Zhang, corsa contro il tempo: a rischio il controllo dell’Inter

Il presidente non vuole cedere, ma se non restituisce il prestito a Oaktree
Zhang, corsa contro il tempo: a rischio il controllo dell’Inter© www.imagephotoagency.it

Corre il tempo per Steven Zhang. Il presidente dell’Inter - che il 17 marzo è stato confermato nel consiglio di amministrazione di Suning.com - continua la sua corsa parallela a quella della squadra. Se sul campo Simone Inzaghi cerca di ottenere gli obiettivi fissati dal club, fondamentali anche per una questione economica (in primis il piazzamento nelle prime quattro in Serie A per la qualificazione alla prossima Champions), dall’altro si susseguono i rumors che vogliono sempre più prossimo il passaggio di proprietà a cui stanno lavorando da mesi gli advisor Raine Group e Goldman Sachs, alla ricerca di potenziali acquirenti disposti a mettere sul piatto una cifra superiore al miliardo di dollari (anche se molto della valutazione del club passerà dalle mosse sulla questione stadio). Le prossime settimane chiariranno se ci sono novità, più o meno imminenti - Zhang ha sempre smentito l’ipotesi di cessione del club, aprendo solo al possibile inserimento di un nuovo partner di minoranza -, altrimenti l’orizzonte del giovane Steven e di Suning rimane sempre il 20 maggio 2024, quando scadrà il termine ultimo per la società lussemburghese Grand Tower - una delle holding tramite cui la famiglia Zhang controlla l’Inter - per restituire al fondo statunitense Oaktree Capital il prestito ricevuto nel maggio 2021. Somma da 275 milioni (292 la cifra complessiva a settembre 2021) con tasso d’interesse al 12% che - trattandosi di un prestito Pik in cui gli interessi vengono pagati nella rata finale - farà lievitare la cifra intorno ai 350 milioni. Cifra che, se non restituita, farà perdere a Suning il controllo dell’Inter visto che al momento della stipula del contratto, erano state date in pegno a Oaktree le quote del club nerazzurro, sia quelle direttamente in capo a Suning (68,55%) che quelle di proprietà di LionRock (31,05%).

Oaktree non subentra

Nell’autunno 2022 si era iniziato a parlare di come Zhang stesse provando a ridiscutere con Oaktree - o un altro soggetto - un rifinanziamento del prestito per spostare la scadenza del maggio 2024 più avanti, ma ieri il “Sole 24 Ore” ha spiegato come questa ipotesi sia assai complicata «vista l’attuale dinamica dei tassi di interesse e la difficoltà ad ottenere finanziamenti di questa portata, se non a costi molto elevati». Inoltre, ha sottolineato il giornale economico, «sembra attualmente difficile trovare un nuovo fondo che possa subentrare a Oaktree». Dunque la strada per Zhang rimane in salita, motivo per cui non fanno altro che rinforzarsi le voci su un cambio di proprietà che potrebbe andare in scena ben prima del 2024. Fra l’altro, si dovesse arrivare a quella data, come già emerso nei mesi scorsi - su queste pagine ne parlammo nell'agosto scorso -, Oaktree, a differenza di quanto accaduto fra Elliott e Yonghong Li con il Milan nell’estate 2018, non subentrerebbe a Suning nella gestione dell’Inter, ma si muoverebbe per individuare possibili compratori interessati alla società nerazzurra. 

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