subito a lavorare da solo. Entrare in condizione non è semplice, ha una stazza imponente e quando troverà la forma migliorerà. L’attaccante che conosco poteva fare di più, abbiamo attaccanti che vogliono determinare e dobbiamo metterli in condizione di farlo".

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FIRENZE - La Fiorentina ribalta il Rapid Vienna e vola alla fase a gironi della Conference League. I Viola, che avevano perso 1-0 in Austria, vincono 2-0 davanti al proprio pubblico: una doppietta del solito Nico Gonzalez manda i toscani avanti. La squadra di Vincenzo Italiano, dunque, può inseguire la vittoria europea, sfumata la scorsa stagione solo all'atto finale all'Eden Park di Praga contro il West Ham.

Al termine del match il tecnico dei gigliati ha commentato così la prestazione dei suoi: "Era la partita che dovevamo fare, dovevamo forzare qualche giocata e mandare tanti uomini sopra la linea della palla. Speravamo di sbloccarla nel primo tempo e invece abbiamo dovuto spingere nel secondo. Passare il turno non era facile e siamo felici perché domani saremo presenti al sorteggio. Vediamo che squadre incontreremo. Questa Fiorentina ha giocatori a cui il percorso dell’anno scorso ha lasciato tantissimo. Ci tengono, hanno capito che si può crescere diventando più forti. L’Europa ti da tanto, la volevamo fortemnete, ora inizierà il tour de force tra coppa e campionato e dobbiamo fare bene in entrambe le competizioni".

Su Amrabat e il diverbio con i tifosi sugli spalti

Il tecnico della Fiorentina ha invece glissato sul possibile addio di Amrabat ("Non sono io che devo rispondere"), mentre sullo screzio con i tifosi sugli spalti commenta: "Non so cosa rispondere, ho assistito a un secondo tempo a Vienna dove non abbiamo mai permesso di superare la metà campo e in quel momento ho visto grande sostegno ai loro giocatori. Noi oggi abbiamo iniziato con qualche tifoso che invece è totalmente l'opposto, non capisco il motivo. A me dà fastidio, già dobbiamo combattere contro i nostri avversari. Se questo è l'atteggiamento per cercare di essere tutti uniti, non sono io a far cambiare il mondo. Io sono pagato per andare in campo e per essere sempre soddsfatto"

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