Inter, Conte: "Vidal tuttofare. Pirlo? Grande affetto, ma saremo avversari"

Il tecnico nerazzurro alla vigilia della sfida di campionato contro la Fiorentina ribadisce l'unione di intenti con la società: "Nessuna incomprensione, solo confronto". "Eriksen? È un valore aggiunto"
Inter, Conte: "Vidal tuttofare. Pirlo? Grande affetto, ma saremo avversari"© Inter via Getty Images

MILANO - È passato poco più di un mese da quella sera del 21 agosto quando l'Inter di Antonio Conte ha disputato la sua ultima partita ufficiale, quella che ha portato Lukaku e compagni a un passo dalla conquista dell'Europa League, sfuggita solo in finale contro il Siviglia. I nerazzurri, che hanno ottenuto il rinvio della sfida contro il Benevento per via dell'impegno ad agosto inoltrato, faranno il loro debutto in campionato sabato alle 20.45 al Meazza contro la Fiorentina. Nella conferenza stampa della vigilia si sono presentati davanti ai microfoni il tecnico Antonio Conte e l'amministratore delegato Beppe Marotta.

Inter-Fiorentina, la conferenza stampa di Conte

Il tecnico nerazzurro esordisce così: "Abbiamo lavorato molto bene e sono soddisfatto. Non abbiamo avuto molto tempo, ma abbiamo fatto bene sotto gli aspetti dell'abitudine e della voglia. Siamo pronti per iniziare questo nuovo campionato, difficile per tanti aspetti per come abbiamo finito e come stiamo iniziando. La nostra ambizione deve essere quella di confermare nostra credibilità anche internazionale, dopo la finale di Europa League. Cercheremo di fare del nostro meglio".

Conte sul gap con la Juve

La scorsa stagione l'Inter è arrivata a un solo punto dalla Juve, che ha vinto il suo nono scudetto consecutivo. In estate ad Appiano Gentile sono però arrivati innesti importi. Alla domanda se questi possano bastare per colmare il gap con i bianconeri, Conte risponde: "Se parliamo di esperienza, Vidal e Kolarov ne portano sicuramente. Hakimi ha 21 anni, sta facendo una carriera importante. D'accordo con il club abbiamo valutato e adottato una strategia che tiene conto dei costi-ricavi in questa particolare situazione comunque globale. Siamo attenti alle opportunità, lavoriamo in totale serenità e sintonia, sapendo che vogliamo consolidare la nostra credibilità conquistata l'anno scorso che ci ha visti arrivare secondi in Serie A e in finale di Europa League. La strada intrapresa è quella giusta, il percorso continua facendo fronte anche a situazioni particolari come la recente pandemia".

Conte sul confronto con il club

Il tecnico nerazzurro ha anche parlato del recente confronto con il club: "Non ci sono state incomprensioni, ma confronti. Ci sta che ognuno esponga vedute differenti, punti di vista che possono anche non convergere. Importante è la lealtà e l'onestà che con il club ci sono sempre state. Io continuerò a fare quello che so fare meglio con i calciatori. Sarà una stagione molto più difficile. Nei percorsi di crescita è inevitabile si debbano fare delle valutazioni volte a migliorare le situazioni in essere. C'è da parte di tutti la volontà di migliorare in tutte le aree di competenza e di questo sono molto contento. In questo modo si trova sempre una soluzione, rimaniamo tutti quanti insieme per il bene dell'inter". 

Conte su Eriksen e Vidal

Una stagione dunque difficile e lunga quella che attende l'Inter. Per questo ci sarà bisogno di tutti. Ne è consapevole Conte che a proposito dell'importanza di Eriksen nel progetto ribadisce: "Lo sono tutti coloro i quali sono qui. Da Christian a Pirola, tutti possono portare un valore aggiunto e sono molto contento di avere questo tipo di calciatori che sono anche ottimi ragazzi. Giocheremo 60-65 partite e tutti devono dare il loro contributo". Su Vidal, invece, commenta: "Sta bene e si è presentato in buone condizioni fisiche. Lo conosco, ma al tempo stesso ora facciamo cose nuove rispetto al passato quando era un mio calciatore. Arturo ha grande mentalità, può fare tutto: il centrale, l'interno, il trequartista, il play. Siamo contenti di averlo".

Conte: "Abbiamo fatto qualcosa di straordinario"

Conte lo scorso anno aveva parlato dell'1% di possibilità di vittoria, ora chiarisce: "Difficile fare pronostici, l'anno scorso mi avete chiesto il motivo per il quale ho sposato il progetto Inter e la risposta verteva sulla percezione di poter vincere, seppur minima. Avevo ragione perché siamo arrivati molto vicini a vincere qualcosa. Comunque siamo stati protagonisti in Italia e in Europa League. Io sono molto duro con me stesso e capita che mi dimentichi di godermi un percorso, ottimo per quanto mi riguarda. Chiaro che quando senti la possibilità di vincere, cerchi di fare di tutto per arrivarci. Devo forse imparare a godermi di più il cammino. Vince solo una il campionato, l'anno scorso non siamo stati noi, ma comunque abbiamo fatto qualcosa di straordinario". "Penso che nessuna squadra abbia l'obbligo di vittoria - continua Conte- perché nessun allenatore può assicurare il cento per cento di riuscire a vincere. Squadre come l'Inter hanno l'obbligo di essere protagoniste e competitive fino alla fine. Tante volte è anche la dea bendata che porta a vincere o non vincere qualcosa, penso alla finale di Europa League. Un pizzico di fortuna c'è".

Conte su Hakimi

A proposito dell'utilizzo o meno di Hakimi, neo acquisto nerazzurro arrivato dal Borussia Dortmund ma che era di proprietà del Real Madrid, nella sfida di sabato contro la Fiorentina, Conte dichiara: "Sicuramente affrontiamo una squadra secondo me forte e che ha operato molto bene sul mercato. Hanno confermato un allenatore molto preparato, perciò sarà una gara che richiede grande attenzione. Achraf ha potenzialità importanti, inevitabile ci voglia un po' di tempo per entrare in determinati meccanismi. Non dimentichiamo che noi siamo molto attenti anche alle dinamiche difensive, giocheremo tre gare ravvicinate, alcune le giocherà dall'inizio e altre no". 

Conte su Pirlo

Conte ha anche parlato di Andrea Pirlo, alla sua prima esperienza in panchina ma già alla guida dei campioni d'Italia: "Nutro grande affetto per Andrea, per l'uomo e per il professionista. Per il resto saremo avversari, come detto vedere che alcuni miei calciatori diventano allenatori porta a pensare che il tempo sta passando per me. Sono contento per lui e per l'opportunità che gli è stata data". 

Inter, ora Lautaro Martinez può restare

Passando poi al capitolo Perisic"Sono contento per le vittorie e i successi di Ivan al Bayern. Adesso è con noi nuovamente con grande voglia di aiutarci e giocare per la squadra. Sono contento che lui abbia questa voglia e questo entusiasmo, aspetti che semplificano il lavoro dell'allenatore". "Sono cambiati i tempi, tante cose - spiega Conte-. In quel momento Romelu era importante e non solo per me, ma anche per Marotta e Ausilio. Così siamo riusciti a prenderlo e penso che alla fine abbiamo avuto ragione. Diciamo che queste operazioni danno a noi maggiore credibilità. Sappiamo qual è la nostra strategia, ciò che la proprietà ci ha comunicato. Penso che quando si è chiari e diretti, non si può far altro che trovare giovamento da questa situazione che conosciamo alla perfezione. Siamo uniti e coesi, pronti a cercare nuove soluzioni per il bene di questo club".

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