Kean, dalla Juve al post Lewandowski: ora la clausola fa paura alla Fiorentina

L’esplosione della punta a suon di gol (21) ha fatto diventare congrua la cifra con cui un top club può decidere di acquistarlo senza trattare

"Ci sono pochi umani come lui" sorride Rocco Commisso parlando di Kean. E allora il patron gli costruisca una Fiorentina da Champions, gli aumenti lo stipendio (attualmente è di 2,2 milioni annui), provi a convincerlo a togliere la clausola rescissoria di 52 milioni che è stata voluta da Moise e dall’entourage l’estate scorsa al momento delle firme. Sembrava una cifrona. Invece, a ogni rete segnata, sta diventando sempre più in linea col valore dello stesso centravanti per il quale la Fiorentina ha investito 13 milioni più 5 di bonus.

Kean, interesse dall'estero

Ora che lui è tra i migliori d’Europa, mix di forza fisica, potenzialità balistiche, personalità da leader, uno di quelli capaci di fare reparto da solo, l’entità della clausola s’annuncia sempre più abbordabile per molte big, specie quelle inglesi, Arsenal, Tottenham, Newcastle, ma pure il Barcellona lo avrebbe messo nel mirino per il dopo-Lewandowski (e nella Liga, dopo le esperienze in Premier con l’Everton e in Francia con il Psg, Kean non ha ancora mai giocato). Insomma, se il presente esalta i tifosi viola che con lui sognano di vincere finalmente qualcosa e hanno ritrovato un attaccante degno di chi ha fatto la storia del club, Batistuta, Toni, Gilardino e non solo, il futuro un po’ li inquieta.

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Kean: "Mi hanno sottovalutato troppo"

Anche se per la società, al momento, tutto è sotto controllo. Perché il contratto scade nel 2029 e quindi c’è tempo per ridiscuterlo e magari prolungarlo. Perché Moise ha trovato fin dal primo giorno una dirigenza, un allenatore (Palladino ci ha sempre creduto e lo avrebbe voluto già al Monza), una squadra, una città che gli hanno dato fiducia e lo hanno fatto sentire al centro di tutto dopo l’ultima triste stagione vissuta alla Juventus, 0 gol, poche apparizioni tutt’altro che memorabili, la certezza di essere ormai ai margini ("La mia forza? Mi hanno sottovalutato troppo" ringhiò dopo la doppietta alla Roma confermando la fame di rivincita). Perché il prossimo sarà l’anno del Mondiale e Kean, reduce dalla doppietta alla Germania, vuole non solo contribuire a qualificare l’Italia dopo le ultime esclusioni, ma giocarlo da assoluto protagonista.

Kean e una Fiorentina da Champions

Proprio come lo è a Firenze "dove sono cresciuto e maturato" trovando la piazza ideale per rilanciarsi come accaduto anche a Gosens: «Qui ormai è casa mia, manca poco per essere riscattato e diventare ufficialmente un giocatore viola» annuncia il tedesco."Qui tutti mi hanno accolto alla grande e mi vogliono bene - ripete da tempo Moise - mi hanno fatto subito capire che ci tengono a me e questo mi porta a allenarmi sempre al massimo e a dare il cuore in tutte le partite". Concetti ribaditi anche domenica dopo il gol decisivo all’Atalanta di Retegui, il pubblico in piedi ad acclamarlo, i compagni che lo sommergo di abbracci: "Kean è straordinario, è il nostro bomber, noi giochiamo per lui e lui segna" lo esalta Dodo.

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I numeri di Kean

I numeri fanno del centravanti viola l’uomo dei sogni: 21 gol in 35 gare con la Fiorentina (ancora uno e raggiungerà già il bottino totale, 22, realizzato in tutte le stagioni juventine), 3 con la Nazionale. E mica è finita. "Credo che la squadra possa far meglio dell’anno scorso, ci credo fortemente" rimarca Commisso che nei momenti difficili ha sempre difeso Palladino "e ancora lo difenderò". Ora conta il presente: il campionato entra nella fase cruciale, idem la Conference, serve l’Europa per trattenere Kean. E magari una Fiorentina da Champions.  

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"Ci sono pochi umani come lui" sorride Rocco Commisso parlando di Kean. E allora il patron gli costruisca una Fiorentina da Champions, gli aumenti lo stipendio (attualmente è di 2,2 milioni annui), provi a convincerlo a togliere la clausola rescissoria di 52 milioni che è stata voluta da Moise e dall’entourage l’estate scorsa al momento delle firme. Sembrava una cifrona. Invece, a ogni rete segnata, sta diventando sempre più in linea col valore dello stesso centravanti per il quale la Fiorentina ha investito 13 milioni più 5 di bonus.

Kean, interesse dall'estero

Ora che lui è tra i migliori d’Europa, mix di forza fisica, potenzialità balistiche, personalità da leader, uno di quelli capaci di fare reparto da solo, l’entità della clausola s’annuncia sempre più abbordabile per molte big, specie quelle inglesi, Arsenal, Tottenham, Newcastle, ma pure il Barcellona lo avrebbe messo nel mirino per il dopo-Lewandowski (e nella Liga, dopo le esperienze in Premier con l’Everton e in Francia con il Psg, Kean non ha ancora mai giocato). Insomma, se il presente esalta i tifosi viola che con lui sognano di vincere finalmente qualcosa e hanno ritrovato un attaccante degno di chi ha fatto la storia del club, Batistuta, Toni, Gilardino e non solo, il futuro un po’ li inquieta.

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