Lukaku: "All'Inter ho riscoperto me stesso, grazie anche a Conte"

In una lunga intervista all'emittente inglese di Sky Sports News, l'ex attaccante del Manchester United ha elogiato il lavoro del tecnico nerazzurro
Lukaku: "All'Inter ho riscoperto me stesso, grazie anche a Conte"© Inter via Getty Images

LONDRA (Regno Unito) - All'Inter si è ritrovato e per questo deve ringraziare anche Antonio Conte. Romelu Lukaku, arrivato la scorsa estate dal Manchester United, è stato l'acquisto più caro nella storia dei nerazzurri ma il bomber belga sta ripagando la fiducia a suon di gol: sono già 14 nelle prime 20 giornate. "Penso di aver riscoperto me stesso - racconta agli inglesi di Sky Sports News - La scorsa stagione è stata difficile per me dal punto di vista professionale, perché le cose non sono andate come avrei voluto e non giocavo bene. Ho dovuto trovare dentro me stesso cosa mancava e sono arrivato alla conclusione che era il momento di cambiare aria. Ho preso la mia decisione attorno a marzo, sono andato dall'allenatore e gli ho detto che era ora che mi trovassi qualcos altro. Non giocavo e quando lo facevo non ero ai miei livelli, era la cosa migliore per tutti separarsi e penso di aver preso la giusta decisione". E all'Inter si è rilanciato, grazie anche al duro lavoro imposto da Conte. "C'è entusiasmo attorno a noi ma dentro lo spogliatoio siamo concentrati sul lavoro che dobbiamo fare, il mister ci sta addosso ogni giorno ed è un bene. Qui si fa un lavoro fisico a cui non ero abituato: si dice che la Premier League sia fisicamente il campionato più duro, ma nessuno si allena duramente come facciamo noi".

Lukaku e il calcio italiano

Il centravanti della nazionale belga non ha mai nascosto il suo feeling con il tecnico nerazzurro. Un legame speciale che si è rafforzato con il passare delle partite. Ed è grazie a Conte che Lukaku è sempre migliorato, lo ha aiutato anche nei momenti di difficoltà: "Ricordo che nelle prime due settimane di lavoro dicevo al mio agente: 'Sto soffrendo tanto in allenamento perché non ho mai fatto questo tipo di lavoro' - racconta Lukaku - Ma Conte era sempre lì a incoraggiarti e quando mi guardavo attorno non vedevo nessuno lamentarsi. Per me era speciale perché alle volte gli allenatori, in queste situazioni, ti prendono in giro. Lui invece è lì a dirti di fare di più, nessuno molla perché è lui a darti l'energia per continuare e questo si trasforma nell'intensità che mettiamo in campo. Siamo la squadra che corre di più, creiamo tante occasioni e abbiamo una grande difesa perché non molliamo fino all'ultimo. Mi sono reso conto che finalmente potevo tirare fuori tutto il mio potenziale". "Conte non è uno che vuoi deludere, ti parla apertamente, ti dice in faccia se stai facendo bene o stai sbagliando - prosegue il belga a proposito del tecnico salentino - Ricordo dopo la partita di Champions con lo Slavia Praga dove ho giocato davvero male: mi ha detto che avevo fatto schifo e che la prossima volta mi avrebbe tolto dopo 5 minuti. Qualche giorno dopo abbiamo avuto il derby e ho giocato una delle mie migliori gare della stagione". "Conte è così, ti dà una svegliata quando è necessario, lo fa con tutti, non importa chi sei. Se lavori duro giochi, se non fai quello che dice non giochi, lo rispetto per questo". Lukaku inserisce l'ex ct azzurro fra gli allenatori migliori che ha avuto in carriera ma ricorda anche Mourinho, che lo aveva voluto al Manchester United: "Se avesse avuto i giocatori che chiedeva, avrebbe fatto meglio di quello che ha fatto".

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