Vieira verso Torino-Genoa: “Ho visto i miei giocatori determinati”. Su Stanciu e il ds Ottolini...

Il tecnico dei rossoblù analizza il momento della squadra, la classifica e il lavoro del gruppo in queste settimane
Vieira verso Torino-Genoa: “Ho visto i miei giocatori determinati”. Su Stanciu e il ds Ottolini...
© Redazione

Patrick Vieira prova a mantenere lucidità nonostante la classifica complicata e i soli tre gol segnati in sette partite. Dopo il rigore fallito al 94’ contro il Parma, che ha negato la prima vittoria stagionale al Genoa, il tecnico francese cerca di ripartire facendo leva sulla compattezza del gruppo. "Ho visto lo spirito giusto. Quello che dà fastidio è la classifica", ha sottolineato in conferenza, convinto che la squadra abbia lavorato con determinazione e atteggiamento positivo in vista della sfida col Torino. Vieira riconosce la qualità degli avversari e sa che sarà una gara difficile, ma si aggrappa ai segnali incoraggianti. Anche la società gli ha confermato fiducia ma ora c'è da dare risposte anche sul campo. 

Vieira, conferenza Torino-Genoa

L'allenatore del Genoa ha parlato in conferenza in vista della sfida contro il Torino e, come prima, cosa si è soffermato sulla classifica: "Tutti noi quando la guardiamo, non siamo nel posto in cui vogliamo essere. Il calcio è fatto di emozione e di reazione. Quando guardiamo il risultato avuto col Parma, siamo dispiaciuti e, soprattutto, del fatto che abbiamo sempre ricevuto l'energia giusta dai nostri tifosi. Era importante per noi dare energia a loro per prendere i tre punti, non l'abbiamo fatto. È importante analizzare quanto di buono fatto e quel che c'è da migliorare. Se la classifica recita tre punti vuol dire che ci sono miglioramenti da fare, e lo sappiamo". Sulla fiducia della società e il ds Ottolini: "Il direttore lo vedo tutte le mattine, parliamo di tutto prima e dopo l'allenamento, abbiamo un rapporto bellissimo. Tutti noi comunichiamo per tornare a vincere la partita. Questo è il nostro obiettivo, dalla dirigenza ai giocatori fino allo staff. Con lui si parla e si hanno discussioni, fa parte del rapporto e del nostro modo di lavorare".

Vieira: "Il gioco c'è, manca l'ultimo step"

Poi continua e parla del momento del gruppo: "I ragazzi sono stati bravi sugli aspetti mentali e fisici in questi allenamenti, una bella settimana di lavoro. La parte emotiva, quando guardiamo la classifica, fa pensare che dobbiamo cambiare qualcosa. lo come allenatore ho più una parte razionale che mi dice di vedere i contenuti della partite. Vedendole tutte e sette credo che abbiamo combattuto bene con i nostri avversari, ci sono episodi poi che hanno cambiato il risultato. Il rigore con il Bologna, quello con il Parma o l'occasione con il Como. Sono situazioni che possono dare più punti. Ho rivisto le partite e penso che dobbiamo migliorare le situazioni dove abbiamo avuto le occasioni. Il gioco c'è, manca l'ultimo step. Dobbiamo capirlo ed essere più determinati".

Due attaccanti più vicini come a Napoli: "C'è una riflessione su questi aspetti ne parlo con i giocatori ma anche con lo staff e il direttore. Quando vado a guardare in numeri dicono che creiamo opportunità. È un bene, ma dobbiamo fare gol. Questo è l'ultimo step che ti dà punti. Sull'aspetto strutturale sono contento di quanto abbiamo fatto fino a ora, però la classifica dice che tre punti dopo sette partite ci portano a dover migliorare. E lo capisco benissimo. Dobbiamo stare attenti a non guardare solo la classifica perché rimangono tante partite e non dobbiamo buttare via quanto di buono fatto. Dobbiamo essere consapevoli di dover migliorare l'ultima parte del nostro lavoro, il calcio".

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Genoa

Modulo e atteggiamento: l'analisi di Vieira

Sulle scelte delle ultime gare: "I ragazzi meno utilizzati mi stanno mettendo in difficoltà ed è quello che chiedo io. L'atteggiamento di chi gioca e chi non gioca è sempre stato ottimo. Penso a Thorsby o ad Aaron (Martin, ndr) che non ha giocato le ultime due partite, ma sul campo lavora bene, tutti sono a disposizione e pronti a giocare. Questo momento difficile lo supereremo velocemente". Su un possibile cambio tattico: "Non si può mai sapere. Se non abbiamo vinto vuol dire che non abbiamo fatto bene. Nel passaggio laterale è mancata velocità nel crear spazi. Fa parte delle cose che dobbiamo migliorare. Non possiamo ragionare sempre sugli aspetti emotivi. A Torino posso cambiare modulo, giocatori, sistema, struttura, ma questo non va bene. Devo analizzare la partita e credo che abbiamo fatto una gara coerente, la nostra, con mancanza di tecnica e precisione nell'ultimo passaggio. Il loro portiere ha fatto una parata che in questo momento può essere che non la fa nessun altro portiere. Siamo in un momento di difficoltà e i punti lo dicono, ma credo che la mia squadra abbia sempre fatto la sua partita. Sono cosciente che abbiamo questa ultima parte in cui dobbiamo migliorare. L'unità che ho visto in settimana non mi fa venire dubbi sul fatto che vinceremo partite e faremo gol. Siamo sulla strada giusta".

Le condizioni di Stanciu e Carboni

Sulle condizioni degli infortunati: "Stanciu per la partita di domenica è troppo indietro, si è allenato negli ultimi due giorni con la squadra. Marcandalli inizia con la squadra lunedi prossimo e da lì avremo tutti a disposizione. È un segno importantissimo dei progressi della società e del settore sportivo". Su Ekhator (vicino anche al rinnovo con i rossoblù): "È entrato benissimo contro il Parma così come Venturino e Carboni, hanno creato situazioni in uno contro uno. I giocatori che sono entrati hanno portato qualità ed energia. Loro erano chiusi e non è stato facile. Le opportunità le abbiamo create, dobbiamo migliorare i dettagli per essere migliori come squadra".

Su Cornet: "Quando pensiamo all'aspetto emozionale, pensiamo subito al rigore sbagliato. Se pensiamo razionalmente, vediamo che ha portato energia e qualità. Credo che a sinistra, con Venturino, ha creato opportunità per fare gol. Sta bene fisicamente, l'ho visto determinato. Questo rigore sbagliato ce l'ha ancora dentro e ha voglia di andare in campo e dare il massimo. Questo è quello che ho visto in settimana da parte sua e della squadra". A chiudere ha parlato di Carboni: "È stato infortunato prima di arrivare, ha avuto un problema al ginocchio. È un giocatore per il quale ci vorrà ancora un po' di tempo. Ha la qualità tecnica per creare opportunità e fare gol: sta crescendo fisicamente. Ci aspettiamo ancora di più da parte sua, come da Malinvoskyi, Cornet o Colombo. Tutti dobbiamo fare di più per uscire da questo periodo difficile".

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Genoa

Patrick Vieira prova a mantenere lucidità nonostante la classifica complicata e i soli tre gol segnati in sette partite. Dopo il rigore fallito al 94’ contro il Parma, che ha negato la prima vittoria stagionale al Genoa, il tecnico francese cerca di ripartire facendo leva sulla compattezza del gruppo. "Ho visto lo spirito giusto. Quello che dà fastidio è la classifica", ha sottolineato in conferenza, convinto che la squadra abbia lavorato con determinazione e atteggiamento positivo in vista della sfida col Torino. Vieira riconosce la qualità degli avversari e sa che sarà una gara difficile, ma si aggrappa ai segnali incoraggianti. Anche la società gli ha confermato fiducia ma ora c'è da dare risposte anche sul campo. 

Vieira, conferenza Torino-Genoa

L'allenatore del Genoa ha parlato in conferenza in vista della sfida contro il Torino e, come prima, cosa si è soffermato sulla classifica: "Tutti noi quando la guardiamo, non siamo nel posto in cui vogliamo essere. Il calcio è fatto di emozione e di reazione. Quando guardiamo il risultato avuto col Parma, siamo dispiaciuti e, soprattutto, del fatto che abbiamo sempre ricevuto l'energia giusta dai nostri tifosi. Era importante per noi dare energia a loro per prendere i tre punti, non l'abbiamo fatto. È importante analizzare quanto di buono fatto e quel che c'è da migliorare. Se la classifica recita tre punti vuol dire che ci sono miglioramenti da fare, e lo sappiamo". Sulla fiducia della società e il ds Ottolini: "Il direttore lo vedo tutte le mattine, parliamo di tutto prima e dopo l'allenamento, abbiamo un rapporto bellissimo. Tutti noi comunichiamo per tornare a vincere la partita. Questo è il nostro obiettivo, dalla dirigenza ai giocatori fino allo staff. Con lui si parla e si hanno discussioni, fa parte del rapporto e del nostro modo di lavorare".

Vieira: "Il gioco c'è, manca l'ultimo step"

Poi continua e parla del momento del gruppo: "I ragazzi sono stati bravi sugli aspetti mentali e fisici in questi allenamenti, una bella settimana di lavoro. La parte emotiva, quando guardiamo la classifica, fa pensare che dobbiamo cambiare qualcosa. lo come allenatore ho più una parte razionale che mi dice di vedere i contenuti della partite. Vedendole tutte e sette credo che abbiamo combattuto bene con i nostri avversari, ci sono episodi poi che hanno cambiato il risultato. Il rigore con il Bologna, quello con il Parma o l'occasione con il Como. Sono situazioni che possono dare più punti. Ho rivisto le partite e penso che dobbiamo migliorare le situazioni dove abbiamo avuto le occasioni. Il gioco c'è, manca l'ultimo step. Dobbiamo capirlo ed essere più determinati".

Due attaccanti più vicini come a Napoli: "C'è una riflessione su questi aspetti ne parlo con i giocatori ma anche con lo staff e il direttore. Quando vado a guardare in numeri dicono che creiamo opportunità. È un bene, ma dobbiamo fare gol. Questo è l'ultimo step che ti dà punti. Sull'aspetto strutturale sono contento di quanto abbiamo fatto fino a ora, però la classifica dice che tre punti dopo sette partite ci portano a dover migliorare. E lo capisco benissimo. Dobbiamo stare attenti a non guardare solo la classifica perché rimangono tante partite e non dobbiamo buttare via quanto di buono fatto. Dobbiamo essere consapevoli di dover migliorare l'ultima parte del nostro lavoro, il calcio".

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Genoa
1
Vieira verso Torino-Genoa: “Ho visto i miei giocatori determinati”. Su Stanciu e il ds Ottolini...
2
Modulo e atteggiamento: l'analisi di Vieira