Report, Calciopoli e Inter: Facchetti, Moratti, il 5 maggio e Tavaroli

Dalla cena con Bergamo dopo lo scudetto perso nel 2002 alle indagini illegali fino alla telefonata per Bertini. Ecco quanto ricostruito dalla trasmissione d’inchiesta

Tanti retroscena rivelati nella puntata dedicata al caso Calciopoli nella trasmissione tv Report. Diverse clamorose rivelazioni che coinvolgono soprattutto l'Inter: dalla 'cena segreta' tra Massimo Moratti e il designatore degli arbitri Paolo Bergamo alle richieste dell'ex presidente nerazzurro all'allora capo della security di Telecom, Giuliano Tavaroli fino alle intercettazioni di Giacinto Facchetti. Ecco tutto quello che è stato rivelato dalla trasmissione Report sui nerazzurri nel caso Calciopoli. Al ruolo dell'Inter è stato dato ampio risalto...

La 'cena segreta' e le indagini illegali

A parlare della 'cena segreta', durante la puntata di Report, è stato lo stesso Bergamo. L'ex presidente dell'Inter lo invitò dopo la sconfitta del 5 maggio 2002 con la Lazio costata ai nerazzurri lo scudetto. La cena, organizzata da Moratti e finalizzata a 'rovesciare' il potere di Luciano Moggi, fu a luglio: "Moratti mi chiese perché gli arbitri ce l'avevano con l'Inter. Era convinto gli arbitri fossero ostili per farla perdere" ha raccontato Bergamo. In seguito, secondo la ricostruzione di Report, Moratti si rivolse a Giuliano Tavaroli, allora capo della security di Telecom, per fare svolgere degli accertamenti sui favoritismi arbitrali: un "lavoro di intelligence" che Tavaroli commissionò alla società Polis Distinto. "Erano indagini illegali e io quando lo seppi feci causa", ha commentato Bergamo. Il procedimento giudiziario che ne è seguito si chiuse poi con "un accordo", i cui termini sono rimasti riservati, che obbligò l'Inter a indennizzare le persone 'monitorate': "Un accordo tra le parti rimasto fino ad oggi segreto obbliga l’Inter a risarcire alcune delle vittime di indagini illegali: tra queste l'ex designatore arbitri serie A Paolo Bergamo", viene affermato nel corso della trasmissione.

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Le rivelazioni di Lepore e i favori all'Inter

Davvero significative, poi, le parole di Giandomenico Lepore, procuratore generale di Napoli dal 2004 al 2011: "Iniziammo con la Juventus perché avevamo più elementi, dovevamo passare ad altre squadre. C'erano anche altre squadre, quasi tutte, diciamo la verità. Un bel giorno uscì un supplemento dell'Espresso che riportava tutte le intercettazioni. Automaticamente i telefoni furono chiusi e rimase solo la Juventus. Chi diede le carte? Avevamo sospetti, ma elementi di prova mai avuti. Non lo sappiamo. Se fossimo andati avanti, ci sarebbero state altre squadre. Dopo la Juve, era pronta l'Inter". Altro clamoroso retroscena sull'Inter e il caso Calciopoli riguarda una telefonata fatta da Bergamo all'arbitro Rodomonti prima di un Inter-Juve: "Mi aspetto che non sbagli niente. C'è una differenza di 15 punti tra le due squadre. Se hai un dubbio, dammi retta, pensa a chi sta dietro". Toldo commise un fallo da rosso, ma non venne espulso: la Juve vinceva 2-0 ma la gara finì 2-2.

Le intercettazioni di Facchetti

Nel corso della puntata di Report, sono state mandate in onda anche delle intercettazioni riguardanti l'ex presidente dell'Inter Giacinto Facchetti con Bergamo, risalenti alla vigilia della semifinale di Coppa Italia tra Cagliari ed Inter del 12 maggio 2005. "Mi raccomando, facciamo in modo che Bertini..." le parole di Facchetti. E dopo la partita, sempre Facchetti: "Incrementiamo lo score delle vittorie, è un ragazzo intelligente che ha capito come si cammina". Al termine della messa in onda delle intercettazioni, è stato rivelato che l'arbitro Paolo Bertini ha ammesso di aver incontrato l'allora presidente nerazzurro negli spogliatoi. 

 

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Tanti retroscena rivelati nella puntata dedicata al caso Calciopoli nella trasmissione tv Report. Diverse clamorose rivelazioni che coinvolgono soprattutto l'Inter: dalla 'cena segreta' tra Massimo Moratti e il designatore degli arbitri Paolo Bergamo alle richieste dell'ex presidente nerazzurro all'allora capo della security di Telecom, Giuliano Tavaroli fino alle intercettazioni di Giacinto Facchetti. Ecco tutto quello che è stato rivelato dalla trasmissione Report sui nerazzurri nel caso Calciopoli. Al ruolo dell'Inter è stato dato ampio risalto...

La 'cena segreta' e le indagini illegali

A parlare della 'cena segreta', durante la puntata di Report, è stato lo stesso Bergamo. L'ex presidente dell'Inter lo invitò dopo la sconfitta del 5 maggio 2002 con la Lazio costata ai nerazzurri lo scudetto. La cena, organizzata da Moratti e finalizzata a 'rovesciare' il potere di Luciano Moggi, fu a luglio: "Moratti mi chiese perché gli arbitri ce l'avevano con l'Inter. Era convinto gli arbitri fossero ostili per farla perdere" ha raccontato Bergamo. In seguito, secondo la ricostruzione di Report, Moratti si rivolse a Giuliano Tavaroli, allora capo della security di Telecom, per fare svolgere degli accertamenti sui favoritismi arbitrali: un "lavoro di intelligence" che Tavaroli commissionò alla società Polis Distinto. "Erano indagini illegali e io quando lo seppi feci causa", ha commentato Bergamo. Il procedimento giudiziario che ne è seguito si chiuse poi con "un accordo", i cui termini sono rimasti riservati, che obbligò l'Inter a indennizzare le persone 'monitorate': "Un accordo tra le parti rimasto fino ad oggi segreto obbliga l’Inter a risarcire alcune delle vittime di indagini illegali: tra queste l'ex designatore arbitri serie A Paolo Bergamo", viene affermato nel corso della trasmissione.

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