Eriksen lancia la sfida alla Juve: "All'Inter per vincere"

Il centrocampista ex Tottenham: "Dobbiamo pensare partita dopo partita, avere continuità e non perdere contatto. Poi vediamo come finisce. Il mio idolo da bambino? Totti"
Eriksen lancia la sfida alla Juve:  "All'Inter per vincere"© Marco Canoniero

MILANO - In casa Inter sale l'attesa per il derby di domenica contro il Milan. Dopo tre pareggi consecutivi in campionato è arrivata la vittoria domenica alla Dacia Arena contro l'Udinese grazie a un super Romelu Lukaku. Un successo che segue quello in Coppa Italia contro la Fiorentina valso la semifinale contro il Napoli. Tra i protagonisti di queste ultime due sfide Christian Eriksen, il colpo da novanta del mercato invernale del club nerazzurro. Il centrocampista danese, in un'intervista rilasciata a Sky Sport, ha parlato delle sue prime impressioni con la nuova maglia, lanciando poi la sfida alla Juve per la conquista dello scudetto

Eriksen: "Qui per vincere"

"Vincere è uno dei motivi per cui sono qua. Rispetto a dove ero prima (Tottenham, ndr), qui ci sono maggiori possibilità di vincere - commenta Eriksen - . Perdere la finale di Champions è stata una grande delusione. Uno di quei momenti che vorresti dimenticare. Sono qua per vincere e cominciare qualcosa di nuovo. L'ultima volta che ho vinto ero all'Ajax - ricorda il danese - tanti anni fa. Speriamo di ricominciare a vincere qui. Spero sia possibile vincere il titolo e credo ci sia la possibilità. Non vorrei dire che è nelle nostre mani, noi dobbiamo pensare partita dopo partita. La Juventus ha vinto per molti anni e dunque sa quello che fa. Dobbiamo avere continuità, non perdere contatto. E poi vediamo come finisce. Il mio obiettivo personale è vincere qualcosa - ribadisce Eriksen -. Sono venuto qua per conquistare titoli. A metà stagione siamo ancora in corsa per tre competizioni. Speriamo alla fine di alzare un trofeo. Sarebbe la ciliegina sulla torta". 

Eriksen: "Totti il mio idolo"

Eriksen nel corso dell'intervista ha poi rivelato chi fosse il suo idolo da bambino: "Da piccolo avevo due idoli, anche se non seguivo molto il calcio. Nel 2001 giocavo a Football Manager e la Roma era molto forte, ovviamente con Totti. Seguivo Totti per i videogiochi, poi quando ho iniziato a giocare guadavo meno gli altri. Crescendo poi ho seguito Michael Laudrup, uno dei calciatori danesi più forti di sempre".
Come l'ex numero 10 della Roma, il danese è uno specialista dei calci di punizione: "Guardando le partite non pensi a come gli altri tirano le punizioni. Più che altro ho passato il tempo in campo da ragazzino a trovare un mio modo di calciarle. A volte mi riuscivano in allenamento e non durante le partite. Al Tottenham mi riuscivano sia in allenamento sia in partita. Mi piace tirare le punizioni, ma a modo mio. Non guardo come le tirano gli altri, ho un mio stile".

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Eriksen: "Io come Sneijder? Siamo diversi. Il derby? Sarà divertente" 

Sulla somiglianza con Wesley Sneijder Eriksen precisa: "Siete voi a paragonarmi con lui. Credo sia difficile fare i paragoni. Forse ci assomigliamo. Anche io sto perdendo i capelli. Abbiamo giocato entrambi nell'Ajax, veniamo dalla stessa scuola. Qui lui ha vinto tutto. Sarebbe bello seguire il suo esempio. Prima dobbiamo tornarci in Champions, ora siamo in Europa League. Se ne parla la prossima stagione. È un esempio difficile da seguire. Ma comunque credo di essere un giocatore diverso da lui."
Domenica c'è il derby: "Non vedo l'ora. Ne ho sentito parlare molto anche se non l'ho mai visto. Ne ho visto solo qualche spezzone, ma mai la partita completa. Viverlo allo stadio sicuramente è diverso che guardarla in televisione. Mi dicono sia una partita molto intensa e molto importante per il resto della stagione. Sarà divertente".

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