Su Gonzalez e Dodò
"L'organizzazione araba della Supercoppa? Tutto bene, non abbiamo girato tantissimo, ma dove ci alleniamo tutto bene. Dagli spogliatoi al terreno di gioco, si vede che si vuole crescere e si vuole portare questo sport a un livello importante, di conoscere questa cultura. Domani Nico Gonzalez può essere della partita? Oggi ha fatto 20 minuti con la squadra... È guarito e ci fa piacere, però è poco per inserirlo, per portarlo dentro. Insieme a lui Dodò, che ieri ha iniziato con la squadra anche se in maniera graduale e differenziando un po' il lavoro. Sono guariti e piano piano incrementeranno il carico, cercheremo di portarli alla condizione. Domani è una partita diversa dalle altre, va giocata con grande attenzione e praticità. Nel senso che mettere in pericolo qualsiasi situazione può farti perdere la gara, noi abbiamo dei principi e delle situazioni consolidate. Però domani penso che il tenere la palla, non cercare di regalarla all'avversario può essere una strategia", prosegue Italiano.
Sulle finali perse
"Noi, come detto prima, siamo arrivati a quelle due finali, dopo un percorso straordinario, e quando vai in finale sai di affrontare una squadra forte, che ha raggiunto la finale. In una era l'Inter, nell'altra il West Ham che in Premier League sta facendo grandi cose. Chiaro che in alcuni aspetti abbiamo sbagliato qualcosina: sotto l'aspetto difensivo vieni chiamato in causa contro queste big e lì devi sapere tenere botta. In campionato quest'anno la squadra ci sta riuscendo, abbiamo una tenuta difensiva importante e non stiamo soffrendo come gli anni scorsi. È cresciuta l'attenzione, lavoriamo da due anni e mezzo e quindi ci conosciamo: c'è anche un tema di crescita individuale, oltre che di tattica. I ragazzi sanno che giocare con la massima attenzione può limitare gli errori in questo tipo di partite, quegli errori che ci hanno fatto stare male. Mi auguro che questa lezione sia stata capita, abbiamo cercato di presentarci domani nella squadra più consona per mettere in difficoltà i campioni d'Italia, gente che ha giocatori come Kvara, Simeone, Raspadori, Politano, Di Lorenzo", afferma ancora Italiano.