Inter, Inzaghi striglia la squadra e si affida a Lautaro

Il tecnico ha esaminato gli errori nel derby e ha preteso maggiore concentrazione
Inter, Inzaghi striglia la squadra e si affida a Lautaro© ANSA

Ora si volta pagina. Anzi, è obbligatorio farlo. Simone Inzaghi ieri è andato dritto al punto con la squadra, radunatasi in mattinata per il primo vero allenamento di avvicinamento a Inter-Bayern di domani sera alle 21 a San Siro (arbitro il francese Turpin). Nella riunione video in cui sono stati analizzati gli errori del derby, il tecnico con i giocatori è stato diretto, duro, senza peli sulla lingua: basta distrazioni, basta blackout, basta atteggiamenti passivi di fronte ai primi ostacoli. Inzaghi non vuole più vedere presunzione in alcuni elementi, insofferenza in altri e che nessuno parli di sfortuna negli episodi perché quelli in proprio favore vanno cercati con una maggiore ferocia sul campo. Contro i tedeschi - che nella Milano nerazzurra hanno vinto tre volte in tre precedenti... -, l’Inter dovrà tornare a presentare uno spirito all’altezza del suo nome. Inzaghi e i dirigenti - tutti presenti ad Appiano anche ieri - si aspettano di rivedere una squadra affamata, che non si senta arrivata. Poi, visto anche il livello dell’avversario, si potrà anche non vincere, come successo la scorsa stagione con Real Madrid (due sconfitte) o Liverpool (una persa e una vinta), ma l’Inter in quelle occasioni se la giocò sempre alla pari. Proprio il successo per 1-0 ad Anfield è l’ultima partita giocata in Champions dall’Inter (8 marzo), un’eliminazione che brucia ancora in casa nerazzurra sia perché senza l’espulsione di Sanchez (arrivata un minuto dopo il vantaggio) ci sarebbe stata ancora una possibilità di riaprire la qualificazione, sia perché l’impegno fisico e mentale in quelle due gare, finì per togliere energie in campionato. Quella partita l’Inter la vinse con l’unico gol - bellissimo - di Lautaro Martinez nella scorsa Champions. Il “Toro”, con Lukaku fermo ai box, è la grande certezza dell’attacco nerazzurro, il giocatore a cui Inzaghi si affiderà non solo per scardinare la difesa, non sempre irreprensibile - va detto - del Bayern Monaco, ma anche per caricare il resto dei compagni, visto che Lautaro è fra i pochi giocatori dell’Inter che in questo avvio di stagione non ha mai fatto mancare il proprio impegno.

Si riparte da Anfield

L’argentino ha segnato 3 gol in 5 partite di Serie A, ma ha lasciato il segno anche contro Lecce e Milan (spizzata di testa sul 2-1 di Dumfries in Salento e difesa del pallone eccellente nell’azione del momentaneo 1-0 di Brozovic nel derby). Diverso il suo percorso in Champions, dove, dopo una prima annata da comprimario con Spalletti, è poi sempre stato titolare. Prolifico nel '19-20 nel primo anno di Conte (5 reti in 6 gare), meno nelle successive due stagioni, con due soli timbri in 14 partite: come ricordato con il Liverpool nel '21-22 e contro il Real Madrid nel '20- 21 (sconfitta per 3-2 in Spagna). In tutto, 27 presenze in Champions e 7 gol, numeri che Lautaro intende migliorare in questa stagione per dimostrare anche all'Europa la sua crescita a livello internazionale. Per riuscirci, dovrà cercare di essere più concreto sottoporta, ma anche più presente nel gioco, evitando magari di lasciarsi cadere troppo facilmente, come spesso gli succede in campionato, dove gli arbitri però sono più sensibili a fischiare anche contatti più leggeri. In Europa no e servirà dunque una versione più tosta e "cazzuta" del Toro.

Dzeko e...Onana

Con Lautaro dovrebbe esserci Dzeko, subentrato nel derby e subito incisivo nel gioco e con un gol. Il bosniaco è favorito su Correa e dovrebbe essere l’unico cambio certo nella formazione anti-Bayern. Ieri Inzaghi ha lavorato molto sull’aspetto fisico, rinviando le prove tecniche ad oggi. Ci sono i soliti dubbi sulle fasce (due fra Dumfries, Darmian e Dimarco, con Gosens probabilmente ancora fuori), un Mkhitaryan vicino al debutto dal primo minuto (per Calhanoglu?) e soprattutto Onana che scalpita. L’impiego del camerunese è richiesto a gran voce dal tifo “social”, la sensazione è che Handanovic sarà ancora confermato come titolare, anche se è vicino l’arrivo del momento dell’ex Ajax. La formazione sarà un pensiero a cui Inzaghi e il suo staff si dedicheranno da oggi: ieri c’erano cose più importanti da evidenziare e una squadra da scuotere.

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