Marotta, Lukaku ferita aperta: "Che delusione. Per me non torna in Italia"

L'amministratore delegato dei nerazzurri ha fatto il punto della situazione trattando anche temi spinosi dell'estate e le ambizioni del club

MILANO - L'Inter ha cominciato con il piede giusto la stagione 2023-24 vincendo in casa per 2-0 contro il Monza, Inter che è ancora al lavoro sul mercato per accontentare Simone Inzaghi soprattutto nel reparto difensivo. I nerazzurri stanno cercando di arrivare alla fumata bianca con il difensore del Bayern Monaco Benjamin Pavard, queste le parole dell'amministratore delegato Giuseppe Marotta: "Annuncio Pavard oggi? No, oggi no. Ma siamo messi bene. Abbiamo tirato molto alto in questa esigenza, siamo molto ambiziosi. Non è un'illusione. Spesso ci dicono che vogliamo illudere la gente, non è affatto così. Noi puntiamo obiettivi alti. Vogliamo gente forte. Vogliamo un mix tra giovani e meno giovani. Con i soli giovani non vinci nulla, ci vuole equilibrio".

Le situazioni di Lukaku, Samardzic, Scamacca

Il mancato ritorno di Romelu Lukaku e gli affari sfumati con il serbo dell'Udinese e l'ex West Ham (finito all'Atalanta) hanno lasciato l'amaro in bocca al nerazzurro: "(su Lukaku) L’operazione ha lasciato tanta delusione, per il resto è giusto che faccia la sua strada e noi la nostra. Adesso comincia a chiudersi una nuova strada, non ci sono molte alternative. Non penso che lo vedremo in Italia, ma non conosco le dinamiche del Chelsea - aggiunge - Le difficoltà dell’estate? Alla mia età solo il caldo mi toglie il sonno, non le vicende dei calciatori. è venuta meno un po’ di serietà, i giocatori oggi ti dicono sì, domani ti dicono no".

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Inter, il possibile ritorno di Sanchez

Il nome di Alexis Sanchez, che ha vestito la maglia dell'Inter dal 2019 al 2022, sta salendo di quotazioni per rinforzare il reparto offensivo e lo stesso Marotta ha commentato: "Sì sì ci sta. Quando un giocatore non gioca la domenica, il lunedì viene a chiedere la cessione. Questo succede con il mercato aperto. E' successo con Correa adesso? Correa vuole spazio, non siamo indifferenti a questo. Cercheremo di accontentarlo se vuole andare via. Fa piacere che Sanchez voglia tornare. Sanchez è veramente un campione, ha grande passione per il suo lavoro. E' andato via a malincuore e ora ha lanciato segnali di ritorno, questo è vero".

Il ritorno di Arnautovic

Per un Sanchez che potrebbe tornare c'è un Marko Arnautovic rientranto nei ranghi nerazzurri: "Il ruolo del manager è di avere un taccuino di grandi nomi e ambizioni, non riduco il valore di Arnautovic, prima avevamo altri obiettivi. Spiace averlo soffiato al Bologna negli ultimi giorni di mercato".

L'arrivo di Cuadrado

Trta gli innesti dell'estate ha fatto multo rumore quello dell'ex Juventus Juan Cuadrado: "Si porta dietro una cultura della vittoria che serve moltissimo. Quando arrivò Pirlo alla Juventus, aveva vinto col Milan. Cuadrado è valido, ha una bella cultura della vittoria alle spalle che abbiamo anche noi. Bisogna mettere insieme l'entusiasmo del giovane e l'esperienza dell'anziano che viene trasmessa anche negli spogliatoi in settimana, la differenza la danno gli anziani. I tifosi dell'Inter hanno un grandissimo amore e la passione non si discute. Abbiamo ricevuto critiche sui social ma anche via mail ma fa parte del gioco: il calcio è cambiato, è evidente che l'amore verso una maglia ti porta ad essere sfiduciato quando pensi che la squadra non può essere completata ma non è così"...

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L'importanza di Lautaro Martinez e Sensi

L'attaccante argentino, doppietta contro il Monza, ed il centrocampista italiano sono tra i capi saldi dell'Inter di Inzaghi: "Lautaro può essere finalizzatore e risolutore, può essere il terminale del nostro gioco. Ha fatto due gol, è molto attivo - Su Sensi - È abituato a farci vedere dei bei precampionati, è importante gestirlo dal punto di vista fisico. Se si allena con continuità, può darci un valido rapporto".

Marotta e l'Inter oggi tra campo e mercato

I nerazzurri partono tra i favoriti al titolo, Marotta: "Credo sia un'Inter competitiva. Poi ci sono anche gli avversari ovviamente, sono sempre le stesse squadre candidate. Squadre più forti? Non lo so, dico che partiamo alla pari con il gruppetto di testa. Bisogna gestire lo stress agonistico, confrontarsi con avversari ogni domenica e mercoledì, serve una pianificazione attenta e far giocare chi sta meglio. La Juventus per esempio può pianificare molto bene l'attività sportiva per una partita alla settimana - aggiunge - Dobbiamo fare player trading. Ormai è una caratteristica, non più una cosa straordinaria. In Italia nessuno può investire 200 milioni senza cedere, è impossibile".

La maggior convinzione di Simone Inzaghi

L'allenatore nerazzurro è sempre più leader della squadra: "È normale: l'esperienza nasce dal vivere certe emozioni, paradossalmente la sconfitta ti dà la rabbia di voler dimostrare di essere ancora bravi e competitivi. La finale di Champions raggiunta è servita moltissimo. 4-5 anni fa avevamo giocatori che non avevamo mai vinto un titolo, oggi hanno un'autorevolezza diversa. Rinnova? Quando c'è accordo, consenso e condivisione di strategia è chiaro che è automatico"...

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La paura della Saudi League

In merito agli investimenti importanti dell'Arabia Saudita: "Questo fenomeno è arrivato all'improvviso, tante leghe europee non erano pronte e non abbiamo ancora decifrato l'effetto. Dal punto di visto spettacolo sportivo la qualità è scesa, hanno preso 22 giocatori di fascia importante. Non era come la Cina che prendevano giocatore in pre-pensionamento, gli arabi hanno preso giocatori veri e i club europei hanno incassato. Ora dobbiamo negoziare i diritti TV e questa invasione del calcio arabo può incidere. Non escludo possano arrivare altre richieste per calciatori nostri e di altri club ma è impossibile cercare di trasferire giocatori che fanno parte dell'ossatura della squadra".

Marotta e l'importanza dell'alimentazione

Negli aspetti cruciali in una stagione Marotta evidenzia: "Nella classifica generale della stagione bisogna tenere anche conto di figure come giardiniere, cuoco, nutrizionista e magazzinieri ti danno. Possono portare 4-5 punti in più, il nostro nutrizionista l'abbiamo 'prestato' alla Nazionale con piacere. L'alimentazione è fondamentale, in passato non era così. Oggi c'è un'altra velocità rispetto al passato, devi essere preparatissimo. Per essere in forma dal punto di vista fisico devi avere una buona alimentazione"

La fortuna in Champions

Infine sulla cavalcata europea fino alal fine di Champions League persa contro il Manchester City: "La fortuna c'è stata ma c'è stato merito, non si arriva per caso in finale di Champions. Rifarei la stagione dell'anno scorso? Lo scudetto coinciderebbe con la seconda stella e sarebbe straordinario".

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MILANO - L'Inter ha cominciato con il piede giusto la stagione 2023-24 vincendo in casa per 2-0 contro il Monza, Inter che è ancora al lavoro sul mercato per accontentare Simone Inzaghi soprattutto nel reparto difensivo. I nerazzurri stanno cercando di arrivare alla fumata bianca con il difensore del Bayern Monaco Benjamin Pavard, queste le parole dell'amministratore delegato Giuseppe Marotta: "Annuncio Pavard oggi? No, oggi no. Ma siamo messi bene. Abbiamo tirato molto alto in questa esigenza, siamo molto ambiziosi. Non è un'illusione. Spesso ci dicono che vogliamo illudere la gente, non è affatto così. Noi puntiamo obiettivi alti. Vogliamo gente forte. Vogliamo un mix tra giovani e meno giovani. Con i soli giovani non vinci nulla, ci vuole equilibrio".

Le situazioni di Lukaku, Samardzic, Scamacca

Il mancato ritorno di Romelu Lukaku e gli affari sfumati con il serbo dell'Udinese e l'ex West Ham (finito all'Atalanta) hanno lasciato l'amaro in bocca al nerazzurro: "(su Lukaku) L’operazione ha lasciato tanta delusione, per il resto è giusto che faccia la sua strada e noi la nostra. Adesso comincia a chiudersi una nuova strada, non ci sono molte alternative. Non penso che lo vedremo in Italia, ma non conosco le dinamiche del Chelsea - aggiunge - Le difficoltà dell’estate? Alla mia età solo il caldo mi toglie il sonno, non le vicende dei calciatori. è venuta meno un po’ di serietà, i giocatori oggi ti dicono sì, domani ti dicono no".

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