Di Stefano Pasquino
MILANO - Torna un po’ di sole sull’Inter: Beppe Marotta ieri ha lasciato l’Humanitas Emergency Hospital Covid dove è stato seguito dal team di medici e infermieri coordinati dal dottor Antonio Voza. Dopo giorni in cui si guardava con preoccupazione la crescita del numero dei positivi (al momento sono quattro giocatori, ovvero Handanovic, D’Ambrosio, Vecino e De Vrij più un membro del gruppo squadra) è arrivata finalmente una doppia buona notizia: oltre alla guarigione dell’amministratore delegato, il dottor Piero Volpi - responsabile del settore medico - ha festeggiato pure l’assenza di nuove positività. Fatto sta che, quanto meno, i dirigenti sono usciti dall’incubo Covid, considerato che, prima di Marotta, si erano negativizzati Alessandro Antonello, Piero Ausilio e Dario Baccin.
Higuain vota il Toro
Il fatto che i dirigenti alla ripresa del campionato a Bologna siano tutti operativi è di per sé positivo. E il primo graditissimo effetto collaterale potrebbe essere la firma sul rinnovo di Lautaro Martinez. L’architrave dell’accordo è stato trovato già a fine gennaio sulla base di 4.5 milioni più bonus a livello di ingaggio, prolungamento fino al 2024 e, soprattutto, la cancellazione della clausola rescissoria da 111 milioni inserita nel contratto ai tempi dalla trattativa con il Racing Avellaneda (che continuerà ad avere il 10% sulla futura rivendita), l’ultimo passo è formalizzarlo e - quanto accaduto ai dirigenti - ha rallentato le pratiche per convolare a nozze. Beto Yaque, procuratore di Lautaro, è a Milano dalla fine della scorsa settimana e, appena ha potuto, ha incontrato Ausilio (suo buon amico) e Javier Zanetti, altro regista, ai tempi, della trattativa con il Racing, dove la controparte era rappresentata da Diego Milito, in qualità di direttore tecnico del club argentino [...]