Rivoluzione Inter: 14 volti nuovi, Istanbul è il passato

Non è stata ringiovanita la rosa, però sono arrivati giocatori funzionali al progetto di Inzaghi
Rivoluzione Inter: 14 volti nuovi, Istanbul è il passato© Getty Images

MILANO - Dodici giocatori arrivati alla Pinetina più due, Sensi e Agoume (al momento), rientrati dai prestiti, per un totale di quattordici volti nuovi rispetto alla rosa che il 10 giugno aveva concluso la stagione con la finale di Champions a Istanbul. Considerando che Simone Inzaghi, senza contare i Primavera aggregati, può attualmente contare su un organico totale di 25 unità, si può ben capire quale sia stata la rivoluzione attuata in quest’estate 2023 dalla dirigenza nerazzurra.

L’Inter è cambiata molto, soprattutto nelle seconde linee. Magari non è andato completamente a segno l’obiettivo di ringiovanire la rosa visto che, rispetto ai programmi iniziali che prevedevano il ritorno di Lukaku (o in seconda battuta Scamacca), l’acquisto in porta di Vicario (e successivamente dell’ucraino Trubin) e il tentativo di completare l’attacco col giovane statunitense Balogun, sono arrivati ad Appiano giocatori esperti e non proprio di primo pelo come Sommer, Cuadrado, Arnautovic e Sanchez, che hanno di fatto permesso un abbassamento dell’età media abbastanza ininfluente. Ma per il resto, Marotta, Ausilio e Baccin hanno rispettato le linee guida di Zhang e raggiunto la missione, ovvero attuare un mercato a costo zero fra entrate e uscite e abbassare il monte ingaggi.

Lautaro per la Top 10

L’Inter ha già esordito a San Siro il 19 agosto con il Monza. I tifosi hanno potuto applaudire sette dei nuovi acquisti - Sommer e Thuram titolari (come accadrà anche stasera), più Arnautovic, Frattesi, Cuadrado, Carlos Augusto e Bisseck subentrati nella ripresa -, è possibile che stasera ne vedano altri, poiché in panchina ci saranno gli ultimissimi arrivati, ovvero Pavard e Klaassen, visto che Alexis Sanchez - non una novità, comunque... - è ancora indietro di condizione e dovrebbe rivedersi dopo la sosta. Inzaghi, che ieri ha commentato la scelta del club - «è stato fatto un grosso cambiamento, abbiamo perso elementi chiave che hanno fatto molto bene nel nostro percorso. Sono arrivati altrettanti giocatori importanti, qualcuno più esperto che aiuterà i giovani a inserirsi in fretta» -, è soddisfatto dell’inserimento dei nuovi e adesso si aspetta degli acuti, anche perché i gol finora li hanno segnati Dumfries e soprattutto Lautaro Martinez, arrivato a quota 105 reti nerazzurre, a una di distanza dalla top-ten di sempre dell’Inter (106, Aebi). Thuram e Arnautovic hanno servito un assist a testa, ora però San Siro chiama un gol, per dimenticare Dzeko e Lukaku e dare ufficialmente il via alla rivoluzione nerazzurra.

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