Da Toro a Capitan Lautaro: Martinez simbolo e portafortuna Inter

Acquisiti pure i gradi che erano di Handanovic: nelle dieci volte in cui ha portato la fascia 7 vittorie, 2 pari e un ko ininfluente
Da Toro a Capitan Lautaro: Martinez simbolo e portafortuna Inter© /Agenzia Aldo Liverani Sas

MILANO - Ha già indossata la fascia al braccio per dieci volte nella scorsa stagione tra campionato, Champions League e Coppa Italia in concomitanza di infortuni e scelte di Simone Inzaghi che hanno tenuto fuori dalla partita i calciatori che lo precedevano nelle gerarchie.

Adesso queste esclusioni sono diventate durature a causa di trasferimenti sul mercato e naturali evoluzioni di carriera. Quindi Lautaro Martinez è destinato a diventare il nuovo capitano dell’Inter nella prossima stagione. In questa nuova veste il centravanti argentino vestirà stabilmente la fascia da capitano per la prima volta il prossimo 19 agosto, in occasione del debutto nella Serie A 2023-24 col Monza a San Siro, tre giorni prima del suo 26° compleanno. La promozione è diventata effettiva in seguito alle partenze di Milan Skriniar e Marcelo Brozovic, il primo passato a parametro zero al Paris-Saint Germain, il secondo ceduto all’Al-Nassr.

Inter, ecco il nuovo capitano

Samir Handanovic, il cui contratto con l’Inter è scaduto il 30 giugno, sembra fuori dai programmi del club che pare orientato ad avere tre portieri nuovi dopo la probabilissima cessione di Andrè Onana al Manchester United. Ma in ogni caso lo sloveno partirà chiaramente dietro un titolare e una riserva tra i pali, senza alternanza e dubbi iniziali come successo nella scorsa stagione con Onana. Quindi l’Inter avrà un nuovo capitano. E Lautaro per anzianità di permanenza può vedersela solo con Stefan De Vrij, arrivato nell’estate 2018 come l’argentino. Ma il difensore olandese in questo momento è la seconda scelta dopo Francesco Acerbi nella posizione di centrale della difesa a tre. Gli altri papabili – Nicolò Barella e Alessandro Bastoni – hanno varcato i cancelli della Pinetina dodici mesi dopo Lautaro. Ci sarebbe la scelta di appartenenza che potrebbe portare a Federico Dimarco, nato a Milano e cresciuto nelle giovanili dell’Inter, ma non sono criteri che il club nerazzurro ha seguito negli ultimi anni, da quando è stata tolta la fascia a Icardi per darla ad Handanovic all’inizio del 2019.

Inter, Lautaro portafortuna: i suoi numeri

D’altronde l’orientamento è stato chiaro anche nei mesi scorsi. In assenza di Handanovic, Skriniar e Brozovic, il capitano è stato Lautaro (la fascia è andata a De Vrij ad aprile a Salerno perché l’argentino inizialmente è rimasto in panchina). E c’è anche un altro particolare curioso. Nelle dieci occasioni in cui il numero 10 ha avuto il simbolo del leader della squadra è arrivata una sola sconfitta, peraltro ininfluente: a Monaco di Baviera con il Bayern nell’ultima gara del girone di Champions League, con i nerazzurri già sicuri del passaggio agli ottavi. Per il resto sette vittorie e due pareggi. In Champions lo 0-0 in trasferta col Porto ha condotto la squadra ai quarti. Poi con Lautaro capitano è stata conquistata la finale con il doppio successo in semifinale col Milan. Biglietto staccato per la finale anche in Coppa Italia con l’1-0 alla Juventus nel ritorno della semifinale. E la stessa semifinale era stata garantita dall’1-0 all’Atalanta ai quarti, sempre con Lautaro in campo con la fascia al braccio.

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